Una giornata ricca di soddisfazioni quella appena trascorsa per le sarde impegnate nel girone G della Serie D. Un turno che si è aperto con la vittoria conquistata dall’Atletico Uri e si è conclusa con il successo del Latte Dolce sulla Costa Orientale Sarda e il pareggio in rimonta del Budoni. Un weekend positivo per le sarde tranne che per gli uomini di Francesco Loi che, dopo aver impressionato nel primo turno contro i giallorossi di Massimiliano Paba, in quel di Sassari hanno fatto il primo passo falso della stagione.
Atletico Uri
Una vittoria, è questo il miglior modo per ripartire dopo la pesante sconfitta subita per 4-1 contro la Costa Orientale Sarda. La soluzione migliore per dimostrare che, nonostante i tanti giovani schierati, l’Atletico Uri può essere una squadra matura. Il successo ottenuto per 1-0 contro l’Ardea è un toccasana per il morale e le consapevolezze di Fadda e compagni. Dopo un inizio difficile tra coppa e campionato, i tre punti conquistati di fronte al proprio pubblico possono essere la benzina necessaria per far partire la macchina giallorossa. Vittoria importante anche per spazzare subito via i fantasmi della scorsa stagione che molto spesso hanno visto l’Atletico Uri non riuscire a fare del proprio stadio un fortino da salvezza. Che il cantiere sia ancora aperto non ci sono dubbi. Però se i giallorossi giocano con la grinta, la determinazione e l’attitudine al sacrificio visti durante la sfida contro l’Ardea, i presupposti per una stagione ricca di soddisfazione ci sono tutti. Il salto in avanti più importante fatto dagli uomini di Massimiliano Paba è soprattutto a livello psicologico. Il tecnico degli uresi non sbaglia quando dice che il suo è sembrato un gruppo di veterani. Con così tanti giovani in rosa alla prima esperienza nella massima serie dilettantistica, quando gli avversari propongono tanto gioco in avanti e sono molto spesso pericolosi, difendere il risultato e portare a casa i tre punti ne è la dimostrazione. Il lavoro da fare per i giallorossi è ancora tanto, in particolare sotto l’aspetto del cinismo. Spesso Fadda e compagni hanno avuto l’occasione per poter chiudere la partita, in particolare verso il finale di gara con Fangwa. Pragmatismo, è questo il prossimo obiettivo nella “to do list” in quel di Uri, un passo in avanti necessario per fare in modo di poter chiudere il cantiere e conquistare la tanto sperata salvezza tranquilla.
Budoni
Un punto in più in classifica, ma soprattutto consapevolezze che prendono forma. Il Budoni torna dalla prima trasferta del proprio campionato con un pari in rimonta che regala ulteriore entusiasmo al gruppo guidato da Raffaele Cerbone. Sul campo difficile della Romana, la squadra gallurese ha saputo rialzarsi dopo due colpi avversari che sembravano poter mandarla definitivamente a terra. Con le situazioni da palla inattiva che prima hanno fatto ancora una volta male ai galluresi – con la prima rete subita dopo una disattenzione su fallo laterale e il secondo su punizione – prima che diventassero anche il mezzo con cui raggiungere il pareggio. Prima Gueye e poi Demeleon, sempre più importante per gli equilibri dell’undici biancoazzurro, su calcio d’angolo hanno infatti consentito di raggiungere un pareggio meritato e propiziato da un’ultima parte di gara più che positiva. In cui alla rabbia si è unita la volontà di provare a giocare con qualità , costruendo così minuto dopo minuto la base fondamentale per riequilibrare l’incontro. Se resta sullo sfondo la nota dolente dell’attenzione su situazione di palla inattiva, il primo piano vede un bicchiere mezzo pieno. Guardando al futuro, oltre al carattere dimostrato e non scontato per una squadra giovane e ancora in costruzione, a far sorridere Cerbone è anche la risposta di chi è entrato in campo a partita in corso, a partire da Gueye. Un segnale importante per il tecnico dei galluresi e per l’intero ambiente, che ora potrà avvicinarsi al derby con l’Atletico Uri con fiducia. (m.c.)
Costa Orientale Sarda
Così non va. La sconfitta arrivata al Vanni Sanna di Sassari ha messo in mostra il lato peggiore della Cos. Tanto turnover, forse troppo, quello fatto in occasione del derby contro il Latte Dolce. In panchina tanti giocatori esperti e di qualità come l’estremo difensore Floris, capitan Nurchi, Loi, Aloia, Cadau e Demontis, per dare spazio e minutaggio agli altri membri di una rosa profonda che nel match contro l’Atletico Uri erano rimasti un po’ in ombra. Sottovalutata la gara? Difficile pensarlo considerata l’esperienza di mister Francesco Loi. Sopraffatti dalla rabbia e dalla voglia di rivalsa del Latte Dolce? Probabile. La condizione atletica per i sarrabesi-ogliastrini è ancora da migliorare e questo si è notato in particolare per come Nurchi e compagni hanno tenuto botta alla mobilità e alla fisicità dei biancocelesti. Ora sarà fondamentale ripartire sotto l’aspetto mentale. Una sconfitta così pesante può lasciare degli strascichi, in particolare in termini di consapevolezza. Se è vero che la qualità e l’esperienza è dalla parte dei gialloblù, queste doti non devono far adagiare sugli allori il gruppo. “Oggi abbiamo perso perché loro hanno interpretato bene la partita e noi siamo stati veramente poco efficaci in fase offensiva, presuntuosi nella costruzione, a volte scadenti e a tratti inesistenti”. Parole dure quelle pronunciate dal tecnico della Cos al termine della gara. Un messaggio arrivato dopo un’ammissione di colpe ma che punta a dare la scossa alla sua squadra che, ora più che mai, dovrà dimostrare di avere il carattere necessario per raggiungere gli obiettivi fissati dalla società . Ora lavoro, concentrazione e coesione dovranno essere il pane quotidiano per i ragazzi di Loi che, in vista del prossimo match casalingo contro l’Ischia, per dare seguito alle ambizioni di alta classifica, non dovranno commettere passi falsi.
Latte Dolce
Esordio casalingo, seppur al Vanni Sanna, con i fiocchi per il Latte Dolce di mister Mauro Giorico. I biancocelesti contro l’ambiziosa Costa Orientale Sarda, dopo un inizio di partita in salita a causa del gol subito dopo 9 minuti, hanno subito rialzato la testa riportando in equilibrio il risultato dopo nemmeno 10 minuti e concludendo il primo tempo in vantaggio sul 3-1. Il risultato finale ha parlato chiaro, un netto 4-2 che ha tanto da raccontare sia per quello che si è visto in campo, ma soprattutto per come i sassaresi hanno saputo rialzare la testa dopo la sconfitta in esterna in casa del Budoni. Una prestazione che ha messo in evidenza le principali caratteristiche del Latte Dolce. A partire dalla rapidità e dall’imprevedibilità del suo reparto avanzato, passando per la qualità ma allo stesso tempo il filtro della linea mediana, fino ad arrivare alla robustezza e all’affidabilità della difesa. Tutte doti importanti che danno maggiori consapevolezze a una squadra composta da tanti giovani che si affacciano per la prima volta alla Serie D. “Era importantissimo vincere oggi contro la Cos, c’era voglia di rivalsa dopo il passo falso della prima giornata”. Con queste parole il capitano dei biancocelesti Marco Cabeccia, bandiera e unico portavoce del Latte Dolce al termine della vittoria contro la Cos, ha raccontato ciò che è stato alla base di questa importantissima vittoria. Oltre alla crescita sotto l’aspetto mentale, tra le varie note positive e passi avanti fatti dagli uomini di Giorico, spiccano su tutte le prestazioni di Muscas, più cinico e mobile rispetto alla sfida contro il Budoni, quella dell’infaticabile e talentuoso Piga e infine quella del motorino biancoceleste Pireddu, che ha fatto in maniera egregia entrambe le fasi. Insomma, tanti passi in avanti che dovranno essere riconfermati in vista del prossimo difficile impegno in casa della Cavese dell’ex Torres Francesco Urso.
Andrea Olmeo














