Un passo indietro, uno avanti e uno che torna al punto di partenza. Il ballo di tre delle quattro squadre sarde scese già in campo per il quarto turno di Serie D, in attesa della sfida tra Ilvamaddalena e Palmese di mercoledì 28 settembre, ha però dato vita a sensazioni ed emozioni differenti a ognuna delle protagoniste. In un girone che ancora una volta si sta dimostrando più equilibrato e ostico delle attese.
Costa Orientale Sarda
Propositività tanta, concretezza poca. Se dovesse esserci un riassunto della gara giocata a Tertenia contro l’Atletico Uri potrebbe essere questo. Perché la squadra di mister Loi crea tanto, anche con qualità, ma davanti alla porta continua a sbagliare troppo, mancando in quelle situazioni in cui il cinismo è vitale per raggiungere l’obiettivo di un pomeriggio e restare in corsa per quello di un campionato. Eppure la gara contro l’undici schierato da Paba era iniziata bene, proprio con un Nurchi freddo e bravo a punire l’incertezza della difesa ospite al 14’. Poi l’occasione mancata di Mancosu davanti ad Atzeni, la doccia fredda del pareggio di Scanu e altre occasioni mancate tra fine e inizio secondo tempo con Manca, Demontis e ancora l’attaccante ex Virtus Entella. Occasioni fallite che hanno portato a creare un po’ di confusione e di troppa fretta nella costruzione, soprattutto dopo il secondo gol di un Atletico Uri che invece sul tavolo ha buttato la carta della concretezza, quella capace di portare i punti via anche in campi difficili come quello sarrabese-ogliastrino. Per gli uomini di Loi è la seconda sconfitta interna consecutiva, ma soprattutto le due reti subite hanno portato il conto di quelle totali a 9, che rendono la difesa gialloblù – anche se con una gara in più – la peggiore del campionato. Un aspetto da non sottovalutare, come ricordato da Nicolò Manca ai nostri microfoni (qui le sue parole), e che sarà da tenere ancora più in conto nel prossimo match contro una Casertana che ha bisogno di far punti per non deludere le attese. Il Cos ha comunque ancora dalla sua parte la lunghezza del campionato e l’andamento della classifica ancora senza padroni, fattori che regalano tempo prezioso utile a trovare un equilibrio nel proprio cammino. In questo sarà però fondamentale la crescita di giocatori come Piredda e Ladu, arrivati in Ogliastra per alzare il tasso tecnico della squadra ma che vanno ancora troppo a sprazzi, e il recupero completo di un punto fermo come Alessandro Cadau.
Atletico Uri
Carattere, attenzione e una crescita sotto il profilo del gioco. La squadra di mister Paba in casa del Cos ha trovato la prima vittoria dimostrando di saper prima reagire e poi di reggere l’onda d’urto di una squadra avversaria alla ricerca del gol. Ancora una volta un proprio errore poteva costare caro ai giallorossi, che a differenza delle prime uscite hanno però trovato le forze mentali per una risposta quasi immediata, spinti anche da un pubblico accorso numeroso in Ogliastra. Il passaggio iniziale a quattro per arginare la squadra di Loi ha forse creato qualche scompiglio insieme a un vento fastidioso, con Jah spesso in difficoltà. Poi però il gol di Scanu, bravo a finalizzare un’azione ben costruita, ha rimesso definitivamente in piedi una partita in cui gli ospiti avevano iniziato compatti e ordinati in fase di non possesso. Alla fine le scelte tattiche hanno pagato, con soprattutto Loru, Scanu e Masia abili a creare scompiglio tra le linee avversarie. I primi due sono stati poi bravi dentro l’area di rigore a pescare le soluzioni e le tempistiche giuste per punire De Luca. Un segnale positivo per Paba, che ha avuto risposte importanti anche da Demarcus, protagonista di una gara di sacrificio, e dai subentrati Ravot e Aloia, autore di una mezza rovesciata che avrebbe potuto regalare l’1-3. Ora l’obiettivo sarà quello di provare a confermarsi, sia sotto il profilo del gioco che caratteriale, per una squadra che nonostante la giovane età ha fatto intravedere tra le sue corde una cattiveria agonistica che sarà fondamentale nel corso di un campionato ricco di insidie.
Arzachena
Da una parte un pareggio non facile da mantenere, dall’altra un punto che sarebbe potuto diventare qualcosa di più. Il bicchiere può dare risposte diverse a seconda di quale parte si guardi. Il tecnico degli smeraldini Marco Nappi senza tentennamenti ha scelto quella mezza piena, a seguito di un 2-2 contro il Real Monterotondo Scalo maturato in un primo tempo ricco di emozioni e chiuso già in dieci. Il doppio vantaggio firmato Bolo-Sosa ha illuso un Arzachena che sembrava aver messo la partita in discesa. Poi l’espulsione di Dicorato e il pareggio firmato da Tilli, dopo il gol di Di Vico che aveva accorciato le distanze, hanno cambiato il volto della partita. L’intervallo però è servito a ricaricare le energie e sistemare le idee. La squadra gallurese si è sì esposta ai pericoli ma non ha mai rinunciato al suo credo, andando anche vicino al gol del vantaggio con Sartor. Una dimostrazione di forza mentale, oltre che tecnica, determinante per gli umori di una squadra che Nappi ha sempre dichiarato di voler portare nei piani alti della classifica. Domenica 2 ottobre, contro la Lupa Frascati penultima in classifica, l’occasione è ghiotta per riprendere a correre. Sarà però un esame di diverso tipo rispetto a quello di Monterotondo, in cui gli smeraldini saranno chiamati a dimostrare la propria maturità contro un’avversaria che arriverà in Sardegna con le gambe più pesanti dopo il match da giocare in settimana contro la Vis Artena ma con la necessità di cercare punti in ogni campo.
Matteo Cardia