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Torres, a Campobasso la giusta lezione per ambizioni e maturità

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Sporca, sofferta, meritata. La vittoria per 1-0 in casa del Campobasso, ottenuta grazie al rigore trasformato nella ripresa da Gigi Scotto, è di quelle che fanno bene al morale in casa Torres. Specie dopo il rammarico per la gestione, non esattamente coraggiosa, del secondo tempo in casa del Pescara, con il 2-2 acciuffato nel finale all’Adriatico che ha aveva lasciato il sapore dei due punti persi e non di uno guadagnato per come si era messa la sfida nella prima frazione.

Lezione
Vero, qualcuno dirà che con la superiorità numerica per oltre 45’ per la Torres il successo in casa del Campobasso è stato più facile del previsto. E qualcun altro obietterà che l’apnea nel finale, anche in superiorità, dopo una serie di errori sottoporta che non hanno permesso di chiudere la sfida è il messaggio di una formazione che ancora deve maturare. E questi pensieri non sono sbagliati, ma intanto la squadra di Alfonso Greco deve guardare alla lezione imparata dopo Pescara. A Campobasso i sassaresi hanno saputo portare dalla loro gli episodi e hanno saputo soffrire senza subire gol. Aspetto non da poco per una squadra che punta al vertice in campionato. Anche perché per vincere la Serie C serve saper essere anche, se non soprattutto sporchi e cattivi, oltre che avere una propria identità di gioco.

Uomini
La vittoria di Campobasso è importante soprattutto perché ottenuta con una rosa fortemente rimaneggiata. Fuori Antonelli e Dametto, con una difesa inedita e con due esordienti come Coccolo e Mercadante. Entrambi più che positivi, insieme al confermato Fabriani. A centrocampo dall’inizio Masala e Brentan, con Giorico e Mastinu, entrambi acciaccati e usati solo nella ripresa. In avanti ancora out Diakite, con Fischnaller costretto a fare gli straordinari e capace anche di fare il difensore aggiunto con umiltà nel recupero per difendere il risultato. Aspetto che dimostra lo spirito di spessore dell’ex Fermana e della sua utilità nel progetto.

Futuro
Per la Torres ora sarà fondamentale recuperare energie. Con mezza squadra titolare non al meglio settembre presenta un tour de force importante, con 4 gare in 15 giorni. Prima il recupero contro il Milan Futuro il 18 al Vanni Sanna e poi sempre in casa, il 21, la gara al Pineto. A chiudere il mese le due trasferte contro il Sestri Levante e il Gubbio, squadra dell’ex Mercadante. Sulla carta un cammino favorevole per fare punti, con solo il Gubbio avversaria diretta in zona playoff alta. Ma in pratica una due settimane ricca di insidie e di possibili trappoloni per i rossoblù. A cominciare da un Milan Futuro che non avrà l’esperienza di altre squadre ma che fa del gioco sbarazzino e dell’intensità un suo marchio di fabbrica. Intensità che al momento, con una condizione ancora non al meglio dovuta dai tanti stop dei singoli, la Torres deve essere brava a non soffrire davanti alla propria gente.

Roberto Pinna

TAG:  Serie C Torres
 
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