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Serie D | Dai playout del Latte Dolce all’impresa dell’Uri: l’analisi dell’ultimo turno

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Dalla festa salvezza dell’Atletico Uri, al verdetto che vedrà il Latte Dolce sfidare, nei playout, il Nuova Florida di fronte al proprio pubblico. Un’ultima giornata del girone G della Serie D dal sapore agrodolce per il calcio sardo con la Costa Orientale Sarda che ha salutato una stagione positiva – al di là del ko interno contro il Cassino – e il Budoni che ha detto addio al massimo campionato dilettantistico, a testa alta, pareggiando in rimonta contro l’Anzio.

Costa Orientale Sarda

Una stagione che ha visto tante novità. In campo, nel settore giovanile e dietro le quinte di una società che ha fatto ancora maggior presa su un territorio che ha risposto in maniera ancora più convinta rispetto all’annata scorsa, quella dell’esordio a Is Arranas. Il 2023-2024 del Costa Orientale Sarda si è chiuso con una sconfitta contro il Cassino per 1-2, il nono posto a quota 46 punti e una salvezza anticipata con largo anticipo. Tanto che alla fine dei conti un pizzico di amarezza rimane, perché il sogno dei playoff è stato accarezzato a lungo con la seconda piazza occupata per l’intero girone d’andata e qualche giornata in più. Un andamento che però non toglie merito a un gruppo che ha visto diversi giocatori esaltarsi, da Ladu a Demontis, passando per Piredda, Gallo, Bonu e il solito Cadau, oltre che diversi giovani. Motivo per cui se sul campo, come ha ammesso lo stesso Loi, si poteva fare qualcosa di più, resta la soddisfazione per la crescita di un progetto che si è dimostrato ancora una volta solido. E che è stato capace di rispettare le promesse di inizio annata, che vedevano negli under non un obbligo ma un punto di forza. La scoperta e la crescita di Marcello Piras, passato a gennaio al Catanzaro ma rimasto in Sardegna fino al termine della stagione, e l’arrivo di Xaxa, primo 2008 a esordire in Serie D in Italia, sono le due immagini più note della mentalità portata nel territorio sarrabese-ogliastrino. Ma non offuscano il lavoro di giocatori che sono stati in grado di confermarsi, come Cogotti e Cabiddu, e di altri che fanno parte di quel gruppo capace di conquistare l’accesso alle Finali nazionali Juniores come Rarinca, Zinzula, Serra, Enrico e Simone Loi, e per ultimi Alessandro Puddu e Samuele Sanna, che ha esordito nel finale contro il Cassino parando un rigore. Ora servirà capire chi sarà pronto per il prossimo anno e chi vorrà continuare a far parte del Cos. Tenendo conto delle difficoltà di una categoria sempre più difficile, ma senza dimenticarsi di poter sognare. Le prime due annate sono state positive, con un andamento sul campo quasi opposto sul campo per rendimento. Le fondamenta però sono ormai poste e sono bel salde: un’ottima notizia per il territorio e per tutto il calcio isolano.

Atletico Uri

È festa a Uri! Il giusto epilogo di una stagione sofferta, di un’annata in cui la società giallorossa è stata coraggiosa nel costruire la rosa dando spazio e fiducia a tanti giovani e in cui la squadra è stata brava nel non darsi mai per spacciata combattendo sempre e comunque nonostante le tante difficoltà che si sono palesate nel proprio cammino. Un obiettivo dichiarato dall’inizio: ovvero la salvezza diretta. Traguardo raggiunto all’ultima giornata, dopo un ottimo approccio al campionato e un periodo – a cavallo tra 2023 e 2024 – che aveva messo in salita il percorso dei ragazzi di mister Paba. Fadda e compagni però ci hanno sempre creduto, anche quando: “Ci davano per spacciati” come detto dal tecnico dell’Atletico Uri. Una rosa più forte di alcuni torti arbitrali subiti, come il rigore fischiato contro in quel di Ischia o quello non concesso nell’ultimo match casalingo contro il Flaminia (per citare quelli recenti). L’Atletico Uri ha trasformato la rabbia e l’amarezza in carica agonistica e voglia di rivalsa, ha proposto sempre la propria identità calcistica indipendentemente dall’avversario di giornata. Fattore che ha permesso ai giallorossi di ottenere successi importanti: tra tutti quelli contro Cavese e Nocerina. Una salvezza importante per il calcio sardo e per un paese che ha dimostrato un amore incondizionato verso la propria squadra, sostenendola nei momenti difficili, abbracciandola dopo le sconfitte e festeggiando insieme al gruppo dopo ogni vittoria. Sempre presenti su ogni campo anche quando, come accaduto in occasione dell’ultimo match contro l’Ostiamare, con la gara a porta chiuse, i tifosi hanno comunque affrontato la trasferta e guardato il match da dietro una recinzione. “Una salvezza che vale come la vittoria di un campionato” ha detto mister Paba ai nostri microfoni, ed è sicuramente lui tra gli attori principali di questa annata. Leader e condottiero capace di portare la nave in porto, facendo alzare la testa ai suoi nei momenti difficili, difendendo a spada tratta i propri giocatori e creando una formula perfetta tra spogliatoio, staff e ambiente. Un altra stagione è alle porte in casa Atletico Uri, un’annata in cui i giallorossi hanno compiuto vari passi in avanti. Dalla creazione della squadra femminile, alla valorizzazione del proprio settore giovanile vincendo la graduatoria Giovani D Valore dopo gli ultimi due anni conclusi sul podio. E infine a quello più importante: la salvezza diretta senza passare dei playout. È festa a Uri, l’Atletico è salvo!

Latte Dolce

Una vittoria importante quella ottenuta dai ragazzi di Antonio Marinu sul campo della Flaminia. Tre punti che non hanno regalato la salvezza diretta, ma che permettono al Latte Dolce di poter affrontare i playout di fronte al proprio pubblico con due risultati su tre a disposizione. Successo fondamentale in particolare per ritrovare il feeling con la vittoria. L’ultima volta che i biancocelesti hanno conquistato l’intera posta in palio risale allo scorso 18 febbraio in occasione dell’1-0 rifilato in trasferta al Cassino. Una vera e propria iniezione di fiducia quella arrivata da Civita Castellana per Cabeccia e compagni che hanno trionfato con merito contro la sesta piazza del girone G, arrivando quindi alla gara da dentro o fuori contro il Nuova Florida con maggiori consapevolezze. Una sfida, quella contro il Flaminia, che ha dato tanti segnali positivi a livello caratteriale, ma anche dalla prestazione fornita dai singoli. A partire da Saba, autore dell’assist per l’1-0 e della traversa a cui ha fatto seguito il gol di Cabeccia, passando per un Piassi ritrovato freddo nel realizzare la marcatura che ha sbloccato il risultato. Il brasiliano infatti dopo una stagione tra luci e ombre dovuta all’infortunio, contro la formazione laziale ha dimostrato quanto i suoi strappi e le sue qualità possano essere determinanti per la permanenza in quarta serie dei biancocelesti. Una settimana importante e decisiva quella alle porte, sei giorni in cui preparare al meglio una partita che segnerà il futuro di un Latte Dolce che, comunque, ha fatto un buon percorso durante la stagione regolare. Trentasette punti conquistati così come l’Atletico Uri con i giallorossi che, grazie agli scontri diretti a proprio favore, sono riusciti a strappare dalle mani la salvezza ai ragazzi di Marinu conquistando un punto sul campo dell’Ostiamare. Ora però è il momento di non guardare al percorso fatto ma al futuro perché domenica contro il Nuova Florida sarà la gara della verità, un match in cui gettare il cuore oltre l’ostacolo contro una formazione arcigna e pericolosa. Una partita da non sbagliare per centrare una salvezza preziosa non solo per il progetto Latte Dolce, ma anche per la crescita del calcio sardo.

Budoni

Scorrono definitivamente i titoli di coda sull’avventura in Serie D del Budoni. Una retrocessione dolorosa in una stagione in cui la dea bendata non ha sempre girato in favore dei galluresi. Non si può dire che la dirigenza non abbia fatto il massimo per invertire il trend del campionato, come dimostrato dal mercato pirotecnico fatto dal diesse Casapulla durante la sessione invernale o dal duplice passaggio di testimone per la panchina tra Cerbone e Petrone. Una piazza che, nella scorsa stagione, ha conquistato la quarta serie con voglia e proponendo un bel calcio ma che, nell’annata attuale, non è riuscita a mettere in campo le stesse qualità che gli hanno permesso di fare un percorso straordinario nell’Eccellenza 2022/23. Giusta la tristezza, giusta l’amarezza, ma allo stesso tempo ora serve guardare al futuro con ottimismo. Prendendo spunto dagli errori fatti per ripartire con slancio ed entusiasmo verso una prossima annata in cui lavorare sodo per riconquistarsi la quarta serie nazionale. Un percorso che seppur difficile ha regalato momenti di grande gioia e soddisfazione al Budoni: a partire dai derby vinti contro Latte Dolce e Atletico Uri, ai netti successi contro Ostiamare (3-1) e Cynthialbalonga (3-0). Una stagione che si è chiusa in maniera simbolica, con un pareggio di cuore firmato da Farris e Rosa: presente e futuro. Capitano e colonna portante dei galluresi il primo, prodotto del settore giovanile e simbolo di un futuro roseo il secondo. La stagione si è chiusa con una retrocessione, ma ora bisogna guardare avanti per affrontare un campionato di Eccellenza con l’obiettivo di riprendersi il prima possibile ciò che una piazza importante come quella di Budoni merita: ovvero la Serie D.

Andrea Olmeo

TAG:  Serie D
 
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