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Serie D | Titoli di coda sul Budoni, bagarre salvezza tra Uri e Latte Dolce

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Una giornata difficile per le quattro sorelle sarde impegnate nel girone G della Serie D. Un penultimo turno che ha dato il primo verdetto ufficiale della stagione: ovvero la retrocessione del Budoni. Un weekend che però ha lasciato ancora aperta la lotta salvezza con Latte Dolce e Atletico Uri che lotteranno fino all’ultima giornata per aggiudicarsi il terzo posto in campionato.

Costa Orientale Sarda

Trasferta amara per la Cos di mister Loi, che esce sconfitta per 3-1 sul campo della Romana in occasione della penultima giornata del girone G della Serie D. I gialloblù partono bene, giocando in maniera frizzante e andando vicino al vantaggio con Demontis, ma la formazione laziale è più cinica e abile nello sfruttare le opportunità a disposizione, trovando la rete del vantaggio e indirizzando la gara in proprio favore. Oltre alla prestazione del numero 8 sardo, tra le note positive di giornata, c’è senza dubbio la rete capolavoro di Aloia direttamente da calcio d’inizio. Sicuramente, quella arrivata nel Lazio, è una sconfitta che non compromette né mina l’ottimo percorso fatto dai sarrabesi-ogliastrini che, dopo un girone di andata a dir poco eccezionale, hanno preferito dare spazio ai giovani con lo sguardo rivolto più verso il futuro che al presente. Un lavoro che ha pagato e ha permesso a Nurchi e compagni di centrare l’obiettivo prefissato a inizio stagione: ovvero la salvezza diretta. Ora si avvicina l’ultima tappa del campionato, un match da disputare in casa contro un’avversaria ostica e impegnativa come il Cassino. Un’occasione da sfruttare al meglio per salutare una stagione positiva di fronte al proprio pubblico contro una delle squadre che meglio hanno fatto durante la stagione.

Atletico Uri

Una gara giocata con grinta, determinazione e in maniera propositiva. Un risultato che non rispecchia quello che si è visto il campo, con il Flaminia abile e cinico nel sfruttare le ripartenze e punire in maniera troppo severa l’Atletico Uri. Umori contrastanti al triplice fischio del match del Ninetto Martinez, con il rammarico e l’amarezza per non essere riusciti a festeggiare la salvezza diretta di fronte al proprio pubblico a farla da padrona. Dall’altro lato però c’è positività per quanto i ragazzi di mister Paba hanno dimostrato durante i 90 minuti, con i giallorossi che nonostante il ko hanno confermato quanto di buono visto nelle precedenti uscite di campionato. Se da un lato la sconfitta brucia, come detto dal tecnico degli uresi, dall’altro i risultati delle dirette pretendenti alla salvezza permettono ai sardi di conservare i 2 punti di distacco dalla zona playout e tirare un sospiro di sollievo. Un destino che vedrà Fadda e compagni giocarsi l’obiettivo stagionale sul campo dell’Ostiamare, la stessa squadra che nel match di andata vinse per 5-0 in Sardegna. Però quella vista nell’ultimo turno del girone di andata era una squadra diversa, non tanto per i giocatori presenti in rosa, quanto più per la consapevolezza nei propri mezzi. I giallorossi da quel match hanno fatto tanti passi in avanti, a partire dalla crescita dei giovani come Piga e Mari, passando per un carattere rinnovato e rafforzato dalle svariate ingiustizie subite in campionato – che si sono ripresentate anche nel match contro il Flaminia – che hanno forgiato l’animo e la tempra della squadra. Una settimana in cui preparare l’ultimo atto di una stagione regolare intensa, novanta minuti in cui l’Atletico Uri dovrà giocare da Atletico Uri in una partita da Atletico Uri. Perché la piazza giallorossa, per quanto dimostrato durante la stagione e in particolare nell’ultimo match contro il Flaminia, merita la salvezza diretta. (a.o.)

Latte Dolce

Una rimonta di cuore e orgoglio, ma che allo stesso tempo lascia l’amaro in bocca e il rammarico per come è arrivata. Il Latte Dolce in una delle gare più importanti della stagione non ha approcciato con il giusto piglio, due gol subiti in soli 7 minuti che hanno messo in salita una gara che per quanto visto in campo era alla portata di Cabeccia e compagni. Se da un lato c’è dispiacere per non aver prestato la giusta attenzione all’avvio, dall’altro c’è sicuramente più positività per come i ragazzi allenati da Antonio Marinu hanno saputo reindirizzare il match. Un punto portato a casa che al termine del penultimo turno di stagione regolare non è da buttar via. Al momento la classifica vede il Latte Dolce al tredicesimo posto in classifica con 34 punti, a sole due lunghezze di distanza dai cugini dell’Atletico Uri, sconfitti per 2-1 dal Flaminia e prossimo avversario dei biancocelesti. Appaiato ai sassaresi a quota 34, ma con gli scontri diretti a sfavore, c’è l’Anzio che domenica 5 maggio farà visita al Budoni. Ora, in occasione dell’ultima tappa del girone G della Serie D, il Latte Dolce avrà un solo obiettivo: la vittoria. Tre punti da conquistare sperando in primis in un passo falso dell’Atletico Uri contro l’Ostiamare e che, qualora gli uresi dovessero trovare la vittoria e quindi la salvezza diretta, saranno comunque fondamentali per avere la certezza di disputare i playout di fronte al proprio pubblico. (a.o)

Budoni

Il destino non era più nelle mani del Budoni da diverso tempo. La sconfitta di misura per 2-1 contro la Boreale aveva in qualche modo scritto in anticipo le sorti dei galluresi in una stagione, quella del ritorno in Serie D, caratterizzata da diverse insidie, errori di squadra e anche episodi non sempre favorevoli. Serviva una vera e propria impresa ai biancazzurri di Cerbone per centrare quantomeno i playout e invece il tentativo last minute – già di per sé complicato – di aggancio si è fermato a metà. Al Gino Salveti, il Budoni, pur giocando un ottimo e battagliero secondo tempo a fronte di un primo in cui i sardi hanno pensato a tenere botta all’avversario (anche se la partenza, quantomeno come atteggiamento, aveva fatto presagire ben altro), non è andato oltre l’1-1 contro il Cassino. Il rigore di Spano, in risposta al gol di D’Angelo nella prima parte di gara, ha riacceso la voglia di riscatto degli isolani, che però si sono persi in uno dei soliti leitmotiv di questa travagliata stagione: la mancanza di concretezza sotto porta. Alla fine quello che è venuto fuori è un pareggio che ha certificato la retrocessione matematica del Budoni in Eccellenza con un turno d’anticipo. Ora, come dichiarato ai nostri microfoni dal presidente del Budoni Filippo Fois, è quello di congedarsi dal campionato di Serie D con onore e con il massimo impegno. Nell’ultimo turno del girone G, i galluresi giocheranno davanti al proprio pubblico, al Pasquale Pinna, contro l’Anzio, che invece è ancora in lotta per la salvezza diretta con la formazione laziale al quattordicesimo posto in classifica a quota 34 punti (gli stessi del Latte Dolce, che ha pareggiato 2-2 contro il Nuova Florida) e distante due lunghezze dall’Atletico Uri dodicesimo. (f.l.)

La Redazione

TAG:  Serie D
 
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