Penultima giornata del 2023 dal sapore agrodolce per le sarde impegnate nel girone G della Serie D. A partire dal Costa Orientale Sarda che, dopo 13 risultati utili consecutivi, cede il passo alla Romana rimediando un pesante 4-0 di fronte al proprio pubblico. Sconfitta esterna con rimpianto per il Latte Dolce di Mauro Giorico che dopo aver rimontato il doppio svantaggio subito nel primo tempo, nei minuti di recupero si fa beffare e torna in Sardegna con una sconfitta per 3-2 rimediata sul campo del Nuova Florida. Pareggio a reti bianche invece per l’Atletico Uri in casa del Flaminia e del Budoni in quel del Pasquale Pinna contro il Cassino, un punto importante per i ragazzi di Mario Petrone che dopo 5 sconfitte consecutive muovono nuovamente la classifica.
Costa Orientale Sarda
Se non può piovere per sempre, neanche i risultati utili possono purtroppo continuare all’infinito. Il Costa Orientale Sarda si è trovato a fare i conti con la realtà nell’ultima gara del 2023 davanti ai propri tifosi, in un pomeriggio reso complesso dalla capacità della Romana di giocare una partita tatticamente perfetta. Uno 0-4 pesante, in cui i sarrabesi-ogliastrini con il passare dei minuti non sono mai riusciti ad arginare le ripartenze rapide avversarie, ma soprattutto a trovare il modo di incidere con continuità dalla trequarti in su. Una notizia, viste le capacità della squadra di Francesco Loi che più che in altre situazioni ha avvertito le pesanti assenze (da Nurchi a Loi, passando per Piredda, Piras e Naguel), ma che comincia a sentire anche il digiuno del proprio reparto offensivo, a secco dal primo novembre scorso contro il Flaminia. Ci sarà poco tempo per recuperare forze e uomini – con le condizioni di Scarafoni e Cogotti che saranno da valutare – in vista della trasferta delicata di Cassino di mercoledì 20. Un campo difficile in cui Loi attende una reazione dopo un secondo tempo giudicato al di sotto delle possibilità , con i gialloblù che sono sembrati avvertire la stanchezza ma soprattutto lasciarsi lievemente andare al corso di una gara che il palo pieno di Aloia sullo 0-0 sembrava già indirizzare altrove. A Demontis e compagni, il compito di provare subito a dare una risposta al proprio tecnico e andare al riposo natalizio con un sorriso che renderebbe merito a un girone d’andata di alto livello e che comunque vada sarà chiuso da seconda forza del girone G. (m.c)
Atletico Uri
Dando un’occhiata alla classifica generale, in casa Atletico Uri, nonostante sia stato rinviato ancora una volta l’appuntamento con il ritorno alla vittoria, che manca da 4 partite (l’ultima lo scorso 19 novembre, 0-2 sul campo del Trastevere), il bilancio può comunque essere positivo visto l’obiettivo principale della stagione, ovvero la salvezza (con un margine di 4 punti sulla zona playout). I giallorossi di Massimiliano Paba sono attualmente undicesimi a quota 21 punti in classifica dopo il pareggio a reti bianche del Turiddu Madami contro il Flaminia. Una posizione ibrida nella generale per gli isolani, che da una parte devono guardarsi le spalle dal Latte Dolce (a quota 19 punti) e dalla stessa Flaminia (a quota 17) ma che dall’altra non è nemmeno distante dal gruppo di squadre in lotta per il quinto posto, che vanno dall’Ischia a quota 25 fino appunto all’Uri a 21. In sostanza, ben 7 squadre in appena 4 punti ad appena una giornata dalla fine del girone d’andata. Sul campo, invece, per i giallorossi di Paba, nonostante la posizione in classifica degli avversari, si può invece parlare di punto guadagnato e voluto fortemente da tutto in gruppo. In una partita con poche emozioni ma molto combattuta sul piano agonistico, l’Uri è stato, ancora una volta verrebbe da dire, più forte persino delle difficoltà . Il rosso a Pisano nell’ultimo terzo di partita poteva sicuramente essere un’handicap non da poco, ma i giallorossi hanno saputo tenere botta, pur rischiando la beffa con la clamorosa traversa da parte di Fabrizio Tirelli. Oltre allo 0-0 del Madami, Paba può comunque essere soddisfatto di alcune individualità presenti all’interno della sua rosa. Su tutti spicca sicuramente il portiere Domiziano Tirelli. Per l’estremo difensore dell’Uri non solo il quinto clean sheet stagionale nel girone G di Serie D ma anche una parata clamorosa nel finale che ha consentito agli isolani di portare a casa un punto molto prezioso nella corsa salvezza. Ora però, dopo aver mostrato solidità difensiva, serve anche ritrovare la gioia del gol a partire già dal prossimo impegno di campionato in casa contro l’Ostiamare. Un match importante per Fadda e compagni che chiuderà un girone di andata ampiamente in linea con l’obiettivo salvezza diretta prefissato a inizio stagione. Ritrovare la vittoria per salutare nel migliore dei modi un 2023 di grande crescita per i giallorossi, un successo da conquistare per affrontare un girone di ritorno difficile ma che allo stesso tempo potrebbe riservare grandi sorprese. (f.l)
Latte Dolce
Le partite in trasferta, in particolare in un campionato equilibrato e serrato come quello del girone G della Serie D, sono sempre delle gare insidiose. Il lungo viaggio da affrontare, il calore del pubblico di casa nei confronti della propria squadra e la voglia da parte dei giocatori di regalare una gioia ai tifosi. Il Latte Dolce di Mauro Giorico torna dalla trasferta sul campo del Nuova Florida con degli umori contrastanti. Da un lato la consapevolezza di essere una squadra mai doma, capace di rimontare una gara approcciata male e divenuta in salita in seguito alle due reti subite nella prima frazione. Dall’altra l’amarezza e la rabbia data dalla distrazione avuta nei minuti finali che ha mandato al vento tutto ciò di buono che era stato fatto in precedenza, subendo il gol dello svantaggio al 91′ e lasciando il terreno di gioco con 0 punti. “Torniamo in Sardegna con l’amaro in bocca. Questo ci deve servire di lezione per capire che non basta solamente correre di più degli avversari per vincere le partite, serve più attenzione in certe situazioni”. Questa l’analisi di mister Giorico ai nostri microfoni al termine della sfida persa 3-2 contro il Nuova Florida. Una frase che descrive alla perfezione il match giocato dai biancocelesti, ma che allo stesso tempo manda un segnale diretto e inequivocabile alla squadra. Serve qualcosa in più, per salvarsi non basta solamente l’intensità e il carattere ma serve anche maggiore attenzione, specie da chi è chiamato in causa e ha la possibilità di giocarsi le sue carte in un momento di difficoltà dato dai tanti infortuni. In linea generale però, guardando al percorso di crescita della squadra biancoceleste, sconfitte come quella rimediata nell’ultimo turno di campionato sono propedeutiche per una squadra giovane quale è il Latte Dolce. Un sentimento di rabbia e amarezza che deve trasformarsi in voglia di riscatto già dalla prossima importante sfida, l’ultima del girone di andata, tra le mura amiche contro il Flaminia. Uno scontro diretto in chiave salvezza in cui sarà vietato sbagliare, una gara in cui servirà assolutamente la vittoria per passare le vacanze natalizie con tranquillità . Senza la preoccupazione che la luce in fondo al tunnel, vista nel match contro la Nocerina, non sia solo un miraggio ma un nuovo punto di partenza. (a.o)
Budoni
Un pareggio importante, un risultato utile che dà nuove speranze in ottica futura. Un punto non solo in classifica, ma più nello specifico un appiglio per dare il La alla scalata dalle zone rischiose della classifica. La cura Petrone sta iniziando a dare i suoi frutti. Il Budoni, dopo cinque sconfitte consecutive, ritrova finalmente il sorriso. Uno 0-0 che vale oro in quel del Pasquale Pinna considerato non solo il momento di difficoltà che stavano affrontando i biancoazzurri, ma soprattutto il tenore dell’avversario di giornata: ovvero il Cassino. Rinnovare per dare la scossa, questa è la missione del Budoni per raggiungere la salvezza. Tanti volti nuovi che si sono messi subito a disposizione per rilanciare una squadra alla disperata ricerca di risultati e consapevolezze. Risposte importanti quelle avute dagli acquisti di mercato fatti dalla dirigenza della formazione isolana. A partire da Barboza, la cui esperienza ha dato maggiori garanzie alla retroguardia in termini di sicurezza e personalità . Passando per Basualdo, giocatore dotato di una grande tecnica e capace di dare geometrie ma anche intuizioni intelligenti per innescare il reparto avanzato. Dal grande lavoro di Leveh, abile non solo nel dare profondità alla squadra ma capace anche di saper combattere quando la squadra ha dovuto soffrire. Per concludere con l’impatto a gara in corso di Idoyaga, entrato con piglio e personalità a gara in corso andando vicino alla rete del vantaggio. Innesti importanti che si aggiungono a pedine di qualità . Se a centrocampo la grinta e la leadership di Ortenzi sono un punto fermo per la formazione biancoazzurra, in avanti i guizzi, le giocate e il talento di Lancioni sono la vera arma in più di questa squadra. “Il nostro campionato inizierà mercoledì prossimo. Oggi abbiamo dato un segnale importante in particolare a noi stessi”. Parole e musica di mister Petrone al termine del pari per 0-0 contro il Cassino. Il lavoro dell’ex tecnico del Pisa si è trasformato in attenzione difensiva, equilibrio e geometrie a centrocampo, pericolosità e imprevedibilità in attacco. Ora però, dopo aver mosso la classifica, serve ritrovare la vittoria. Quale occasione migliore se non lo scontro diretto in programma nel prossimo turno di campionato contro l’Anzio, un gradino più in basso dei biancoazzurri al 16° posto a quota 14 punti (come il Budoni). Una sfida in cui gioco forza la vittoria è d’obbligo per la formazione gallurese per guardare al futuro e approcciare a un girone di ritorno insidioso con maggiore serenità . (a.o)
La Redazione














