La nostra consueta analisi del giorno dopo il turno di Serie D: grande risposta della Torres di Greco, si ridesta il Latte Dolce dopo 7 sconfitte di fila, mentre Lanusei e Atletico Uri recriminano per la beffa subita negli ultimi minuti.
Torres
Bella, sporca e cattiva. Dopo la prestazione di ieri nel derby contro il Muravera è necessario prendersi una licenza poetica e modificare il titolo del film di Ettore Scola per definire la Torres di Alfonso Greco, che si è ridestata in fretta dopo il cazzotto subito mercoledì 30 marzo quando al Vanni Sanna il Carbonia di Suazo rimontò da 3-1 a 3-3 trovando un pareggio pesantissimo e aggiungendo il derby infrasettimanale all’elenco delle occasioni perse in stagione dai sassaresi. La tripletta di un Diakite cinico come non mai e l’ennesima perla di capitan Scotto hanno indirizzato verso il nord dell’Isola il risultato nel sentito derby del Comunale. Contro un Muravera meno brillante del solito, i rossoblù sono riusciti a mettere il match sui propri binari fin dal 12′, quando grazie alla doppietta del proprio numero 11 erano già sul doppio vantaggio, dopo aver rischiato grosso sul colpo di testa di Mancosu al 5′. Cinismo e organizzazione: così la Torres ha fatto suo il derby, con una grande prova corale e con tutti i reparti che hanno funzionato a dovere, a parte il “buco” sul gol di Nurchi. Ecco, anche in quell’occasione la squadra di Greco ha dato prova di maturità: potevano affiorare brutti fantasmi di rimonta, invece il tris di Diakite ha chiuso i conti ammazzando il match, con la ciliegina del poker firmato da Gigi Scotto con una prodezza delle sue. E ora per i sassaresi testa solo al recupero del derby con l’Arzachena di mercoledì 6 aprile. Complici le sconfitte di Giugliano e Nuova Florida, la piccola fiammella di speranza per la promozione diretta ha preso un po’ più di vigore: al Pirina la posta in palio per i sassaresi vale tantissimo, quasi quanto l’intera stagione.
Arzachena
“Ho una squadra costruita sui valori. I risultati vengono perché noi ci mettiamo il cuore”. Non basta l’ennesimo stop forzato causa Covid per fermare la squadra di mister Marco Nappi, che dopo la vittoria sul Nuova Florida per 2-3 ha usato parole al miele per i suoi giocatori. Una partita complessa dove il carattere ha fatto la differenza negli ultimi minuti quando la squadra di casa ha provato a raggiungere un pareggio che sarebbe stato fondamentale in ottica classifica. L’Arzachena nella prima parte di gara ha fatto vedere tutte le qualità già mostrate in un girone di ritorno fino a ora quasi perfetto (23 punti messi in cascina dal 30 gennaio scorso): compattezza e attenzione in difesa, pazienza e pulizia tecnica in fase di possesso, fino allo sfruttare quanto creato. Il colpo di testa di Pallecchi, seguito dallo slalom di Nino Pinna in area che ha portato al rigore trasformato da Sartor, hanno fatto sì che si chiudesse il primo tempo in avanti con un Nuova Florida mai pericoloso. Nel secondo tempo è venuta fuori la stanchezza, oltre un avversario che non per niente si trova nelle parti alte della classifica. Troppe ripartenze concesse e un gol di Persichini a riaprire la gara hanno però dato la possibilità a Nappi di far capire il valore della propria rosa e dell’unità del gruppo, perché Rutigliano – pochi minuti dopo il suo ingresso – ha siglato un gran gol che è valso la vittoria, malgrado poi la bella rete di Capparella su punizione. Pallecchi, Sartor, Rutigliano: l’assenza di un vero bomber conta poco o nulla in casa smeraldina, perché è il gruppo il vero bomber a disposizione di Nappi, che potrà affrontare il recupero con la leggerezza di chi insegue e non è stato costruito per vincere il campionato. La gara di Ardea apre un periodo fitto di impegni: la testa vola subito a mercoledì 6, allo scontro con quella Torres apparsa in ripresa a Muravera. Ci saranno da recuperare le gambe e le idee, il cuore smeraldino continua sicuramente a battere forte. (ma.ca.)
Muravera
Non sempre una lunga sosta (prevista e, come in questo caso, successivamente forzata) è utile. Lo dimostra il caso dei sarrabesi di Francesco Loi, sconfitti con un pesante 1-4 al ritorno in campo dopo tre settimane per via del doppio rinvio dei match contro Cassino e Arzachena. Ruggine, atteggiamento sbagliato, superiorità dell’avversario. Sono tanti i motivi che si intrecciano per giustificare il ko dei gialloblù, che pure avevano approcciato bene il match creando la prima occasione pericolosa della gara sull’asse Demontis-Mancosu, ma l’incornata dell’ex attaccante dell’Entella è finita di poco fuori. È stata la scossa per la Torres, che trascinata dal suo attacco ha sfondato la muraglia eretta da Moi: il 4-4-2 non ha pagato, con Garau che ha perso il duello contro il guizzante Ruocco, mentre Moi e Mileto non sono riusciti ad arginare Diakite. L’ingresso di Nurchi nella ripresa ha vivacizzato l’attacco muraverese, ma il gol del numero 9 è stato solo un fuoco di paglia. La coppia Mancosu-Floris non è riuscita a creare alla difesa ospite i problemi che avrebbe voluto e neanche l’ingresso di Mereu ha riaperto la partita. Mercoledì al Comunale arriva il Cassino per il recupero del match rinviato lo scorso 30 marzo. “Come loro ci giochiamo la salvezza”, ha detto mister Loi ai nostri microfoni al termine della gara di ieri, ricordando a tutti che prima si chiude il discorso salvezza, prima si può pensare ad altro.
Atletico Uri
“Purtroppo devo commentare una sconfitta amara che ci lascia rammarico e delusione. La consideriamo una beffa e un’ingiustizia, non meritavamo di perdere”. Così Massimiliano Paba ai nostri microfoni dopo il bruciante 1-2 interno contro il Real Monterotondo Scalo, che con i tre punti del Ninetto Martinez ha superato i giallorossi in classifica e ha messo una pesante ipoteca (ovvero 9 punti di vantaggio sulla terzultima) sulla propria salvezza. Per Cardone e compagni il risultato più giusto sarebbe stato quantomeno un pareggio, arrivato al 90′ grazie al solito gol di Altolaguirre, tornato finalmente a disposizione di Paba. Ma i 14 minuti di recupero assegnati per il brutto infortunio occorso al portiere ospite Proietti Gaffi al 50′ (con giocatori soccorsi in barella e tanta paura in campo) hanno dato l’occasione al neoentrato Baldassi di beffare Pittalis proprio sull’ultimo pallone del match, quando ormai tutto sembrava pronto per l’ennesimo risultato positivo in stagione per i padroni di casa. In attesa di recuperare il match contro l’Insieme Formia, in casa Atletico è già tempo di pensare al prossimo, difficilissimo impegno che attende i giallorossi: domenica Calaresu e soci saranno di scena a Giugliano in casa della capolista, cui inflissero la prima sconfitta in campionato con un rigore di Scanu al Peppino Sau di Usini.
Lanusei
Una partita giocata alla grande, con tanto di vantaggio a 10′ dalla fine – grazie all’ennesimo eurogol stagionale di Nicolò Manca – ma, come spesso è successo in questa stagione, è arrivato il pareggio beffa. Oberdan Biagioni non sa più a quale santo votarsi per avere più cinismo davanti alla porta, come confermato a fine match. “Abbiamo avuto delle occasioni talmente incredibili che a ripensare che questa partita è finita 1-1 c’è un grandissimo rammarico”, ha detto il tecnico ogliastrino ben consapevole dell’occasione perduta dai suoi ragazzi, autori di una grande prestazione che però non è bastata per trovare la seconda vittoria di fila dopo l’1-0 al Latte Dolce. Volendo trovare un aspetto positivo, il secondo risultato utile dà continuità al momento, ma serve più concretezza. Anche a Cardito l’attacco è rimasto a secco e ci ha dovuto pensare Manca, capocannoniere dei biancorossoverdi, a trovare il gol che ha portato un punto in Ogliastra. Domenica al Lixius arriva l’Insieme Formia, da ieri fanalino di coda del Girone G: inutile dire che per Lazazzera e soci esista soltanto un risultato, per allontanarsi quanto prima dal terzultimo posto ora occupato dal Carbonia.
Carbonia
Un passo avanti e due indietro. Se il pareggio di mercoledì nel derby contro la Torres aveva confermato l’impressione di un Carbonia come autentica mina vagante della lotta playout, in grado di fare punti ovunque e con tutti. Lo 0-2 dello Zoboli contro l’Ostiamare, invece, ha bruscamente interrotto il sogno: non tanto per il risultato, per carità, quanto per la prestazione dei biancoblù, incapaci di mettere in campo intenzioni e determinazione. “Siamo entrati in campo pensando di aver già vinto, sono i problemi che accadono quando fai risultato contro squadre di alta classifica che lottano per la vittoria del campionato”, ha detto David Suazo a commento del match, sottolineando gli errori e, soprattutto, l’atteggiamento sbagliato dei suoi ragazzi. Senza Padurariu in avanti e con Gjuci e Aloia ancora alle prese con i problemi al naso (entrambi hanno giocato con la mascherina protettiva), è mancata la cattiveria giusta per far male alla difesa laziale. “Siamo stati troppo passivi”, ha detto un rammaricato del tecnico honduregno che, dall’alto della sua esperienza, sa bene quanto quella dello Zoboli fosse una gara da non sbagliare. Anche perché domenica 10 aprile i minerari andranno a far visita alla Nuova Florida terza in classifica, reduce da due sconfitte consecutive. Con sole 7 gare ancora da giocare sarà fondamentale tornare nell’Isola con punti nel carniere, per allontanare lo spettro della retrocessione diretta in Eccellenza che, se il campionato finisse oggi, sarebbe il destino di Idrissi e compagni.
Latte Dolce
Il Vanni Sanna porta bene a Mauro Giorico. Alla terza partita del tecnico algherese sulla panchina del Latte Dolce con il ritorno a Sassari (dopo la consueta ospitalità di Usini) è arrivata anche la prima vittoria nella sua esperienza biancoceleste. Un netto 3-1 sull’Insieme Formia, con tanto di “passaggio” dell’ultima posizione in classifica, che potrebbe essere la tanto attesa scintilla che Giorico chiedeva ai suoi ragazzi per inseguire il sogno playout. È tornato a segnare l’attacco con Grassi (prima rete stagionale del 2003 sassarese) e Cannas, che ha rotto il digiuno di gol che durava ormai dallo scorso novembre. Ma soprattutto il successo sui laziali interrompe la serie di sconfitte consecutive, ben sette, di cui le ultime tre contro rivali per la corsa salvezza. Carboni – che oggi, lunedì 4 aprile, compie 26 anni: auguri! – ha confermato ancora una volta di essere un lusso per questa categoria, preservando il prezioso vantaggio fino al definitivo 3-1 che ha dato un filo di respiro in più a un ambiente comprensibilmente con il morale sotto i tacchi. La scossa data da Giorico continua a vedersi: “Dobbiamo continuare così, credendo di poter raggiungere questo obiettivo, abbiamo le potenzialità per farlo. Basta crederci”, ha detto l’ex allenatore dell’Arzachena. Ora però per Cabeccia e compagni arrivano tre gare a dir poco toste: domenica 10 aprile a Sassari arriva la Cynthialbalonga, poi sarà il turno di Giugliano (in trasferta) e Ostiamare, tutto in sette giorni. Il sogno salvezza in biancoceleste ha bisogno di miracoli, ma almeno la scintilla attesa da Mauro Giorico è arrivata: ai suoi ragazzi il difficile compito di alimentarla e far ripartire il motore sulla corsa playout.
Francesco Aresu














