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Serie D | Frena la Torres, vola l’Arzachena: risorge il Lanusei, per il Carbonia ko sanguinoso

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Giornata agrodolce per le squadre isolane impegnate in Quarta serie: come ogni lunedì ecco il nostro focus sul weekend delle Sette Sorelle sarde del girone G di Serie D.

Torres

“Secondo posto blindato? Noi pensiamo a fare il nostro, dobbiamo fare più punti possibile da qua fino alla fine. A fine campionato tireremo le somme“, ha detto Alfonso Greco al termine dello 0-0 di Cassino. Ed effettivamente è l’unica cosa da fare in questo momento in casa Torres, tenendo a mente il passato: nelle ultime quattro stagioni (compresa quella in corso) alla 20esima giornata mai come quest’anno tra prima e seconda in classifica la distanza era così marcata. Nel 2020-21 il Monterosi aveva 6 punti sul Latina (49 a 43), l’anno prima la Turris (48) aveva ancora alle calcagna Ostiamare (43) e la Torres di Mariotti (41), mentre nel 2018-19 il Lanusei dei miracoli targato Gardini (44) era davanti di un’incollatura su Trastevere (41) e Latte Dolce (40), con l’Avellino poi promosso a inseguire a 37 punti. La storia ha sempre da insegnare, e quella di questo campionato ci aveva fatto dire alla vigilia: occhio al Cassino, squadra ostica e che in casa riesce a essere ancora più fastidiosa, chiedere al Giugliano rimontato e fermato sul pareggio. Lo 0-0 del Salveti tra gli azzurri e la Torres ha confermato questa sensazione. Per la settima volta in stagione la squadra di Greco non ha trovato la via del gol, nonostante la buona volontà di Scotto e soci: la scelta di Sabatini dal 1′ al posto di Diakite, con un attacco tecnico e rapido completato da Ruocco non ha raccolto quanto prodotto e nemmeno l’ingresso dell’ivoriano ex Nocerina ha cambiato le cose. Buone indicazioni per il tecnico rossoblù sono arrivate da Riccardo Pinna, dentro per l’infortunato Antonelli: il numero 33 era soltanto alla seconda presenza in campionato, ma è stato autore di una buona prestazione in coppia con Ferrante, regalando a Salvato l’ennesimo clean sheet della stagione. Il ritorno di Piredda è una buona notizia in vista del prosieguo del campionato, ma è chiaro che in casa Torres il rammarico per altri due punti “concessi” al trattore Giugliano c’è. La capolista ha regolato 3-0 in casa la Nuova Florida e veleggia a quota 50 in classifica, con il recupero di mercoledì contro il Cynthialbalonga che potrebbe dare ancora altri 3 punti portare a 10 le lunghezze di vantaggio sui sassaresi. Continuare a vincere e macinare punti, già da domenica quando al Vanni Sanna arriverà il Cynthialbalonga, fermato nella rincorsa playoff dall’Arzachena di Nappi.

Arzachena

Otto vittorie in dieci partite, 25 punti con 18 gol fatti e solo 8 subiti. Un rendimento che dimostra come l’Arzachena sia la squadra più in palla del girone G, addirittura più del Giugliano schiacciasassi, che nello stesso periodo in esame ha portato a casa 23 punti. Che sia un momento d’oro per la squadra di Marco Nappi lo dicono i numeri e, soprattutto, le prestazioni: non era certamente facile tornare in Gallura con la borsa piena dalla trasferta di Genzano contro il Cynthialbalonga, grande delusa del girone G ma che nelle ultime settimane ha corso come Verstappen dopo una qualifica negativa. Farlo in 9 contro 11, poi, è quasi impossibile: eppure gli smeraldini ci son riusciti, grazie al quinto gol di Marcos Sartor e alla perla di capitan Bonacquisti, autore del gol del sorpasso con un bolide sotto l’incrocio a suggellare una grande impresa. “È stata una battaglia, ma siamo abituati a combattere: tutti sanno qual è il nostro obiettivo, ora dobbiamo continuare così”, ha detto Nappi nel postgara ai nostri microfoni. È vero, anche i muri conoscono le ambizioni del tecnico biancoverde e domenica arriva al Pirina il banco di prova più importante, chiamato Giugliano. Sarà una partita da tripla, ma che potrà dire tanto sul futuro dell’Arzachena.

Muravera

Una buona prestazione, ma zero gol e punti, con la conferma di una tradizione negativa: quattro partite da avversario a Lanusei, tre sconfitte e un pareggio. “Un derby non è una partita di doposcuola – ha detto Francesco Loi, mister del Muravera ai nostri microfoni dopo il 2-0 del Lixius – in un derby di Serie D ti giochi punti importanti, loro da questo punto di vista sembravano essere più consapevoli di quanto valesse questa gara”. E il mister di Loceri ha la giusta esperienza per sapere quanto il ko contro gli ogliastrini di Biagioni rallenti la rimonta dei suoi ragazzi verso le zone nobili della classifica, in una rincorsa che contempla sia l’ambizione di far bene che, soprattutto, la volontà di tirarsi fuori quanto prima dalle posizioni in cui nessuno in questa stagione, con il ritorno dei playout, vorrà stare più del dovuto. Le 7 lunghezze di vantaggio sul Gladiator sono abbastanza, ma sono le stesse che separano i sarrabesi dal quinto posto occupato dall’Afragolese. In settimana Moi e soci andranno a far visita alla Vis Artena, che domenica ha poco elegantemente infierito sull’Atletico Uri per l’ultimo match da recuperare del girone d’andata: una buona occasione per dimenticare il ko di Lanusei.

Atletico Uri

“L’Atletico Uri non può sempre fare miracoli”. Lo ha detto Massimiliano Paba nel commentare lo 0-5 del Martinez contro un’implacabile Vis Artena, che anche sul triplo vantaggio ha voluto comunque affondare i colpi su un avversario ormai fiaccato dalle espulsioni e dalla fatica di una gara iniziata con grande equilibrio. L’ingenua espulsione di Loru, uno dei migliori 2003 del girone G ma ancora alla ricerca della giusta maturità, ha cambiato tutto: peraltro il secondo rosso consecutivo nei primi 25 minuti di gara dopo quello di Jah ad Ardea contro la Nuova Florida. I rossoverdi di Perrotti hanno dilagato con un pokerissimo fatto di quattro gol in ripartenza, dopo il colpo di testa di Di Vico che ha sbloccato il match. Non c’è stata praticamente partita, con i giallorossi che dovranno cancellare dalla mente con rapidità il passo falso di domenica per guardare con fiducia al prossimo impegno allo Zoboli di Carbonia contro i biancoblù di Suazo, sconfitti 3-1 all’andata.

Lanusei

Finalmente la prima vittoria. Contro il Muravera Oberdan Biagioni si è tolto un gran bel peso, dato che da quando è arrivato a Lanusei ancora non aveva assaporato la gioia dei tre punti: D’Alessandris e il primo gol sardo di Lautaro Fernandez hanno regalato ai tifosi biancorossoverdi un successo che mancava ormai dal lontano 21 novembre con il 3-2 sull’Afragolese. Con 18 punti in classifica la zona rossa è ancora l’habitat di questo Lanusei, ma la convinzione del tecnico laziale e di tutto l’ambiente è quella di tirarsene fuori a breve, dato che il Cassino dista solo 2 lunghezze, che diventano potenzialmente 5 in caso di successo degli azzurri di Carcione nel recupero di mercoledì contro il Monterotondo, che ora ha gli stessi punti di Lazazzera e compagni ma con due gare in meno. “Ci godiamo questa vittoria ma sappiamo che non possiamo fare calcoli: quando vinciamo, in questo momento, tre punti sembrano pochissimi mentre quando perdiamo appaiono pesanti”, ha detto un Biagioni ben consapevole della difficoltà del prossimo impegno, domenica 20 contro la Nuova Florida. Intanto, però, il ghiaccio è stato rotto e non è poco dopo nove turni senza vittoria.

Latte Dolce

Si salvi chi può. Quella di Usini contro il Gladiator doveva essere, necessariamente, la classica gara da vincere a tutti i costi per il Latte Dolce di Pierluigi Scotto, all’ultimo turno di squalifica. Invece è arrivata la quinta sconfitta nelle ultime sei gare giocate, la sesta in casa da inizio stagione su nove giocate. Numeri da incubo per i biancocelesti, che pure a Muravera avevano dimostrato di potersi riprendere con una gara gagliarda: contro i nerazzurri di Santa Maria Capua Vetere Cabeccia e compagni ci hanno provato, ma hanno chiuso sul doppio svantaggio il primo tempo e, a inizio ripresa, hanno subito il tris. Il rigore sbagliato dal capitano (il secondo consecutivo) ha poi fatto il resto, dando l’esatta immagine del momento dei ragazzi di Scotto. I cambi offensivi non hanno rianimato i sassaresi, che ora sono mestamente penultimi a quota 12, con sole tre lunghezze di vantaggio sul Carbonia fanalino di coda, in attesa di recuperare le tre gare saltate nel girone d’andata per covid: In settimana i biancocelesti – con Scotto in silenzio stampa da oltre due mesi – andranno ad Ardea per lo scontro con la Nuova Florida, terza forza del campionato.

Carbonia

“Voglio un cambio di mentalità dai miei, voglio una reazione”. Così ci aveva detto in settimana David Suazo, nel commentare il ko di Artena nel recupero contro la Vis di Perrotti. Lo scontro “direttissimo”, come lo abbiamo definito in diretta a “La Domenica di 131”, di Formia doveva necessariamente rappresentare il punto di svolta per i minerari. E dire che il gol di Aloia a metà primo tempo (il secondo consecutivo per il centravanti olbiese) aveva fatto ben sperare, alimentando i sogni di vittoria per i biancoblù. Invece, il pari di Gargiulo nel recupero e, soprattutto, il rigore del solito Camilli castiga-sarde (5 dei suoi 6 gol sono stati segnati alle Sette Sorelle) ha fatto ripiombare nel consueto incubo la squadra di Suazo, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni nel postpartita. Ora per cercare di addolcire la salita, che si fa ogni settimana sempre più ripida e scoscesa, Murgia e compagni dovranno rendere davvero inespugnabile lo Zoboli: dopo tutta la fatica fatta per poterci tornare a giocare, sarebbe delittuoso lasciar correre il resto del campionato senza lottare.

Francesco Aresu

TAG:  Serie D
 
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