Futuro, è questa una della parole chiave di queste settimane in casa Torres. Dalla ricerca dell’allenatore che verrà, alla costruzione della squadra che scenderà in campo nel prossimo anno. Il futuro è fatto di punti di domanda che dipendono anche dalla crescita delle risorse da valorizzare, da far crescere e che possano trasformarsi in certezze un domani. E in quest’ultimo insieme rientra proprio Michele Carboni, arrivato dal Cagliari a gennaio dopo la prima parte di stagione disputata alla Ternana, su cui in quel di via Coradduzza si è investito tanto nella sessione invernale, che dopo un avvio promettente è sparito dai riflettori a causa di un infortunio.
Condizione
La metà di stagione vissuta in casa Torres per Carboni non è stata certamente tra le più fortunate. Dopo le 12 presenze condite da 2 reti e 2 assist con la maglia della Ternana, a Sassari sono state solamente 5 le volte in cui è sceso in campo. Gare, tra febbraio e marzo, in cui il numero 80 rossoblù ha fatto vedere il proprio potenziale. Non solo per la rete realizzata e che ha regalato i tre punti nel match vinto per 1-0 contro il Pontedera all’esordio da titolare al Vanni Sanna, ma anche per le qualità messe in mostra tra capacità nel saltare l’uomo e nel trovare linee di passaggio velenose e illuminanti. Segnali interessanti, seguiti poi da un lungo stop dovuto a un infortunio che lo ha costretto ai box per 7 gare. Infine il ritorno in campo in occasione dell’ultima sfida della stagione regolare contro la Lucchese. Ed è proprio da quest’ultimo aspetto, quello legato alla condizione fisica, che dovrà partire il talentuoso classe 2004 in vista della prossima stagione. Duro e attento lavoro per trovare quella continuità che gli è mancata da marzo in poi e non gli ha permesso di poter dare il proprio contributo nel momento più delicato della stagione.
Valorizzazione
Se da un lato Carboni dovrà mettere impegno nel lavorare al fine di trovare il giusto ritmo in vista della prossima annata, dall’altro chi prenderà le redini della panchina della Torres dovrà essere bravo nel valorizzare le caratteristiche del numero 80 dei rossoblù. Perché per il tipo di investimento fatto a gennaio e per il potenziale messo in mostra, l’ex Cagliari è tra gli uomini più attesi del 2025/26. Un lavoro certosino da compiere durante l’estate per evitare problematiche e infortuni in campionato, ma allo stesso tempo un’opera da compiere per trovare il giusto posizionamento in campo che possa permettere a Carboni di venir fuori e prendere per mano la Torres. Dalla ricerca della formula adatta per la coesistenza con Mastinu, fattore che permetterebbe ai rossoblù di avere tanta qualità e inventiva dalla cintola in su, alla necessità di lavorare sulla testa di un giovane per bilanciare al meglio responsabilità e libertà di esprimersi. Perché il potenziale per incidere, come dimostrano i numeri in stagione tra reti e assist, Carboni lo ha. E in questo senso la prossima stagione sarà importante per il sassarese perché dopo sei mesi di “ambientamento” avrà più spazio a disposizione per crescere e riuscire definitivamente a sbocciare. Perché una buona fetta di quel che sarà del 2025/26 passerà dai piedi e dal rendimento di Carboni, giocatore su cui Abinsula ha puntato tanto e figlio di Sassari, ritornato a casa per crescere e dare una spinta alla Torres per provare a raggiungere un traguardo atteso e sognato da sempre.
Andrea Olmeo














