Quaranta punti in diciassette giornate di campionato. Per partire dall’analisi del momento della Torres di Alfonso Greco, dopo il 3-2 pazzo in casa al Vanni Sanna contro l’Arezzo e all’inizio della settimana che porterà allo scontro al vertice contro il Cesena, non si può non prendere in considerazione questo dato. La squadra rossoblù ha di fatto bissato i 41 punti dello scorso anno a fine stagione in meno di un girone d’andata. La società aveva dichiarato che l’obiettivo per il torneo di Serie C 2023-24 sarebbe stato quello di alzare l’asticella e fin qui la squadra sassarese ha battuto ogni record personale e ora va alla ricerca di traguardi impensabili fino a qualche anno fa.
Insegnamento
Contro l’Arezzo la Torres ha imparato che per continuare a sognare in grande serve essere più cinica, sul 2-0 va fatto anche il 3-0 o il 4-0 se si costruiscono le occasioni. Invece i rossoblù hanno perso la chance per “uccidere” il match e hanno concesso ai toscani prima di portarsi sul 2-1 e poi, in 10, di trovare il pari nel finale di partita. La qualità e la grinta dei ragazzi di Greco, grazie a un tiro a effetto impazzito di Mastinu dalla distanza, ha permesso di andare anche contro uno dei luoghi comuni più duraturi nel mondo calcio – gol sbagliato, gol subito – e alla fine la Torres è riuscita a portare a casa tre punti meritati e sudati, che consentono di andare a Cesena nel prossimo weekend anche per giocarsi la leadership del girone B. Squadra bianconera che arriva da sei vittorie in fila in campionato e che precede di due punti i rossoblù nella generale.
Singoli
In un Vanni Sanna meno pieno rispetto al solito, la Torres ha visto la conferma del duo d’attacco Fischnaller-Ruocco. Il primo è sempre più amato dalla piazza, mentre il secondo è ormai una certezza del torneo con ancora ampi margini di crescita e un interesse sempre maggiore da parte delle categorie superiori, dove infatti non mancano estimatori e prime sirene di calciomercato. Un plauso va fatto anche a capitan Scotto, che sta soffrendo l’astinenza dal gol, ma che all’io ha messo davanti fin qui sempre il noi, soprattutto dopo la leggerezza commessa con la testata data a Valentini per le 3 giornate rimediate contro la Spal qualche settimana fa. Non a caso la rete di Fischnaller che ha aperto il match è arrivata su un gran lavoro di assist fatto dall’attaccante sassarese. A Scotto sembra mancare quella sensazione da gol pesante, quelle serate in stile derby del Nespoli, ma avrà la sua occasione domenica prossima in uno stadio mai banale come il Manuzzi. A centrocampo le assenze simultanee di Cester e Giorico qualcosa hanno tolto, ma Lora ha fatto una gara razionale mentre Mastinu è un altro che all’io ha messo davanti la squadra. Meno tocchetti per i fotografi e tanta densità, e poi quella rete pesante come un macigno per il 3-2 finale. In difesa l’assenza di Idda si è sentita, sia Fabriani che Siniega hanno faticato sulla corsia migliore dell’Arezzo al Vanni Sanna. Ma a Cesena il centrale algherese sarà nuovamente a disposizione.
Futuro
Come vivere la settimana che porterà al Cesena? Questa è la classica partita che rischia di prosciugare energie prima ancora di giocarla. La piazza la vivrà tanto e mentalmente la immaginerà più e più volte prima di domenica. Con un piccolo esodo che caratterizzerà la trasferta in romagna da parte dei tifosi della Torres da Sassari e da tutta la penisola. Il mood giusto per affrontare una delle settimane più importanti della storia recente del club sassarese l’ha indicato Giuseppe Mastinu, forse il più abituato a partite del genere tra gli uomini a disposizione di Greco: “Dobbiamo vivere questa sfida come una festa. Una festa per la nostra gente che andrà a Cesena, una festa per noi per quanto fatto fin qui. Andremo là a giocare con il nostro calcio contro la favorita del campionato, ma con la voglia di continuare a stupire”. Provare a stupire rilanciando le pressioni ai padroni di casa. In effetti questa sembra la migliore strategia, anche perché chi ha tutto da perdere è proprio il Cesena che davanti alla sua gente è chiamato al successo ad ogni costo. Anche per dare un chiaro messaggio al campionato. Un campionato che, va ricordato, è ancora aperto solo grazie alla Torres. Anche perché altrimenti da novembre i bianconeri di Toscano viaggerebbero nel girone B con un vantaggio di +12 sulla seconda. Un rendimento davvero da schiacciasassi per questo Cesena, che fin qui ha perso una sola volta, proprio contro una sarda, l’Olbia per 2-1 alla prima giornata in Gallura.
Roberto Pinna