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Serie D | Frenano Torres e Arzachena, per Muravera e Atletico Uri una vittoria deluxe

Un'esultanza del Muravera | Foto Asd Muravera Calcio
Un'esultanza del Muravera | Foto Asd Muravera Calcio
sardares
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Grandi vittorie, sconfitte inattese e pareggi beffa: la 22esima giornata del girone G di Serie D è stata un turno dai diversi significati per le squadre isolane impegnate in Quarta serie: come ogni lunedì ecco il nostro focus sul weekend delle Sette Sorelle sarde.

Torres

Un pareggio che sa di stop. Sul campo di Monterotondo Scalo la Torres non sfonda, si deve accontentare di un punto ma arrendersi al fatto di perderne due da un Giugliano ormai in fuga. Troppe le occasioni non concretizzate nel primo tempo, poca la lucidità nel secondo, quando l’espulsione evitabile di Piredda ha reso ancora più in salita una gara in cui gli avversari hanno cercato con concentrazione e cattiveria un punto che in zona salvezza può dire tanto. L’ emergenza difensiva, che preoccupava alla vigilia della gara, è stata ben contrastata dalla prestazione di Bianchi al centro della linea a quattro. È probabilmente l’attacco però il problema più importante: 3 gol, di cui due nella partita con il Lanusei, in 5 partite, con le alternative a Scotto e Diakitè – il secondo assente per un infortunio che potrebbe tenerlo lontano ancora dai campi – che faticano a ingranare la marcia alta. Dopo gli scontri con Giugliano e Cynthialbalonga, domenica 6 febbraio al Vanni Sanna arriverà un’altra protagonista del campionato come l’Ostiamare. Una partita in cui i tre punti saranno necessari per rispondere alle altre pretendenti al secondo posto ma soprattutto per restituire all’ambiente un po’ di serenità. (ma.ca.)

Arzachena

Passo falso fragoroso nei modi, nel punteggio e nelle conseguenze per i biancoverdi di mister Nappi che incontrano la prima sconfitta del 2022 con un 3-0 che non lascia spazio a ragionamenti e vede compattarsi la classifica dal quarto al settimo posto, con quattro squadre racchiuse in 2 punti (seppur proprio Arzachena e Ostia abbiano una partita in meno rispetto ad Afragolese e Cynthia). E dire che la gara viene approcciata bene dagli smeraldini, che con Pinna mancano una ghiotta opportunità per sbloccare la partita e sembrano avere il piglio giusto. Invece una palla sporca poco prima del quarto d’ora vale il vantaggio dell’Ostia e mette in salita la sfida, che pure resta in equilibrio fino all’ultimo minuto del primo tempo, quando un lancio su Bertoldi trova impreparata la retroguardia e costringe Ruzittu al fallo da rigore, puntualmente realizzato da Lorusso. Al rientro in campo dagli spogliatoi ci si aspetta una gara – quantomeno – sulla stessa falsariga, con Bonu e compagni alla ricerca del gol per riaprire il match. Invece dopo neanche un minuto Lorusso trova un gran gol dal limite dell’area che segna il ko tecnico della sfida, con gli ostiensi che sfiorano subito dopo il poker. L’Arzachena non riesce più a trovare il bandolo della matassa e, pur provandoci fino alla fine, i padroni di casa non rischiano mai veramente e conducono in porto la vittoria. Una sconfitta che i ragazzi di mister Nappi dovranno essere bravi a mettersi rapidamente alle spalle: mercoledì 2 marzo c’è il recupero col Latte Dolce e il treno playoff non aspetta. (cl.in.)

Muravera

Il Muravera non conosce mezze misure. Nel nuovo anno non ha mai pareggiato, e quando vince non si accontenta mai di un solo gol. Contro il Cynthialbalonga ne sono arrivati addirittura cinque, di cui quattro in un secondo tempo in cui i gialloblù hanno fatto e disfatto. Eppure nei primi 45′ cinismo e carattere si son mischiati, proprio come avvenuto nella partita vinta la settimana prima contro l’Insieme Formia. Perché il primo gol di Floris ha dato il via all’assalto di un Cynthia voglioso di confermare quanto fatto vedere negli ultimi mesi. Il Muravera ha però resistito, mentre i padroni di casa sono stati traditi dalla doppia ammonizione di Angelilli sul finire della prima frazione. I sarrabesi sono ripartiti forte nella ripresa, trovando il primo gol di Mancosu ma aprendo un botta e risposta andato avanti fino quasi alla mezz’ora del secondo tempo, quando Oliva ha detto no ad Alessandro su un rigore che sarebbe potuto valere il 3-4. La capacità di sfruttare gli spazi ha portato al gol di Demontis che ha chiuso definitivamente la gara ma che soprattutto ha dato tre punti che valgono il +8 sulla zona playout. L’ arsenale offensivo della squadra di Loi ha dato una risposta importante: le prove di Floris e Mancosu, così come quella di Demontis, e i tanti infortuni che hanno segnato fino a qui il cammino dei gialloblù lasciano però anche un leggero amaro in bocca e le domande su come sarebbe potuto essere il campionato senza i numerosi problemi riscontrati cominciano a bussare alla porta. In campo però i “se” non contano: e allora la testa vola subito al prossimo impegno importante, contro un Giugliano che arriverà al Comunale con l’intenzione di far capire il perché del suo primo posto in campionato. (ma.ca.)

Atletico Uri

La squadra di Paba si riconferma mina vagante del campionato, una squadra da non affrontare mai con leggerezza. Contro l’Aprilia l’Atletico ha dato dimostrazione di essere solido, compatto e pericoloso: nel segno di Fadda e Calaresu i giallorossi hanno ottenuto la vittoria contro un avversario ostico, soffrendo all’inizio le ripartenze avversarie. Ma al momento giusto è arrivato il vantaggio firmato dal terzino algherese, arrivato alla quinta rete in stagione. Nel secondo tempo il vento a sfavore avrebbe potuto mettere in difficoltà gli uomini di mister Paba, ma una volta abbassato il baricentro sono riusciti a punire gli avversari con rapidi capovolgimenti e gioco sulle fasce alla ricerca di Calaresu, tornato al gol dopo un digiuno durato più di cento giorni. Prova di maturità superata per l’Atletico, che guarda all’impegno di domenica contro il Gladiator con la consapevolezza di esser diventato ormai per tutti l’avversario da non voler mai affrontare: per dirla alla Guardiola, giocare contro i giallorossi è come andare dal dentista. (an.ol.)

Lanusei

Un buon pareggio per come si era messa la gara, ma il rammarico c’è eccome in casa biancorossoverde. L’1-1 tra Lanusei e Vis Artena rispecchia bene l’andamento del match del Lixius: un tempo per parte, il primo a totale appannaggio dei padroni di casa, la ripresa di marca rossoverde. D’Alessandris ha sbloccato la gara alla mezz’ora, confermando il buon momento di forma dato non soltanto dai gol (3 in tutta la stagione, ma quello di ieri è il secondo nelle ultime tre partite): l’ex di turno è stato tra i protagonisti della manovra ogliastrina, insieme ai soliti Manca e Masia. Nonostante le assenze, anche il reparto arretrato ha retto bene l’urto dei ragazzi di Perrotti, che però nella ripresa hanno saputo riaprire il match con Lucchese, trovando poi un paio di parate di Benvenuti a blindare il risultato. Al termine del match Biagioni si è detto soddisfatto della prestazione, ma pure preoccupato per come gli episodi girino sempre a sfavore dei suoi ragazzi, anche ieri incapaci di chiudere il match. Domenica è in programma il derby dello Zoboli contro il Carbonia, la più classica delle partite da tripla. (fr.fe.)

Latte Dolce

Due passi in avanti e uno indietro, questo è il ballo del Latte Dolce. Dopo due belle prestazioni contro Nuova Florida e Vis Artena, dai ragazzi di Scotto era attesa una conferma. Che contro l’Afragolese la fortuna non indossasse la maglia biancoceleste lo hanno detto gli episodi. Come affermato a fine gara dal dg Fantoni, il calcio spesso è una questione di centimetri: il gol di Longo ha preso la parte bassa della traversa e rimbalza di un pelo dietro la linea della porta, mentre per Tedde, il legno colpito ha respinto il pallone lontano dai pali. Al di là degli episodi, il match ha visto il consueto approccio aggressivo da parte dei sassaresi, forti degli ultimi risultati: ma due occasioni pericolose create dai biancocelesti, al 10′ è arrivato il gol di Longo che ha fatto riaffiorare nei biancocelesti paure e brutti ricordi. Nell’intervallo Scotto ha dato la sveglia ai suo e si è rivisto il Latte Dolce delle ultime uscite, ma l‘errore di Bartulovic sul calcio di rigore che avrebbe potuto riaprire la gara ha pesato come un macigno. Per la squadra di Scotto, confermatissimo a fine gara dalla dirigenza sassarese, già mercoledì arriva l’occasione di ripartire: a Usini arriva l’Arzachena di Marco Nappi, per un derby dai mille significati su entrambi i fronti.  (an.ol.)

Carbonia

“Mi prendo la prima ora dei ragazzi. È arrivato il momento però di dare una svolta”. Con queste parole b ha riassunto la sconfitta contro un Giugliano che solo nella ripresa è riuscito ad andare in vantaggio sfruttando un errore di Idrissi. Nei secondi 45′ ha prevalso il valore tecnico di una squadra costruita per vincere, che ha avuto davanti un gruppo giovane e arrivato in Campania con una emergenza nel reparto offensivo. Problemi che però nella prima ora di gioco sono stati nascosti da uno spirito battagliero e da un’organizzazione di gioco in entrambe le fasi che hanno costretto la capolista a fare una fatica inaspettata. Segnali utili per una squadra che rimane distante 5 punti dal primo posto playout, con una gara da recuperare, e che all’orizzonte vede il recupero con l’Aprilia e il derby contro un Lanusei che ha ancora una volta rallentato al Lixius. La svolta richiesta dall’ex attaccante del Cagliari deve però arrivare in fretta: la salvezza chiama, il tempo, invece, stringe. (ma.ca.)

La Redazione

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