Lunedì significa analisi di Serie D. Ecco il nostro consueto resoconto sul momento delle quattro società sarde nel girone G della quarta serie: Arzachena, Ilvamaddalena, Atletico Uri e Costa Orientale Sarda. Società isolane che nell’ultimo weekend sono andate in scena nella seconda giornata del campionato.
Arzachena
Un risultato che non deve ingannare. Il 2-1 con cui l’Arzachena di Marco Nappi è tornata in Costa Smeralda da Pagani anche se non ha regalato punti ha detto una verità importante: contro una delle squadre meglio attrezzate del girone, abituata da anni a fare la spola tra Terza e Quarta serie, i biancoverdi hanno dimostrato di poter lottare fino alla fine per la vittoria del campionato. Due letture sbagliate in difesa (dove mancava il totem Bonu, che con Sosa rappresenta una delle coppie di centrali più affidabili dell’intera categoria), altrettanti gol subiti e un risultato da rimettere in piedi. Bonacquisti e compagni ci hanno tentato da subito, con la traversa di Melis dopo pochi minuti a iniziare la lunga lista delle occasioni mancate contro gli azzurri di Giampà. Il secondo centro in altrettante gare di Marcos Sartor – che ad Arzachena si è riscoperto bomber di razza dopo la parentesi con le maglie di Siena e Latte Dolce –, su un assist da vedere e rivedere di Loi ha rimesso in discussione il tutto ma il cinismo mostrato contro la Costa Orientale Sarda nella prima giornata si è visto soltanto a tratti. “Abbiamo fatto il nostro gioco si è vista un’ottima Arzachena, e ci è mancato solo il gol”, ha detto Morano Nappi al termine della gara già rivolgendo lo sguardo al prossimo turno, sabato 17 al Pirina contro il Cassino, dove tornerà in panchina il fratello Marco. A lui e alla sua carica si affida l’Arzachena, alla ricerca del secondo successo consecutivo in casa per riprendere la marcia verso la vetta.
Costa Orientale Sarda
Blackout, incubo, power off. Potete usare l’espressione che preferite per descrivere il clamoroso 2-5 interno con cui il Cos di Francesco Loi ha debuttato in campionato nella nuova casa di Tertenia. Una sconfitta forse inspiegabile per chi non ha assistito al match, ma il tecnico gialloblù nell’analisi del postpartita ha centrato subito il nocciolo della questione: “È stato un problema di approccio mentale e tattico sbagliato, insufficiente a livello tecnico e, dal punto di vista caratteriale. Penso che abbiamo lasciato parte dell’orgoglio che abbiamo negli spogliatoi”. Un’analisi dura e schietta quella di Loi, che dopo un inizio promettente ha visto i suoi staccare la spina dopo lo sfortunato autogol di Zanoni al 26′. Da lì il Pomezia, che fino ad allora era stato guardingo, ha capito dove fare male a Moi e compagni, con delle ripartenze ficcanti che, unite a letture totalmente errate sui calci piazzati, hanno portato al clamoroso 0-4 di fine primo tempo. Nella ripresa il pokerissimo di Oi ha risvegliato gli animi di una squadra fin lì con il morale davvero a terra e incapace di reagire. C’è voluto il gol di un ottimo Floris, seguito dal bel mancino al volo di Vesi, per addolcire una pillola amarissima per Loi e i suoi ragazzi, che domenica andranno ad Artena per ritrovare gioco e fiducia, alla ricerca di quell’orgoglio che, come detto dal tecnico di Loceri, contro il Pomezia è rimasto negli spogliatoi.
Ilvamaddalena
Aldo “gongola, gongo Ca-chei-ro”. Il buon mister Gardini e l’attaccante argentino perdoneranno certamente questa licenza poetico-musicale azzardata da chi scrive, ma dopo aver bloccato in casa la squadra maggiormente accreditata per la vittoria finale all’esordio interno dopo 26 anni di campionati regionali ci può stare tutto. L’Ilvamaddalena gioca il primo scherzetto della stagione fermando allo stadio Zichina di Moneta niente meno che la Casertana, da tutti indicata come possibile schiacciasassi del Girone G: un pareggio per 0-0 che a tratti ha messo in mostra tutte le qualità dei ragazzi di Gardini, una squadra “che gioca con coraggio il pallone e pressa”. Lo spirito di sacrificio proprio di una neopromossa ha unito un gruppo che ha sì trovato di fronte un undici ricco di talento ed esperienza, senza però mai abbassare la testa in segno di resa. Una prova di carattere per Cacheiro (ancora tra i migliori) e compagni, che possono guardare ora alla prossima giornata da imbattuti: la trasferta di Angri non sarà certamente semplice per i maddalenini, ma un’altra prova da “10 e lode” potrebbe regalare ancora delle belle soddisfazioni a Gardini.
Atletico Uri
Una gara dai due volti, con alcuni errori commessi in fase difensiva che sono stati pagati amaramente. La sconfitta di misura dell’Atletico contro l’Aprilia non può che aver amareggiato Massimiliano Paba, che dopo un buon primo tempo si aspettava forse una diversa reazione di orgoglio dai suoi ragazzi. In un match tutt’altro che semplice, da una parte i giallorossi devono ringraziare il giovane Gagliardi tra i pali per essere riuscito a tenere il punteggio in bilico fino all’ultimo, dall’altra il rammarico è tanto per non essere riusciti a trovare un gol che avrebbe rimesso in piedi la gara. Il gol di Laghigna al 38′, che qualche minuto prima si era visto respingere un calcio di rigore dallo stesso Gagliardi, è arrivato su uno svarione della difesa urese ed è stato decisivo per il risultato finale. “Non abbiamo avuto la svolta che mi aspettavo, complice anche qualche acciacco che abbiamo subito e che mi ha costretto a dei cambi affrettati perdendo in fisicità ed esperienza”, ci ha detto Paba a fine partita ma lo sguardo di Fadda e soci è già rivolto a domenica 18, quando al Ninetto Martinez arriverà l’ambizioso Nola. L’ennesima partita non semplice del campionato dei giallorossi, che dovranno cercare di sfruttare la spinta del proprio pubblico per trovare punti preziosi in vista dell’obiettivo salvezza.
Francesco Aresu














