Dopo la convocazione con la nazionale argentina, il Cholito è stato il grande protagonista dell’esordio del Cagliari in casa del Sassuolo. Una sfida che ci ha lasciato varie indicazioni a proposito del suo ruolo nello scacchiere tattico del tecnico abruzzese.
Il “Cholito” è ripartito da dove aveva lasciato. Un colpo di testa ravvicinato su assist al bacio di Joao Pedro per aprire le danze offensive della nuova stagione del Cagliari e festeggiare al meglio la chiamata del c.t. della nazionale argentina Scaloni. Dopo i 12 gol e i 4 assist dello scorso campionato – il primo con addosso la maglia rossoblù – e un finale di stagione da applausi, il commissario tecnico dell’albiceleste ha premiato con una convocazione lo strepitoso momento di forma di Giovanni Simeone, parso ieri fulcro ed elemento centrale nel reparto avanzato rossoblù.
Copione da protagonista – Nuovo tecnico, nuovo stile di gioco, nuove richieste da soddisfare. Analizzando la sua prestazione nel pareggio del Mapei Stadium, è inevitabile osservare come Simeone pare essersi calato al meglio nelle vesti di quella punta centrale mobile e a tutto campo richiesta dagli schemi offensivi di Di Francesco. Una sorta di “Defrel degli anni d’oro”, per intenderci, giocatore chiave nel 4-3-3 dell’ex tecnico di Sampdoria e Roma ai tempi dello stesso Sassuolo. Triangoli, aperture sulle fasce e uno contro uno: gran parte delle azioni pericolose costruite ieri sera dal Cagliari portano la firma del “Cholito”. Ripetutamente cercato dai propri compagni, il numero 9 isolano ha spesso messo in difficoltà Chiriches – suo diretto marcatore – tentando spesso di sfuggirgli inserendosi alle sue spalle. Un movimento, quest’ultimo, evidenziato dal pericoloso ma sfortunato colpo di testa sul finire del primo tempo e ripetuto in occasione delle varie verticalizzazioni tentate da Marin e compagni sulla mediana.
“Corre tanto, ma segna poco”. Una critica, quest’ultima, che Simeone si è sentito rivolgere in tante occasioni nella scorsa stagione. Quando – soprattutto – erano soltanto 6 le reti dopo le prime 26 apparizioni in Serie A con la 99 del Cagliari sulle spalle. Poi, la definitiva esplosione in coppia con uno scatenato Joao Pedro, prima del gol di ieri sera al Mapei Stadium. Stessa grinta, stessa voglia di spaccare il mondo. Sulle spalle, un 9 in meno. In tasca, una nuova convocazione con la sua Argentina. Il giusto premio per un attaccante generoso, prolifico e con un grande fiuto del gol.
Alessio Caria