Seconda tappa del girone G della Serie D senza vittorie per le cinque squadre sarde. Dalle tante emozioni nel 2-2 Latte Dolce e Olbia, che ha lasciato sensazioni contrastanti a entrambe le formazioni, allo 0-0 tra Atletico Uri e Costa Orientale Sarda, povero di gol ma ricco di indicazioni. Passando infine per la sconfitta per 1-0 dell‘Ilvamaddalena contro la Lodigiani, una gara che lascia rammarico ma da cui imparare per riuscire a centrare l’obiettivo salvezza.
Olbia
Risveglio agrodolce in casa Olbia all’indomani del derby pareggiato per 2-2 in quel di Sassari contro il Latte Dolce. Da un lato la delusione per l’approccio molle e passivo della prima frazione, dall’altro il segnale incoraggiante mandato dalla squadra di ritorno dagli spogliatoi, con i ragazzi di Amelia abili nel riportare in equilibrio il risultato e portare a casa il primo punto del campionato. La gara del Vanni Sanna però ha permesso ai galluresi di trovare non solo un risultato utile, ma in particolare maggiore consapevolezza dopo lo schiaffo morale ricevuto nel derby casalingo contro l’Ilvamaddalena perso 0-3. Riuscire a invertire il trend di una gara in salita non è semplice, specie se lo si fa senza due delle pedine su cui si è fondata la rinascita dell’Olbia come La Rosa e Arboleda. “Premio la reazione, ma ancora c’è tanto da lavorare”, queste in estrema sintesi le parole di un Amelia come sempre molto lucido nell’analizzare la gara. Un lavoro duro e meticoloso quello che dovranno fare i bianchi per mettersi al passo con le ambizioni di una piazza abituata a palcoscenici più prestigiosi. Una crescita che passerà dal convivere con il peso delle pressioni, dal migliorare la forma di diversi elementi che fanno parte della rosa e da alcuni innesti mirati che, per puntare al ritorno in terza serie come richiesto dalla società, appaiono necessari. Ora al Nespoli, in occasione del terzo turno del girone G della Serie D, arriverà una tra le società più quotate alla promozione diretta, ovvero il Guidonia. Una gara in cui rientrerà Arboleda dalla squalifica e una sfida in cui i galluresi dovranno approcciare al meglio sin dal fischio d’inizio e sfruttare al massimo le opportunità che capiteranno durante l’arco dei novanta minuti. Un appuntamento da non mancare per provare a mettere nel giusto verso un’annata iniziata in salita.
Latte Dolce
Una squadra giovane ma che si farà. Il Latte Dolce esce dal Vanni Sanna beffato da ciò che poteva essere e che invece non è stato. La gara contro l’Olbia è stato il rovescio della medaglia di quanto visto nel match d’esordio contro il Cos. Un’approccio importante, ma una gestione dei 90 minuti che non è bastata per portare a casa il primo successo stagionale. Alla base di tutto, come detto anche dal tecnico dei sassaresi al termine della gara, è la mancanza di esperienza. Un gruppo giovane che deve imparare a gestire i diversi momenti della gara, capire quando controllare il pallone e quando spingere, quando dosare le energie e quando invece azzannare l’avversario. “Non serve sempre andare al 100%, in gara bisogna essere all’80% per farsi trovare pronti al momento giusto”, questo il commento di mister Setti che ben descrive il prossimo passo che dovranno fare i biancocelesti. Una squadra che ha del grande potenziale, ma che ancora deve farsi le ossa, in cui i tanti under devono prendere dimestichezza con la categoria in una rosa rivoluzionata che ancora deve conoscersi. Gli aspetti positivi però sono tanti: dalla prestazione di Mudadu che ha arato la fascia sinistra alternando spinta e copertura nel giusto modo. Alla prestazione di Ruggiu che, con il peso di dover sostituire Castro, all’esordio da titolare si è subito messo in mostra alternando guizzi a giocate intelligenti e mettendo la ciliegina sulla torta con un gol da vedere e rivedere. Da uno degli ultimi arrivati come Corcione, capace di dare equilibrio e linee interessanti alla manovra dei sassaresi e infine dalla prestazione più che positiva di Odianose. Tra lezioni da imparare e segnali importanti il Latte Dolce è ancora imbattuta nei primi due appuntamenti del campionato. Alle porte c’è la prima trasferta lontano dall’Isola sul campo della neopromossa Terracina, reduce da due pareggi per 1-1 contro Gelbison e Sarnese. Un nuovo test e una nuova opportunità per mettersi alla prova, ma soprattutto un’occasione da sfruttare per continuare a maturare e provare a conquistare i primi tre punti del campionato.
Atletico Uri
Risposta importante degli uomini di Massimiliano Paba dopo l’esordio amaro contro il Savoia. Una gara giocata in maniera diligente e attenta contro un avversario ostico e dalla grande qualità come il Cos. La sfida del Peppino Sau di Usini lascia ottime sensazioni su quello che può essere il potenziale dell’Atletico Uri, con uno 0-0 che sebbene non ha permesso a Fadda e compagni di sbloccarsi alla voce gol realizzati, ha contribuito a mantenere la porta inviolata. Un dato non da poco considerato il potenziale offensivo dei gialloblù di mister Francesco Loi, ma anche un risultato che è frutto del grande lavoro fatto dai centrocampisti, con Fedele, Tuveri e Attili abili nell’imbrigliare il trio Demontis-Ladu-Piredda. Segnali importanti che sono arrivati in particolar modo alla voce atteggiamento, aspetto sottolineato anche dal tecnico degli uresi a margine del match: “Questo pareggio non è un passo falso, ma un risultato importante. Ho visto i giusti valori, che già avevamo espresso contro il Savoia, e che cercavo all’interno della nostra squadra. Come il senso di maglia, la voglia di lottare fino all’ultimo nonostante l’inferiorità numerica”. Spirito e morale grazie ai quali i giallorossi hanno costruito la salvezza lo scorso anno, che li ha aiutati nei momenti difficoltà e che sono stati l’arma vincente delle grandi imprese. Valori che sono ritornati protagonisti anche nel derby contro il Cos in particolare nel finale di gara quando l’espulsione di Fadda ha costretto l’Atletico Uri in dieci negli ultimi venti minuti. Punto, quest’ultimo, importante da cui ripartire in vista della prossima sfida contro un Cynthialbalonga a caccia di riscatto dopo l’avvio non brillante. Una gara alla portata dei sardi su un campo storicamente ostico per i giallorossi, in cui però servirà iniziare a raccogliere i punti che contano oltre che i complimenti.
Costa Orientale Sarda
Seconda gara di campionato, secondo derby e secondo pareggio. Continua senza sconfitte il percorso del Costa Orientale Sarda, ma allo stesso tempo senza vittorie. Il segnale più importante dopo il triplice fischio del match di Usini contro l’Atletico Uri è arrivato alla voce gol subiti. Certo l’andamento della gara ha influito parecchio con le due squadre che tatticamente si sono annullate, però è certamente un dato importante da portare a casa e farne tesoro. Bene la difesa, non benissimo il centrocampo. Un trio dalla qualità di Demontis, Ladu e Piredda, può sicuramente fare meglio rispetto a quanto visto contro i ragazzi di mister Paba. Vuoi la condizione atletica ancora da migliorare (in particolare di Piredda in seguito allo stop estivo a causa di un problema fisico), vuoi la grande prestazione fatta dagli avversari dello stesso reparto, però è lecito aspettarsi di più. Il tempo però è dalla parte del Cos, ed è proprio questo il bene più prezioso che dovranno sfruttare al massimo in quel di Tertenia. Da un lato per alzare i giri del motore, dall’altra per permettere ai tanti giovani presenti in rosa di calarsi al meglio nella categoria e farsi le ossa. Il campionato però è lungo e il percorso da compiere è ancora tutto da scrivere, partendo già dalla prossima sfida contro un Anzio insidioso, reduce dalla sconfitta per 3-1 sul proprio campo contro la Paganese, ma capace di battere in esterna la Lodigiani all’esordio. Una gara in cui servirà non solo fare ulteriori passi in avanti, ma soprattutto iniziare a trovare il feeling con la vittoria.
Ilvamaddalena
Dopo l’importante vittoria per 3-0 contro l’Olbia di Marco Amelia, arriva la prima sconfitta per i ragazzi di Carlo Cotroneo che escono sconfitti dallo Zichina per 1-0 contro la Lodigiani. Se al Nespoli si è vista un’Ilvamaddalena resiliente, capace di continuare a spingere nonostante le diverse occasioni sprecate, fredda nello sfruttare la doppia inferiorità numerica dei bianchi chiudendo definitivamente i giochi, contro la formazione laziale non è stato così. In occasione della seconda tappa del girone G della Serie D i biancoazzurri hanno sprecato diverse occasioni per passare in vantaggio, ed è questo l’aspetto principale su cui si dovrà lavorare maggiormente nell’Arcipelago. In un campionato in cui l’obiettivo è la salvezza, peccare di cinismo può risultare fatale specie in sfide tirate come quella disputata ieri 15 settembre. La sensazione che rimane è quella del rammarico all’indomani della gara contro la Lodigiani e il prossimo passo da compiere sarà proprio quello di trasformare questa sensazione in cattiveria, a partire già dal prossimo match contro il Savoia. Un campo caldo, difficile, contro una squadra che in questo avvio di campionato ha ben impressionato imponendosi prima sull’Atletico Uri per 2-0 e perdendo di misura per 1-0 sul campo della Gelbison. “Andare in grandi piazze fa parte del nostro percorso di crescita, l’importante è giocarci la partita a testa alta“, questa l’analisi di mister Cotroneo che ha tracciato la linea sugli step che dovrà compiere l’Ilvamaddalena per conquistare la salvezza. Avanti con coraggio e testa alta, ma soprattutto con cattiveria perché come accaduto contro la Lodigiani le avversarie, se possono, fanno male e non perdonano.
Andrea Olmeo