Sei vittorie di fila e un rendimento che parla da solo: primo posto nelle ultime 15 giornate con 32 punti, due in più rispetto al Sorrento che ha appena festeggiato la clamorosa promozione in Serie C.
Lo ha fatto capire ai nostri microfoni Antonello Zucchi, responsabile dell’area tecnica dell’Arzachena: non erano avventate né lontane dalla realtà le dichiarazioni fatte a inizio anno in casa biancoverde sull’obiettivo di vincere il campionato. Lo hanno detto i risultati, specialmente quelli del girone di ritorno, che hanno dimostrato la bontà di alcune scelte estive: la conferma dello zoccolo duro della stagione 21-22, conclusa anche allora con i playoff insieme ad alcuni puntelli tra giovani e giocatori esperti. Questo ha portato a responsabilizzare elementi come Sartor, Pinna, Luca Manca e Marinari, capaci di ripetersi sui livelli della stagione precedente e, anzi, addirittura di migliorare il proprio rendimento. Quel che però non era stato calcolato era il flusso di infortuni più o meno gravi che hanno privato Nappi dei suoi uomini migliori nel periodo chiave del campionato, da fine ottobre a metà gennaio. Un ciclo di 11 gare, aperto e chiuso dalle sconfitte contro Sorrento e Paganese, con 3 sole vittorie, 2 pareggi e 6 ko, che ha di fatto impedito all’Arzachena di giocarsi le proprie carte per la vittoria del girone G.
Momento d’oro
La rimonta nelle ultime 15 giornate è sotto gli occhi di tutti: 10 vittorie, 2 pareggi e sole 3 sconfitte, arrivate a Frascati, Artena e in casa con la Casertana, squadra indicata da Zucchi come la più “impressionante” del girone, che ha avuto una chiusura di campionato diametralmente opposta agli smeraldini, con 4 ko in 6 gare. Proprio i rossoblù campani saranno gli avversari del primo turno di playoff in programma domenica 14 maggio, gara secca in cui l’Arzachena avrà soltanto la vittoria come risultato a disposizione per andare a disputare la finale che varrebbe l’iscrizione nella graduatoria per un eventuale ripescaggio in Serie C. Tempo al tempo, però: la priorità per i biancoverdi, che non hanno rallentato nel finale di stagione, è quella di capitalizzare l’ottimo momento di forma di questo finale di stagione. La superiorità tecnica e mentale mostrata per larghi tratti da Bonacquisti e compagni nel derby di Gallura contro l’Ilvamaddalena fa ben sperare in vista del big match del Pinto, da cui nel match di andata l’Arzachena uscì indenne grazie anche al rigore parato da Fusco a Favetta. Contro la Casertana, avversario temibile per rosa, ambiente e ambizioni, servirà una maggiore cattiveria sottoporta, mostrando quella concretezza non avuta nel finale del derby contro l’Ilvamaddalena con almeno quattro occasioni per il tris sprecate davanti a Mejri. Sfruttare il flusso positivo, con la serenità di non aver nulla da perdere: queste saranno le armi su cui Nappi e i suoi ragazzi dovranno fare affidamento al Pinto, per cercare di allontanare di un’altra settimana il rompete le righe di fine stagione.
Francesco Aresu