Da Sassari ad Arezzo la distanza è tanta, sia sotto l’aspetto geografico che quello temporale, ma anche in termini calcistici se si fa riferimento alle sfida tra la Torres e gli amaranto nei due incontri stagionali. Da un lato una gara di andata disputata al Vanni Sanna e vinta dalla Torres con un 3-2 pirotecnico e ricco di colpi di scena, dall’altro un 1-1 che ha regalato emozioni solamente nel primo quarto di gioco. Due momenti differenti che portano in dote un filo rosso che li collega. La gara dell’Acquedotto contro i toscani, infatti, fu l’ultima apparizione di Kalifa Kujabi in maglia rossoblù nella stagione in corso, ed è proprio contro gli amaranto che il centrocampista di proprietà del Frosinone, 127 giorni più tardi, ha riassaporato il profumo dell’erbetta.
Tempo
Tra le notizie positive arrivate da Arezzo c’è sicuramente il ritorno in campo di Kujabi. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel 10 dicembre 2023, quando il centrocampista gambiano ha giocato la sua ultima partita con la Torres prima della titolarità contro la formazione toscana. Dicembre e gennaio sono stati due mesi ricchi di suspence per il mediano dei sassaresi. Dai titoli di coda della sua avventura a Sassari che iniziavano a scorrere, alla lesione del collaterale mediale del menisco dello scorso 25 gennaio. Con l’infortunio che ha aperto sia a un lungo periodo di stop, ma anche a una nuova svolta dell’avventura del numero 6 di Alfonso Greco in rossoblù. Quasi tre mesi trascorsi ai box in cui il centrocampista ha potuto recuperare con calma dal problema fisico, seguire le partite dei suoi compagni e, in particolare nell’ultimo mese, percepire la fiducia del proprio allenatore. “Sarà utile come tutti in questo momento, con il suo recuperò avremo un giocatore in più a disposizione”, oppure: “Vogliamo dargli minutaggio il prima possibile per reinserirlo e averlo al meglio per il finale di campionato e per i playoff”. Queste le parole di Greco su Kujabi nelle varie interviste rilasciate ai nostri microfoni nell’ultimo mese. Un segnale importante recapitato all’indirizzo del giocatore di proprietà del Frosinone, concretizzatosi poi con la scelta di schierarlo come titolare in occasione del match contro l’Arezzo. Settimane, queste ultime, in cui il calciatore classe 2000 si è sempre allenato con intensità, con il sorriso stampato in volto e la voglia di dire la sua in una stagione poco fortunata a livello personale.
Campo
Il campo ha dato dei segnali di fiducia sulla nuova vita in quel di Sassari di Kujabi. Una gara giocata in maniera attenta, precisa e volitiva, pochi compiti di impostazione ma grande lavoro di interdizione e inserimento. Una condizione da migliorare e perfezionare che comunque ha permesso al numero 6 della Torres di disputare 78 minuti a un buon ritmo. Caratteristiche differenti dai rispettivi compagni di reparto, quali la capacità nel rompere il gioco degli avversari, corsa e l’abilità nel creare superiorità numerica. Tutti aspetti che danno la possibilità al tecnico dei sassaresi di avere un’arma in più da sfruttare durante i playoff. Quei playoff che durante la sua prima esperienza in rossoblù, sebbene di Serie D nella stagione 2021/22, hanno permesso a Kujabi di lasciare un ricordo indelebile nella mente dei tifosi della Torres grazie al gol segnato nella finale contro l’Afragolese. Da un lato l’assenza forzata di Giorico nel match con l’Arezzo a causa di un risentimento muscolare, dall’altro il problema fisico di Mastinu costretto ai box nelle ultime due gare. Una serie di sfortunati eventi che, uniti alla tranquillità data dall’ampio margine di distanza dal terzo posto ricoperto dalla Carrarese, hanno permesso al tecnico di Ostia di continuare a testare le proprie risorse in vista del momento decisivo della stagione. Una chance che l’ex Muravera è stato bravo a sfruttare facendosi trovare pronto e presente alla chiamata del proprio allenatore. Una ritrovata fiducia che in vista dei prossimi due impegni Kujabi dovrà essere bravo a consolidare per candidarsi ufficialmente come arma a sorpresa in chiave playoff.
Andrea Olmeo