Il presidente Tommaso Giulini e il Cagliari Calcio lavorano alacremente per il nuovo stadio, parla il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Giorgio Angius.
Dieci giorni fa il numero uno rossoblù al Corriere dello Sport lanciava l’obiettivo: “Iniziare i lavori per la costruzione del nuovo stadio entro due anni”, non nascondendo come un aspetto fondamentale fosse l’approccio con la nuova Giunta comunale fresca di composizione post-elezioni che hanno incoronato il Sindaco Paolo Truzzu.
Mentre tra via Mameli e Milano si ragiona in vista della presentazione del fatidico progetto definitivo, uno dei punti sul tavolo che condizionano il cammino è il piano di quartiere relativo a Sant’Elia. Prima di procedere, il Cagliari ha necessità di capire quale sarà la strada intrapresa dalla politica per il futuro di una delle zone più belle della città. Mortificata però dalla ghettizzazione e dall’assenza di pianificazione urbanistica. Una questione intricata, visti i vincoli che sorgono, le competenze divise tra Comune, Regione e Soprintendenza, gli equilibri politici che sempre incidono quando si parla di vicende tanto complesse.
Intanto si registrano le parole di Giorgio Angius, vicesindaco e assessore all’Urbanistica, che nella lunga intervista di insediamento concessa all’Unione Sarda parla del tema stadio. “Vedrò progettisti e dirigenti entro la settimana per approvarlo tra settembre o al massimo ottobre. E’ la priorità numero uno”. Chi vivrà vedrà, tra fiducia, paure, scetticismo e voglia di una fumata bianca mai tanto agognata.
Francesco Aresu