Giornata tutto sommato positiva per le quattro sorelle sarde impegnate nel girone G della Serie D. Pareggi importanti sia per il Costa Orientale Sarda, che grazie al 2-2 sul campo del San Marzano realizza il 13° risultato utile consecutivo, sia per il Latte Dolce che dopo un periodo difficile rivede la luce in fondo al tunnel impattando sulla Nocerina. Pari anche per l’Atletico Uri di Massimiliano Paba che in casa contro il Gladiator blocca la striscia di due risultati negativi consecutivi. Continua il momento no invece per il Budoni di Mario Petrone che torna in Sardegna con un 1-0 rimediato in casa della Boreale. Questo il nostro focus sul momento delle squadre isolane.
Costa Orientale Sarda
Una prestazione da squadra matura. La Costa Orientale Sarda torna dalla trasferta contro il San Marzano con l’ennesima conferma del proprio valore. Il 2-2 di Palma Campania, maturato per via di una topica del portiere gialloblù Maresca (che si è lasciato beffare da una conclusione da 35 metri di Uliano tutt’altro che irresistibile) lascia un pizzico di amaro in bocca alla truppa di Francesco Loi, ma è un pareggio che dà sostanza alla fin qui ottima stagione del Cos. Andare in casa di una delle corazzate del girone – basti vedere la rosa di Zironelli, tecnico con un passato nel professionismo sia da calciatore che allenatore – e giocare a viso aperto, con un pressing alto costante non è da tutti. Il gol di Demontis dopo 25’ (l’ennesima perla della mezzala di Quartucciu) è stata la naturale conseguenza di un approccio da squadra importante, che non ha risentito più di tanto delle assenze di giocatori come Gallo, Gomez, Piredda e Floris, tutti potenziali titolari. “Tanta roba”, ha detto Loi ai nostri microfoni, sottolineando l’ottima prestazione di elementi che avrebbero potuto lecitamente soffrire la pressione di un match di alta classifica: Satta non ha fatto rimpiangere Gallo, con un paio di salvataggi decisivi sulla linea di porta e una prova da leader, in tandem con Bonu. Cabiddu e Cogotti hanno patito l’esperienza di Camara e Marotta, ma al termine del match hanno dimostrato di aver meritato la fiducia riposta in loro da Loi. Che a centrocampo può contare sulle qualità balistiche di Ladu e Demontis, entrambi a segno ieri e sempre più centrali nel progetto tattico gialloblù. Una piccola tirata d’orecchi va data al reparto offensivo, a secco dal 1º novembre nel 4-2 con la Flaminia, in cui andarono a segno Aloia, Nurchi e Gomez. Ieri il numero 11 ha avuto l’occasione di chiudere il match, un minuto dopo l’1-2 firmato da Ladu su punizione, ma ha messo a lato: ritrovare i gol degli attaccanti darebbe ancora più forza a questo Cos, stabilmente al secondo posto in classifica tra Cavese e Ischia, squadre attrezzate per vincere il girone. I punti fin qui messi insieme da Nurchi e soci sono 30, un risultato roseo e forse oltre le aspettative iniziali della società. A Palma 9 titolari su 11 erano sardi, con 5 under su 9 in panchina: segnali importanti per la crescita del progetto gialloblù, in attesa delle ultime gare del girone d’andata. In quattro giorni la squadra di Loi affronterà Romana e Cassino, per due esami di maturità che diranno molto del prosieguo di stagione, con l’obiettivo di allungare la striscia di risultati utili consecutivi per ora arrivata a quota 13. (f.a.)
Atletico Uri
Guardando alla classifica in casa Atletico Uri, nonostante la vittoria manchi ormai da tre gare, il momento può essere considerato positivo. A due giornate dal termine del giro di boa i giallorossi di Massimiliano Paba sono al 9° posto in classifica a quota 20 punti, una marcia perfettamente in linea con l’obiettivo salvezza. La gara disputata al Ninetto Martinez contro il Gladiator, tenendo in considerazione solamente il posizionamento dell’avversaria (ultima in classifica), potrebbe essere definita come un’occasione persa dai giallorossi per conquistare i tre punti. Però, per quanto visto in campo e per quanto accaduto durante i 90 minuti, all’indomani del 15° turno del girone G della Serie D, il punto conquistato è importante. Una partita sporca e cattiva, condizionata dal doppio infortunio che ha visto Esposito e Cristaldi abbandonare anzitempo il campo durante la prima frazione, che Fadda e compagni con carattere sono riusciti a pareggiare. Bicchiere mezzo pieno quindi per gli uresi che, a differenza di quanto accaduto nel match contro l’Ischia (perso in casa per 1-0), sono riusciti a muovere comunque la classifica. Oltre a questo passo in avanti mister Paba ha avuto parecchie risposte positive dalla sua squadra. A partire dalla capacità di reazione alle varie difficoltà: come quelle date dagli assenti già noti quali Demarcus, Scanu e Jah a quelli che, come detto, si sono aggiunti a gara in corso. Dalla buona prestazione di Pionca, capace di prendere il posto di Esposito con personalità e qualità, a quella del solito Ravot, vero e proprio pendolino di fascia dei giallorossi abile non solo nel dare sostanza in difesa, ma anche di creare pericoli nell’area avversaria come accaduto a 10 minuti dal termine della gara. Volendo guardare però il pelo nell’uovo, il dato delle reti segnate nelle ultime tre gare, in aggiunta all’addio di Ankovic e all’infortunio di Cristaldi, dovranno portare a delle riflessioni in chiave mercato. Nel futuro dell’Atletico Uri due tappe importanti prima della conclusione del girone di andata: la prima in casa del Flaminia che, come i ragazzi di Paba sono alla ricerca di un successo dopo uno score di 1 pareggio e 2 sconfitte, la seconda invece in casa contro l’Ostiamare. La strada per la salvezza è ancora lunga e il percorso fatto finora dai giallorossi non è un risultato da dare per scontato. Ora però, per guardare con maggiore fiducia e serenità a un girone di ritorno che si preannuncia infuocato, servirà ritrovare al più presto la gioia della vittoria.
Latte Dolce
Ben tornato Latte Dolce. In occasione della sfida contro la Nocerina si è rivista la squadra biancoceleste capace di dare del filo da torcere a tutte. A farne le spese questa volta è stata la Nocerina dell’ex allenatore dell’Arzachena Marco Nappi che si ha trovato di fronte, oltre a una formazione grintosa e vogliosa di venir fuori da un momento di difficile, anche un Werther Carboni in stato di grazia. Nonostante le difficoltà date dalle assenze pesanti come quelle di Saba, Olviera e Piga a centrocampo, i giovani dei sassaresi hanno dato a mister Giorico delle risposte importanti sia in termini di affidabilità che di carattere. Un punto, quello conquistato dal Latte Dolce, che ha un peso specifico importante non solo in termini di classifica, con i biancocelesti che sono riusciti a conservare i tre punti di distacco dalla zona playout, ma soprattutto per il morale di una squadra che da un po’ di partite si sentiva in credito con la dea bendata. “Serviva un po’ di tranquillità, questo pareggio ci farà venir fuori dal momento difficile che stiamo vivendo”. Queste le parole del direttore sportivo dei sassaresi Vittorio Tossi al termine della gara, dichiarazioni speranzose ma allo stesso tempo ben chiare in merito a ciò che serve alla sua squadra non solo in termini mentali ma anche in chiave mercato. “Servono innesti a centrocampo e in attacco” ha aggiunto poi il tecnico dei biancocelesti ai nostri microfoni. Giocatori sia giovani che esperti che andranno ad aggiungersi a una rosa che, se in fiducia e al completo, può guardare al futuro con serenità. Tra le altre note positive dei biancocelesti c’è sicuramente la prestazione di Kaio Piassi. Il calciatore biancoceleste, seppur – come detto da mister Giorico – sia ancora al 50% della sua condizione, ha fatto ben vedere. I guizzi e le abilità dimostrate nel fare da collante tra centrocampo e attacco dati dal calciatore brasiliano sono oro che cola per i sassaresi che proprio sotto questo aspetto hanno faticato nel trovare il giusto interprete. Nel futuro del Latte Dolce due sfide importanti in cui l’obiettivo principale sarà quello di dare continuità a quanto di buono visto contro la Nocerina. Due scontri diretti prima sul campo della Nuova Florida, poi in casa contro il Flaminia, in cui sarà importante trovare riprendere a correre per fare in modo che il periodo nero appena vissuto diventi solo un brutto ricordo.
Budoni
Quinta sconfitta consecutiva, terza gara di fila senza trovare la gioia del gol e terzultimo posto in campionato. Un momento difficilissimo, reso ancor più infelice dalla sconfitta beffarda rimediata per mano di Muratore al minuto numero 91 nella sfida contro la Boreale. Una gara tenuta in piedi da Marano che, al 59′, si è superato neutralizzando il rigore calciato proprio dal centrocampista classe 1985. Se ancora è presto per vedere il frutto del lavoro del nuovo allenatore, non tanto per il tempo trascorso da Petrone alla guida dei galluresi quanto per i tanti cambiamenti che il Budoni sta facendo all’interno della propria rosa, va detto però che la gara contro la Boreale è di fatto un’occasione sprecata per intravedere la luce in fondo al tunnel. Ancora non è tempo di fasciarsi la testa per i ragazzi di Petrone, tutt’altro serve trasformare la rabbia data dal periodo di crisi in voglia di rivalsa e attenzione. Il campionato è ancora lungo e la classifica corta del girone G della Serie D gioca a favore del Budoni. Infatti con due gare ancora da disputare nel girone di andata i galluresi si trovano al 16° posto in classifica con 13 punti, distanti 6 lunghezze dalla zona salvezza diretta ricoperta dal Latte Dolce (a quota 19). Ultime due gare prima del girone di ritorno di vitale importanza per la formazione sarda il cui obiettivo è quello di ritrovare al più presto la vittoria. La prima sarà contro la quotata Cassino, un match in cui Ortenzi e compagni dovranno gettare il cuore oltre l’ostacolo per trovare un successo che li lancerebbe allo scontro diretto contro l’Anzio – al gradino numero 14 della classifica a una sola lunghezza di distanza – con maggiore fiducia e consapevolezze.
Andrea Olmeo














