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Spissu, la prima opzione per il futuro rimane l’Eurolega

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Un anno sportivo ricco di sorprese, positive e negative, quello che ha visto protagonista Marco Spissu. Prima l’accordo poi saltato per volontà dell’Unicaja Malaga, poi l’approdo in Eurolega con l’UNICS Kazan dove ha guadagnato fiducia e minuti importanti nella massima competizione continentale, prima però che il conflitto in Ucraina cambiasse gli equilibri anche nel mondo del basket. Ora il futuro è da costruire.

Quadro

Spissu aveva lasciato la Dinamo Sassari e la Sardegna con la voglia di uscire da quella comfort zone creata negli anni nella sua città, con una crescita che l’aveva portato a essere protagonista in campo sia con la maglia biancoblù che quella della Nazionale di Sacchetti. La prima chiamata, quella dell’Unicaja Malaga, sembrava quella giusta per affrontare il campionato di più alto livello in Europa, la ACB, e contemporaneamente trovare minuti da protagonista in Basketball Champions League. La società andalusa però dopo le Olimpiadi si è tirata indietro, virando su Norris Cole e appellandosi a problemi fisici del giocatore che non hanno però chiuso tutte le porte al classe 1995. Perché a quel punto è arrivato l’UNICS Kazan, guidato in sede di mercato da Claudio Coldebella, e le cose sono cambiate. Spissu dopo un primo periodo di ambientamento in una squadra ambiziosa ha cominciato a conquistare sempre più spazio, riuscendo a diventare un giocatore nelle rotazioni utile non solo a far rifiatare Lorenzo Brown, ma anche a lasciare il proprio segno in cabina di regia e dall’arco (52.9% da tre, giocatore con la miglior percentuale in Eurolega). Una crescita segnata dai 17 punti contro la Stella Rossa di Belgrado in EL e dal protagonismo in VTB (7.3 punti e 3.1 assist in 17 minuti di media). L’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Mosca ha bloccato l’avventura in Euroleague, prima con la sospensione e poi con l’eliminazione delle squadre, mentre la lega russa è andata avanti seppur con qualche cambiamento. Spissu, dopo un breve ritorno in Sardegna, è rimasto nel Tatarstan dove ha continuato a vestire la maglia di Kazan, arrivata in terza posizione dopo la serie per il terzo-quarto posto vinta contro il Lokomotiv Kuban. La situazione però in futuro potrebbe cambiare.

Il futuro

L’ex Banco, esploso definitivamente con Gianmarco Pozzecco in panchina, lo scorso agosto aveva firmato un contratto 1+1, con opzione quindi per una seconda stagione a Kazan. Il molto probabile rinnovo dell’esclusione di CSKA, Zenit e UNICS dalla prossima Eurolega allontana il play da una permanenza in Russia. La volontà sarebbe quella di cercare una sistemazione che possa comunque offrire la possibilità del palcoscenico della massima competizione europea, soprattutto dopo i riscontri positivi avuti prima della brusca interruzione per cause extra-cestistiche. Tutto da fare preferibilmente entro la finestra della Nazionale riservata agli Europei, in cui Spissu cercherà di guadagnarsi un posto tra i dodici che parteciperanno alla competizione che inizierà a Milano il prossimo primo di settembre. Non è comunque da escludere un ritorno in Italia. Il possibile interessamento di Venezia, come riportato da La Prealpina, potrebbe essere un’opzione nel lungo periodo. La formazione di De Raffaele è attesa da un restyling profondo in vista della prossima annata ed è economicamente tra le prime forze del campionato. In Laguna però si gioca l’Eurocup. Un dato di fatto che non esclude un approdo in maglia orogranata: l’Eurolega però, al momento, sembra restare il primo obiettivo del giocatore.

Matteo Cardia

TAG:  Basket
 
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