La prima giornata del girone di ritorno ha riservato emozioni diverse a cinque delle Sette Sorelle sarde di Serie D: come ogni lunedì ecco il nostro focus sul weekend del girone G.
Torres
Resettare. La parola chiave dopo la sconfitta in casa del Giugliano per la Torres deve essere questa. Un ritorno ai dati di fabbrica solo a livello mentale, scaricando ed eliminando dunque esclusivamente le tossine negative che una sconfitta, arrivata per episodi dopo un gioco alla pari dei gialloblù, sicuramente avrà lasciato. Inutile continuare a vivere una settimana rimuginando sull’episodio del rigore, su una traversa o su altro. Anche la caccia alle streghe e alle colpe sarebbe inutile. Il Giugliano ha vinto a Sassari e in Campania, due volte per 1-0, e fin qui ha dimostrato di meritare di stare davanti ai rossoblù. Punto. I discorsi su fortuna o altro lasciano il tempo che trovano perché parliamo di una squadra che sta letteralmente dominando il girone. Girone G però che è ancora molto lungo e stare a pensare troppo o passare del tempo a leccarsi le ferite per la Torres ora sarebbe l’errore più grande. Alla fine per Greco e soci il compito resta lo stesso del girone d’andata: inseguire senza fare ulteriori passi falsi. Schema mentale che alla lunga forse sta logorando le certezze dei sassaresi ma la rosa ha mostrato le qualità tecniche per essere protagonista fino in fondo. Ecco forse serve trovare delle soluzioni alternative, quello sì. Non vuol dire fare mercato o altro, ma guardare alla panchina e trovare il modo per rivoluzionare le partite che non girano. La Torres fin qui va a una via: possesso territoriale, costruzione dal basso e necessità di segnare il prima possibile per non innervosirsi. Ma non sempre la vita va come vorresti. Ruocco chiede più minuti e sembra meritarli, Sabatini in questo ruolo di uomo jolly degli ultimi 20-25 minuti rende solo se le difese non sono schierate e bloccate. E poi, perché non dare qualche minuto in più a Demartis nelle sfide da dentro o fuori? Infine, attenzione a Gurini che sembra avere ottime qualità e potrebbe essere la svolta di spinta sulla fascia. Possibili risposte che è giusto aspettarsi dalla prossima partita, il derby con il Lanusei, già affrontato due volte in stagione, ma ora allenato dall’ex compagno di Greco ai tempi della Lazio Primavera Oberdan Biagioni: una sfida al passato che già all’andata fece penare e non poco il tecnico romano e i sassaresi.
Arzachena
Dopo il lungo stop per le positività, un punto in un campo ostico come il Lixius di Lanusei è sempre prezioso. Un punto guadagnato, per usare le parole di Marco Nappi al termine della gara, con un’Arzachena fiaccata dai postumi del focolaio covid che nelle ultime settimane ha complicato e non poco il programma di allenamenti ma che ha saputo tenere inviolata la porta di Ruzittu. Una bella prova in fase difensiva, con il solito Bonu a giganteggiare nelle retrovie, gasato forse anche dall’essere il grande ex dell’incontro, con l’ex Muravera Spanu molto attivo in avanti e autore di un gran salvataggio sulla linea sul tentativo di Carta a botta sicura. Davanti è mancato il cinismo necessario per superare Benvenuti e portare in Gallura l’intera posta in palio, ma già mercoledì nel recupero contro la Vis Artena Sartor e compagni potranno rifarsi e riprendere la corsa verso un posto playoff che dista soltanto 2 punti, con la sesta posizione occupata dall’Ostiamare a quota 29 ma con una gara in più. Domenica, invece, al Pirina arriva l’Insieme Formia penultima in classifica: due occasioni da non perdere per Nappi e i suoi ragazzi per dare una direzione chiara al nuovo anno.
Atletico Uri
Tremate, tremate, le furie giallorosse son tornate. Dopo quattro sconfitte consecutive, alla prima del 2022 al Ninetto Martinez per l’Atletico Uri sono tornati i tre punti. Vittima dell’intensità dei ragazzi di Massimiliano Paba un Muravera coriaceo e volenteroso, ma troppo condizionato dalla poca tenuta fisica dovuta allo stop agli allenamenti dopo i vari casi di positività riscontrati nelle scorse settimane. Due gol, uno per tempo, con diverse possibilità per il 3-0 sprecate nel finale: come regalo per il suo 53esimo compleanno il tecnico giallorosso non poteva sperare di meglio, perché il successo nel derby consente a Cardone e compagni di sopravanzare temporaneamente proprio la squadra di Loi e issarsi a quota 21 punti. Intensità, grinta, trame interessanti: tutto questo si è visto al Martinez, con Paba che ha saputo attingere dalla panchina le giuste risorse per ingabbiare i sarrabesi. Out Ravot e Olmetto, non esattamente due pedine qualunque per l’Atletico, il 2003 Melis e il veterano Fadda (autore del 2-0) hanno arato le due fasce, con il 2000 Pinna ottimo braccetto a destra insieme a capitan Cardone e a un insuperabile Jah. Menzione speciale, infine, per Lorenzo Loru: mezzala classe 2003, ieri Paba lo ha responsabilizzato dandogli la maglia numero 10 e schierandolo alle spalle della coppia Altolaguirre-Calaresu – che ha prodotto l’ottavo gol per l’argentino e la solita, infinita partita di sacrificio del tonarese – al posto di Gigi Scanu. Ebbene, Loru ha risposto alla grande con una prestazione da lustrarsi gli occhi, mixando qualità e quantità a una corsa perpetua: per avere anche la lode non avrebbe dovuto sprecare due gol fatti nel finale, ma cosa si può dire a un ragazzo di neanche 19 anni alla prima annata in Quarta Serie? Nulla, anche perché nel prossimo turno i giallorossi avranno un altro esame importante, rendendo visita alla terza forza del girone G, quel Team Nuova Florida che all’andata vinse per 1-2. Sulla carta potrebbe non esserci partita, ma i ragazzi di Bussone stiano molto attenti, perché dalle parti di Uri i carciofi hanno le spine…
Muravera
Lo spirito è quello giusto, le gambe ancora no. Si potrebbe riassumere così la sfida di Uri per il Muravera di Francesco Loi, arrivato al Martinez con le migliori intenzioni ma alla fine sopraffatto dalla maggiore vigoria atletica dei giallorossi. Il tecnico di Loceri non sarà certamente soddisfatto del risultato, ma la prestazione di Moi e compagni c’è stata fino al 94′. In una gara maschia e spigolosa, ma sostanzialmente corretta, i gialloblù hanno provato a imporre il proprio gioco con il solito Demontis in evidenza, ma la tanta volontà messa in campo non è stata sufficiente. Tra i singoli buono l’esordio del nuovo acquisto Mileto, quasi un sosia del cagliaritano Altare, così come la prestazione del subentrato Arvia e di entrambi i portieri, Floris e Oliva. Quella di ieri per i ragazzi di Loi sarà una gara da mettere subito in archivio, con il calendario che dà già l’occasione di farlo a partire da mercoledì, quando il Muravera recupererà ad Aprilia la prima delle due sfide rinviate nelle scorse settimane (l’altra è con la Vis Artena). Togliersi in fretta dalla zona “melmosa” che precede le posizioni playout sarà l’obiettivo primario delle prossime settimane in casa Muravera, con il match casalingo di domenica 6 febbraio contro il pericolante Latte Dolce come ulteriore chance per cercare punti fondamentali in chiave salvezza.
Lanusei
Evidentemente non è ancora tempo di prendere la piena posta per il Lanusei di Oberdan Biagioni, ma la mano dell’ex tecnico dell’Olbia inizia a vedersi sempre di più. Nel derby del Lixius contro l’Arzachena i biancorossoverdi ai punti avrebbero meritato il successo, ma ancora una volta Manca e compagni hanno sbattuto sui legni e, soprattutto, su una grande difesa ben guidata dal grande ex Federico Bonu. “Come contro il Cassino per me sono due punti persi: è un momento dove non gira bene anche dal punto di vista della fortuna”, ha detto il tecnico degli ogliastrini ai microfoni al termine del match, recriminando contro i tanti episodi in cui i suoi ragazzi hanno provato a superare un super Ruzittu. Bene Carta sulla fascia, oltre a Petruccelli, che si sta confermando come uno dei centrocampisti più interessanti del girone G e D’Alessandris, anche ieri vicinissimo al gol ma fermato dal palo. Con il pareggio di ieri la classifica ora recita 15 punti in 18 gare, con la prossima sfida che non può non riservare emozioni: domenica il Lanusei va a Sassari, ospite della Torres guidata da quell’Alfonso Greco tra i protagonisti della scorsa annata e amico di Biagioni dai tempi della Primavera della Lazio. “La Torres è arrabbiata per il ko di Giugliano? Anche noi lo siamo, non farò certo le barricate”, ha detto ancora l’ex Olbia nel postpartita. Uomo avvisato…
Francesco Aresu – Roberto Pinna