La nostra consueta analisi del giorno dopo il 28° turno di Serie D, davvero avaro di soddisfazioni per le squadre sarde.
Torres
Torres, abbiamo un problema. La squadra rossoblù guidata da Alfonso Greco non sa più vincere: quattro i pareggi e un solo successo nelle ultime cinque giornate di campionato. Bianchi e compagni nell’ultimo segno X della stagione, nel 2-2 del Vanni Sanna contro il Gladiator, sono sembrati stanchi, sia atleticamente che psicologicamente. Forse nel momento chiave del torneo, con il rush finale che conterà per decidere le posizioni e gli abbinamenti per i playoff, la Torres sta pagando oltre modo il ritmo di un campionato di Serie D passato sempre a inseguire. Un continuo appuntamento mancato per i sassaresi che quando hanno avuto l’occasione per riaprire la corsa al Giugliano capolista hanno sempre fallito. Naturale che dopo mesi stressanti ora la squadra debba un minimo tirare il fiato, senza dimenticare che contro i nerazzurri campani hanno pesato e non poco le squalifiche di Diakite e Pinna, e soprattutto il nuovo stop per i soliti problemi alla caviglia per bomber Scotto. In ottica finale di stagione è comunque meglio che la Torres rallenti ora e magari riesca a ritrovarsi, fisicamente e specie a livello di carattere, tra qualche settimana, quando tra la Coppa Italia e i playoff per i rossoblù finiranno le chance per rimandare i giudizi sulla prima annata targata Abinsula. Con il Gladiator è arrivato l’esordio di Edgar Cani, parso ancora molto lontano dalla condizione atletica migliore dopo quasi due anni di inattività , ma comunque per esperienza e possenza dentro l’area di rigore non è da escludere che l’esperto centravanti torni utile più avanti. Magari come arma a gara in corso quando Diakite alzerà la mano per un cambio. Dopo il Gladiator il mal contento della piazza è tornato forte nei confronti dell’allenatore, tra mugugni allo stadio e tanti commenti social. È il gioco delle parti e oggettivamente quella vista nell’ultimo turno all’Acquedotto è sembrata una delle Torres più imprecise e meno belle dell’intero torneo. La nota positiva è il ritorno al gol di Sabatini, esterno che la squadra rossoblù per un motivo tattico o per una questione di gerarchie non è mai davvero stata capace di sfruttare a dovere. Un peccato per una formazione che spesso è sembrata alla caccia di alternative nei momenti di stallo. Giovedì dovrebbe esserci, il condizionale è d’obbligo visti alcuni casi di positività nei laziali, la sfida in trasferta contro la Vis Artena. Per una volta forse però la Torres potrebbe anche prendere di buon occhio un rinvio. Anche perché poi il calendario presenterà in pochi giorni la gara di Coppa Italia contro Scandicci e poi lo scontro playoff a Sassari contro l’Afragolese. (ro.pi.)
Muravera
Una debacle pesantissima nel punteggio e nella prestazione. Il 5-1 con cui Moi e compagni son tornati in Sardegna dalla trasferta di Monterotondo conferma due cose: la prima è che i gialloblù di Francesco Loi sono una delle squadre più altalenanti del girone G, capaci di grandi imprese e allo stesso tempo di sconfitte pesanti. La seconda è che il Real Monterotondo Scalo si è trasformato da brutto anatroccolo a cigno, con un bottino di 5 vittorie su 5 gare che hanno tolto dal pantano della lotta playout i ragazzi di Paris, cinici allo stesso modo sia contro concorrenti dirette che davanti a squadre di rango. Troppo differenti le ambizioni tra le due squadre: ai sarrabesi mancano pochi punti per garantirsi in maniera ufficiale la permanenza in Serie D anche nella prossima stagione, mentre i rossoblù laziali hanno la bava alla bocca per chiudere definitivamente la partita salvezza. Il primo tempo da incubo dei gialloblù ha fatto il resto: al 25′ si era già sul 4-0 e il gol di Mereu è servito soltanto a chiudere un match assolutamente senza storia. Giovedì a Muravera arriva la Nuova Florida, che non vuole saperne di mollare la presa nella corsa playoff: sarà curioso vedere quale sarà la risposta dei ragazzi di Loi, che contro le big in casa hanno sempre venduto cara la pelle, uscendo spesso e volentieri vincitori.
Atletico Uri
Si dirà , i punti per la salvezza difficilmente si fanno in trasferta, per di più sul campo della capolista. Verissimo, ma l’Atletico Uri in questa stagione ha dato prova in più di un’occasione di saper sovvertire prassi e regole prestabilite, risultati alla mano. Chiedere proprio al Giugliano, la cui prima sconfitta stagionale venne imposta proprio dai giallorossi di Massimiliano Paba nella gara d’andata. E anche in Campania Calaresu e soci hanno saputo offrire una prestazione gagliarda e coraggiosa, uscendo sì sconfitti dal campo per 2-0, ma sfiorando a più riprese il gol e tenendo aperta una gara sulla carta chiusa in partenza. Quattro gol annullati (tre per il Giugliano, uno per i sardi), diverse occasioni da gol e tanto equilibrio, dato che il definitivo 2-0 siglato dall’ex Sampdoria Ferrari è arrivato soltanto al minuto 82. “La classifica? Non ci spaventa, siamo pronti per il rush finale del campionato”, ha detto Paba ai nostri microfoni al termine della gara, ostentando ottimismo per le ultime gare stagionali, a partire dal derby del Ninetto Martinez di giovedì contro il Lanusei di Oberdan Biagioni. Un match delicato in chiave salvezza, con i giallorossi che devono far di tutto per tenere almeno 8 punti di vantaggio sulla terzultima posizione, occupata al momento dal Carbonia, per evitare i playout e festeggiare la salvezza senza passare dallo spareggio finale.
Lanusei
Una batosta, sotto tutti i punti di vista. Il primo: fa male perdere punti contro una diretta rivale per la salvezza. Secondo: fa ancora più male farlo davanti al proprio pubblico, tornato numeroso sugli spalti del Lixius per cercare di infondere coraggio a una squadra in difficoltà come mai negli ultimi anni. Terzo: dispiace aver fallito completamente l’approccio in una gara che, sulla carta, poteva dare continuità a due risultati importanti. Insomma, non ci si deve meravigliare se in casa Lanusei al termine della partita persa di misura contro l‘Insieme Formia del grande ex Massimo Camilli – che con i suoi due gol ha deciso entrambe le sfide, tra andata e ritorno – Oberdan Biagioni ha sbottato in conferenza stampa, dopo una prestazione a dir poco scialba dei suoi ragazzi. “Oggi non ci siamo presentati, non ci siamo aiutati ed eravamo senza idee e senza voglia. Abbiamo sbagliato tutto, io sono il primo responsabile ma tutti si devono fare un esame di coscienza: questa è una squadra con grossi limiti caratteriali perché siamo molto giovani. Le occasioni? Sono capitate, non sono arrivate per idee. Oggi sono emersi tutti i limiti caratteriali e tecnici della squadra”, ha detto il tecnico romano visibilmente deluso dalla prova fornita da Manca e compagni. Ci sono certamente delle attenuanti, a cominciare dalle tante assenze dovute a infortuni: Lazazzera è alle prese con un problema muscolare alla coscia, Carta ha finito anzitempo la stagione dopo l’infortunio al ginocchio dello scorso mercoledì in allenamento, giusto per fare gli ultimi nomi in ordine di tempo. La distinta consegnata all’arbitro ieri non mente, con diversi juniores aggregati più o meno all’ultimo momento dopo i vari forfait. La situazione è calda e non aiutano nemmeno certi atteggiamenti visti in campo tra compagni di squadra, come sottolineato dallo stesso Biagioni nel citare i limiti caratteriali dei suoi. La mancanza di un vero bomber, poi, anche ieri si è sentita: Simonetti e Camilli hanno sfiorato più volte il raddoppio, costruendo almeno 4 occasioni nitide. Dall’altra parte soltanto Ciotoli, subentrato a un Gaetani in crisi d’identità , ha provato a metterci fisico e grinta, senza però grandi risultati. Giovedì gli ogliastrini andranno a Uri per l’ennesimo derby sardo della stagione, in cerca di punti preziosi per cristallizzare la classifica ed evitare a tutti i costi le ultime tre posizioni, che al momento attuale significherebbero retrocessione diretta.
Carbonia
Ritorno al passato. Seconda sconfitta consecutiva per i minerari che, dopo aver ceduto il passo allo Zoboli all’Ostiamare, sono caduti anche sul difficile campo di Ardea con la Nuova Florida. Il gol di Padurariu (davvero un ottimo innesto per l’attacco di Suazo) aveva fatto illudere Murgia e compagni di poter mettere nella bisaccia altri punti e, soprattutto, considerare la sconfitta contro gli ostiensi come un semplice incidente di percorso. Ma la furia della squadra di Bussone ha reso vane queste speranze: il 3-1 con cui i biancorossi hanno portato a casa l’intera posta lascia più di un amaro in bocca al Carbonia, che vede ormai allontanarsi sempre più la possibilità della salvezza diretta e, dopo i risultati di ieri, dovrà fare ancora più attenzione alla voglia di playout dell’Insieme Formia del castigasarde Camilli. Giovedì allo Zoboli arriva l’Arzachena di Marco Nappi, ferma questa domenica per i casi covid in casa Vis Artena: il derby contro una delle squadre più in palla del girone potrà dire tanto sul finale di stagione per i ragazzi di Suazo. Una cosa è certa: dopo la bella rimonta in classifica portata avanti a marzo (11 punti in 6 gare), i minerari non possono assolutamente permettersi il lusso di mollare la presa, perché i rimpianti per le occasioni sciupate diventerebbero davvero troppi.
Latte Dolce
Fanalino di coda, ottava sconfitta nelle ultime nove gare, morale sotto i tacchi. Se il bel 3-1 di una settimana fa contro l’Insieme Formia aveva riacceso in casa Latte Dolce una flebile speranza in chiave playout, il 3-0 di Genzano contro la Cynthialbalonga ha riavvicinato lo spegnimoccolo sulla fiammella della salvezza biancoceleste. Altre due espulsioni (Salvaterra e Altea), di cui la prima dopo soltanto 10 minuti. A poco serve, allora, avere uno dei migliori portieri della categoria, un allenatore e uno zoccolo duro che fa della grinta una delle sue doti principali: troppi errori individuali, troppi limiti a livello caratteriale per una squadra che, ai nastri di partenza, nessuno avrebbe mai pronosticato all’ultimo posto in classifica a sei giornate dal termine. Tutti conoscono la forza del Cynthialbalonga, ma dai sassaresi era lecito aspettarsi qualcosa di più, specialmente dopo la vittoria di domenica scorsa sul Formia. Giovedì al Vanni Sanna arriva il Giugliano: chissà che affrontare la capolista tra le mura amiche non possa dare quel quid in più a Cabeccia e compagni per un rush finale all’insegna del miracolo, anche se la strada per la salvezza si fa sempre più ripida e stretta.
Francesco Aresu














