Tre, sette, ventuno. La Torres di Alfonso Greco con la vittoria sulla Lucchese per 2-0 (qui la cronaca completa del match) ha fatto sua la personale partita a blackjack con il girone B della Serie C. E i sassaresi restano l’unica squadra a punteggio pieno in tutte le prime tre serie professionistiche dei primi 5 campionati europei (Italia, Spagna, Germania, Francia e Inghilterra). E pensare che alla vigilia della gara contro i toscani Alfonso Greco si era detto più che preoccupato della sfida, ma anche stavolta contro i rossoblù a perdere è stato il banco in un avvio da incorniciare per la città che dopo 120 anni di storia torna a sognare in maniera sempre più concreta, giornata dopo giornata, quel salto di categoria in Serie B.
Testa
Piedi per terra e spirito di sacrificio, Alfonso Greco ha fatto da abile pompiere dopo le sette vittorie di fila (otto considerando il derby con l’Olbia in Coppa Italia): “Non abbiamo ancora fatto nulla, dobbiamo andare avanti con lo stesso atteggiamento senza lasciare niente di intentato”. E non potrebbe essere altrimenti per una squadra che è consapevole delle proprie potenzialità, ma che non può permettersi di sentirsi appagata dopo questa partenza sprint. Allo stesso tempo è giusto che l’ambiente sassarese continui a caricarsi di entusiasmo senza porsi eccessivi limiti, d’altronde la fame di calcio a ottimi livelli dopo tanti anni di purgatorio può essere un ulteriore stimolo per tutti. E soprattutto è giusto dare merito al merito a una Torres che contro la Lucchese è riuscita a vincere contro la miglior squadra vista da inizio stagione di fronte ai rossoblù. Un gruppo, quello dell’ex Cagliari Giorgio Gorgone, solido (prima del Vanni Sanna aveva subito una sola rete in campionato) che ha messo paura a Zaccagno e soci, ma che non è riuscito a piegare il carattere di una Torres che per ora sembra in grado di rispondere colpo su colpo a ogni difficoltà nella gestione dei 90 minuti.
Solidità e singoli
Miglior difesa del girone, cinque gare in campionato senza prendere gol (sei se consideriamo anche la Coppa Italia). Il numero magico della Torres di Greco sta tutto qui. Non subire per poi pungere con la qualità dei suoi giocatori offensivi alla prima occasione utile. E contro la Lucchese si è sbloccato anche l’ex Fermana Fischnaller. L’attaccante bolzanino sembrava subire mentalmente l’astinenza sotto-porta negli ultimi turni. Anche perché dopo tanta fatica in fase di non possesso con pressing, sportellate e ripiegamenti difensivi anche lui cercava un posto al sole tra le copertine degli uomini decisivi. Quasi a costo di lasciarci una caviglia contro la Lucchese però ha fatto gioco, partita, incontro sbloccando la gara e prendendosi l’affetto del Vanni Sanna. Bella l’esultanza di rabbia e liberazione con capitan Scotto prima nell’area di rigore avversaria e poi sul cerchio di centrocampo. La grande bravura della punta ex Sudtirol e Juventus è anche quella di non aver fatto minimamente rimpiangere Adama Diakite. Con l’attaccante rossoblù che sta ultimando il suo percorso di recupero da un problema muscolare e che la Torres ha potuto attendere senza nessun patema.
Futuro
Il prossimo turno presenta una trasferta da vera e propria prova del 9 (intesa anche come numero di gara stagionale). La partita a Perugia, prima lontano dalla Sardegna contro le attuali prime sei della generale del girone B di Lega Pro, ci darà davvero le dimensioni della forza di una Torres che sembra poter lottare sì con concretezza per i playoff, ma in che posizione? Intanto si annuncia una grande folla al seguito della squadra da Sassari, come già stato con gli oltre 200 ad Alessandria per la gara alla Juventus Next Gen. Chiudiamo con due dati che bene sottolineano il lavoro fatto dalla dirigenza e dal tecnico Alfonso Greco negli ultimi mesi per la crescita del progetto. La passata stagione alla settima giornata la Torres aveva sette punti e i rossoblù (ancora con Greco in panchina prima dell’esonero) fecero 21 punti solo alla diciottesima giornata, grazie a uno 0-0 in casa contro il Gubbio. Capire da dove vieni per progettare dove vuoi arrivare.
Roberto Pinna