Prima amichevole della stagione e prime indicazioni di una Torres in costruzione. Quella vinta per 1-0 contro la Clodiense grazie alla rete di Adama Diakite è stata una gara in cui i rossoblù, nonostante siano apparsi appesantiti dai carichi di lavoro fatti in quel di Sappada, hanno mandato a mister Alfonso Greco segnali incoraggianti in vista della prossima Serie C. Messaggi positivi ma allo stesso alcuni aspetti su cui si dovrà lavorare per migliorare il percorso fatto nella scorsa annata.
I nuovi
Sotto la lente di ingrandimento nella sfida di ieri 20 luglio contro la Clodiense sono stati sicuramente i nuovi arrivati Luca Coccolo e Michael Brentan, mandati in campo da mister Greco per i primi 45 minuti e gli unici rinforzi dal mercato che hanno disputato il match in quel di Ponte delle Alpi. La prestazione del centrale ex Cesena è stata attenta in fase di marcatura, con Coccolo sempre pronto ad anticipare l’avversario e pulito negli interventi. Quella del calciatore classe 1998 è stata una prima uscita positiva, in particolare considerati gli infortuni da cui è reduce e lo scarso minutaggio della stagione appena conclusa agli ordini di Domenico Toscano (3 presenze tra campionato e Supercoppa di Serie C). Se il centrale scuola Juventus ha ben dimostrato, altrettanto si può dire del centrocampista centrale Brentan. Prestazione di qualità e cervello, idee giuste in fase di costruzione e apertura unite a un continuo supporto al compagno di reparto Giorico. Ancora i meccanismi tattici, come è giusto che sia con soli dieci giorni di lavoro alle spalle agli ordini di mister Greco, sono da approfondire e consolidare ma i segnali mandati al tecnico romano fanno ben sperare.
Segnali positivi
Oltre alla prestazioni positive dei due nuovi arrivati, sotto l’aspetto atletico tra i più in palla in questa prima uscita amichevole pre-campionato è apparso Giacomo Zecca, con l’esterno ex Cesena l’unico dei rossoblù a giocare per novanta minuti. Tanta corsa alternata tra spinta in avanti e copertura a supporto di Dametto, schierato a destra nel terzetto arretrato e Coccolo come braccetto sinistro. Oltre al pendolino dei sassaresi, chi ha brillato nel match contro la Clodiense è stato Goglino: serpentine rapide, inserimenti precisi e puntuali che hanno portato a due belle chance per Fischnaller e Sanat. L’argentino, che probabilmente lascerà Sassari in prestito, allo stesso tempo ha però confermato la necessità di una maggiore cattiveria nelle zone cruciali del campo. Come accaduto nel secondo tempo quando, lanciato in profondità, invece di controllare il pallone per arrivare in porta è tornato indietro per scavalcare l’uomo in marcatura cercando l’appoggio su un compagno. Un aspetto già emerso nella scorsa stagione su cui Pato dovrà lavorare tanto per diventare un’arma in più a disposizione del tecnico romano. Segnali positivi non solo da parte di Zecca e Goglino, ma anche da Diakite. L’attaccante ivoriano nei quarantacinque minuti in cui è sceso in campo ha fatto il solito lavoro sporco, è stato un collante importante tra i reparti e ha infine trovato la rete del definitivo 1-0 rossoblù sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla destra. Segnali importanti sia per Greco che per il numero 11 della Torres che, dopo una stagione resa difficoltosa a causa di alcuni infortuni che non gli hanno permesso di trovare continuità durante il campionato, è partito con il piede giusto in vista dell’annata che verrà.
Futuro
Non solo aspetti positivi, ma anche altri che porteranno a delle riflessioni in casa Torres in particolare a centrocampo. Brentan ha corsa e intelligenza tattica, ma anche le giuste qualità per essere il vice di Giorico piuttosto che uomo di polmoni e sostanza. Considerate le partenze di Kujabi, Cester e Lora, per avere i giusti incastri ed essere coperti su tutti i fronti servirà aggiungere quel tassello che permetta al regista algherese di avere maggiori libertà in fase di costruzione e conceda al terzetto arretrato il giusto filtro nella zona nevralgica del campo. Allo stesso tempo in avanti i rossoblù hanno creato poche occasioni realmente pericolose. Sarà la condizione ancora da trovare, sarà che sono mancati i due nuovi acquisti Varela e Guiebre, ma negli ultimi trenta metri del campo i meccanismi sono ancora da perfezionare per trovare la stessa incisività vista nella precedente annata. Aspetto da monitorare, ma comprensibile anche considerato l’importante carico fatto in quel di Sappada dai rossoblù, è la condizione di Riccardo Idda. L’esperto centrale dei sassaresi è apparso un po’ in ritardo, concedendo qualcosa di troppo in diverse occasioni. Cantiere aperto quindi in casa Torres, un palazzo in costruzione con delle fondamenta solide grazie all’ottima annata appena vissuta, ma allo stesso tempo una struttura che ha bisogno di ulteriore lavoro per rifinire quei dettagli che mancano prima dell’esordio ufficiale del 3 agosto al Vanni Sanna contro il Mantova.
Andrea Olmeo