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Serie D | Per Cos e Latte Dolce punto dal diverso sapore. Budoni, serve una reazione

Il capitano del Latte Dolce Marco Cabeccia | Foto Alessandro Sanna
Il capitano del Latte Dolce Marco Cabeccia | Foto Alessandro Sanna
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Due pari e una sconfitta, questo il resoconto dell’ultimo weekend del girone G di Serie D. Da una parte Costa Orientale Sarda e Latte Dolce, che hanno dato vita a un match combattuto terminato sull’ 1-1, e un Atletico Uri che in trasferta ha saputo fermare una diretta concorrente per la salvezza come la Nuova Florida. Dall’altra un Budoni che ancora una volta paga una fase offensiva poco lucida, che ha raccolto il settimo stop nelle ultime nove gare perdendo 0-1 contro la Romana. Il consueto focus sulle quattro sorelle sarde.

Costa Orientale Sarda

Un punto che dà nuovamente continuità a livello di risultati, ma che lascia anche un pizzico di amaro in bocca per le occasioni create. Il riassunto dell’1-1 nel derby con il Latte Dolce in casa Cos è probabilmente raccolto in un’unica frase. Nella prima gara del 2024 giocata tra le mura amiche, la squadra di Loi ha saputo rispondere alle assenze di due stakanovisti come Bonu e Demontis, grazie alla qualità di un gruppo che da una parte ha potuto approfittare della solidità degli uomini più esperti, da Satta a Naguel passando per il ritorno da titolare di Piredda, e dei giovani in rampa di lancio, da Caferri all’esordiente Rarinca che così come Zinzula nella ripresa ha messo in mostra un buon potenziale. Contro il Latte Dolce sono stati però i dettagli a far la differenza, come spesso accade nei derby. Così, ancora una volta, le palle inattive sono state croce e delizia, regalando prima il vantaggio di Gallo – al terzo gol in due partite – ma anche il gol del pari sassarese di Scognamillo. Con un allarme che era risuonato nella prima frazione anche con la traversa colpita da Cabeccia sugli sviluppi di calcio d’angolo. Traversa che è stata l’unico ostacolo all’interruzione del digiuno dal gol di Alessandro Aloia per ben due volte. Forse la foto più nitida di un Cos che ha dimostrato ancora una volta di poter essere ambizioso, come affermato da Andrea Satta nel post partita, ma che avrà bisogno di ritrovare al più presto quella fiducia del reparto avanzato che può essere decisivo nella corsa in primis alla salvezza. In attesa che anche i rientri di alcuni tasselli fondamentali fermati dagli infortuni, ultimo della lista un Caferri sfortunato a fine secondo tempo nello scontro con Johnson, possano tornare a dare una mano. Anche perché la Cavese si è sì fermata, ma alle spalle Romana, Ostiamare e Cassino continuano a correre per insediare il secondo posto sarrabese-ogliastrino.

Latte Dolce

Solido, capace di soffrire e anche di provare a pungere nonostante l’avversario di alta classifica davanti. Mauro Giorico è tornato a Sassari soddisfatto di quanto visto a Tertenia, anche perché quella arrivata contro il Cos è stata una conferma importante dopo i tre punti conquistati nello scontro diretto contro il Budoni. Il finale complesso del 2023 resta come insegnamento, ma sembra essere ormai lontano per i biancocelesti, capaci di correggere in corsa quello che non andava, non solo con i cambi ma anche con chi già era in campo. Segnale di come il gruppo sia coeso e dopo la presa di posizione del proprio tecnico abbia potuto comprendere come affrontare quel gradino che ha portato al salto di qualità dal punto di vista caratteriale. Il bicchiere risulta così mezzo pieno, perché anche nel momento di massima pressione del Costa Orientale Sarda il Latte Dolce ha trovato il modo di rialzarsi prima e di resistere poi, sfruttando le amnesie sui calci piazzati degli avversari ma soprattutto l’intensità messa in campo dal primo minuto. Esempi perfetti le partite di Piga e Scognamillo, inesauribili e fondamentali nel corso di una sfida che li ha visti protagonisti in ambo le fasi. Una prova che lascia ulteriore ottimismo, anche perché potrebbe essere stata un test d’urto di grande importanza in vista di un altro match complesso, quello in casa contro la capolista Cavese messa già in difficoltà nel girone d’andata.

Atletico Uri

“Un mattone importante per la salvezza”. Così il tecnico dei giallorossi Massimiliano Paba ha definito il pari in trasferta sul campo mai semplice della Nuova Florida. Uno 0-0, il terzo nelle ultime cinque partite, che non accompagna gli uresi fuori dalla zona playout, ma facilita l’osservazione delle squadre che precedono in classifica. La gara nel Lazio ha messo in mostra una squadra capace di gestire il possesso e di stringersi a dovere nelle fasi di pressione avversaria. Qualcosa che non era scontato dopo la doccia fredda subita al Ninetto Martinez contro il Cos, in un match che per come si era evoluto avrebbe potuto lasciare delle scorie difficili da mettere da parte. Invece a mancare è stata solamente la concretezza, come spesso accaduto in una stagione in cui le reti sono finora solo 16. Eppure le occasioni non sono mancate, da quella di Fiorelli nella prima frazione a quelle di Cristaldi e Fangwa nella ripresa. Segnali di vivacità che potrebbero essere importanti in vista di un derby che sa di scontro diretto contro il Budoni, in cui i giallorossi dovranno mostrarsi capaci di poter tenere testa a una squadra ferita e in cerca di punti pesanti per ribaltare le sorti del proprio campionato.

Budoni

La seconda sconfitta nel 2024, ancora di misura, la settima nelle ultime nove gare, con la vittoria che manca ormai dal primo novembre scorso quando tra le mura amiche la squadra gallurese riuscì a battere 3-1 l’Ostiamare. La Romana non era l’avversario ideale da incontrare sulla propria strada, ma il girone G di Serie D ha presentato il conto a un Budoni che per allontanarsi dalla zona retrocessione al più presto dovrà crescere specialmente sotto il profilo delle scelte. Quelle soprattutto negli ultimi venti metri di campo, quando la palla può pesare ancora di più per una squadra che lotta per la salvezza e che in zona offensiva fa ampiamente fatica (2 gol nelle ultime 9 sfide). Un aspetto rimarcato anche dal tecnico Mario Petrone al termine della sfida: “È un peccato: dobbiamo migliorare nell’ultimo passaggio, nell’ultima decisione, perché in almeno 3-4 situazioni sicuramente potevamo fare meglio”. Situazioni che la Romana terza forza del campionato ha fatto pagare con il gol di Calì e da cui i galluresi dovranno imparare in fretta. Ripartendo dagli aspetti positivi, soprattutto dalla capacità di tenere alti i ritmi e complicare la costruzione dei possessi avversari come spesso accaduto nella seconda frazione. Servirà però più coraggio, oltre che maggior freddezza, per dire la propria in un campionato che rimane comunque aperto a ogni risultato. Il derby con l’Atletico Uri alle porte potrebbe essere la gara ideale per dimostrare di voler fare un passo avanti deciso verso un futuro diverso da quello prospettato dall’attuale classifica.

Matteo Cardia

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