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Serie D | Carbonia, lo Zoboli ti fa bello: Giorico parte col piede sbagliato

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L'esultanza a fine partita del Carbonia | Fabio Murru
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Due gare rinviate e un programma monco: come ogni lunedì arriva puntuale il nostro focus sul weekend il 25° turno del girone G di Serie D delle squadre sarde.


Atletico Uri

Sette fuoriquota in campo, cinque riserve come si faceva un tempo e, soprattutto, una lista infinita di assenti. Contro l’Afragolese non è riuscita l’impresa ai giallorossi di Massimiliano Paba, volati in Campania decimati tra squalificati e indisponibili: “Nonostante il risultato sono contento per la prestazione, sicuramente avrei preferito affrontare questa sfida con meno assenze”, ha detto il tecnico ai nostri microfoni al termine del match che all’andata vide pareggiare per 1-1 le due squadre. A Cardito però non c’è stata storia: due gol nel primo tempo e partita ampiamente in ghiaccio per Longo e soci, che hanno controllato agevolmente la gara rilanciando le ambizioni playoff dei rossoblù di Fabiano, che hanno nuovamente agganciato l’Arzachena bloccata dai casi covid. Per l’Atletico ora è già tempo di rimettere in spalla la sacca e prepararsi alla trasferta di Formia, delicatissima per gli equilibri salvezza: all’andata al Ninetto Martinez finì male per i giallorossi, che vorranno certamente fare di tutto per vendicare quel ko e aggiungere altri punti al ruolino di marcia fin qui decisamente sopra la media per una neopromossa.


Carbonia

Yes, we can. Chissà se David Suazo nelle ultime settimane ha pronunciato il motto di Barack Obama ai suoi ragazzi, ma il risveglio del Carbonia dopo un girone d’andata da disperazione è una delle principali notizie del 2022 nel girone G. Con i 3 arrivati sabato allo Zoboli sono 10 i punti raccolti dai minerari nelle ultime cinque giornate, grazie ai gol pesanti del rumeno Padurariu che hanno rivitalizzato un attacco già rinforzato con un attaccante di categoria come Aloia. Il mercato invernale ha ridisegnato la squadra biancoblù, che nelle ultime settimane sta finalmente concretizzando, punti alla mano, il bel gioco già mostrato nello sterile girone di andata. Anche contro una delle big del girone G come la Cynthialbalonga i ragazzi di Suazo hanno saputo soffrire, capitalizzando con Padurariu una delle varie azioni offensive prodotte e chiudendosi bene in difesa. L’assenza del leader tecnico Murgia non ha rovinato i piani tattici biancoblù, con Porcheddu che ha ben sostituito il numero 10 a centrocampo: “Il bello di questa vittoria è il modo in cui è arrivata”, ha detto il tecnico honduregno a fine gara, sottolineando il peso specifico dello Zoboli e del suo pubblico nelle fortune di Aloia e soci. Mercoledì nuovo, delicatissimo derby sardo contro la Torres a Sassari, un match denso di significato e atteso da tempo su entrambi i fronti. 


Lanusei

Una sconfitta che pesa, sia perché arrivata contro una concorrente per la lotta salvezza (che però ormai dista ben 11 punti), sia perché la prestazione c’è stata al di là del risultato. Il Lanusei torna in Sardegna con le pive nel sacco dalla trasferta di Cardito con il 3-1 inflitto dal Gladiator del grande ex Momo Varela, autore della doppietta decisiva che ha spento le speranze ogliastrine. Fino all’1-1 Lazazzera e compagni avevano interpretato bene la gara, regalando il vantaggio ai padroni di casa con un’incredibile autorete di Carta ma rimettendo subito in piedi il match grazie al destro di Tozzo. Nella ripresa le occasioni non sfruttate – come la doppia superiorità numerica per le espulsioni subite da Pelliccia e Panaioli – sono state una triste conferma per i biancorossoverdi, fulminati dalla doppietta di Varela nella ripresa. Ancora una volta Biagioni le ha tentate tutte per portare a casa punti, ma invano: mercoledì nel turno infrasettimanale contro il Latte Dolce al Lixius arriva l’occasione per ripartire una volta per tutte, perché ora la situazione si fa sempre più grave.


Latte Dolce

“Ci serve una scintilla”. Mauro Giorico lo ha ripetuto più volte ai nostri microfoni al termine della sfida persa sabato pomeriggio a Usini contro il Real Monterotondo Scalo. Nelle sue prime dichiarazioni da tecnico del Latte Dolce il tecnico algherese ha manifestato un cauto ottimismo sul momento della sua squadra, nonostante la netta sconfitta nel primo dei tanti scontri diretti presentati dal calendario. In una partita confusa e con tanti errori su entrambi i fronti, i rossoblù laziali sono stati più cinici davanti alla porta avversaria, mostrando decisamente maggior coraggio rispetto ai biancocelesti di Giorico che le ha tentate davvero tutte. La contemporanea assenza di Tedde e Saba, i “costruttori di gioco” in rosa, ha privato i sassaresi di della dose necessaria di lucidità in fase di manovra: tanti i palloni sbagliati, specialmente in avanti dove Zecchinato e Bartulovic hanno mostrato ancora una volta qualche limite di troppo. Serve davvero una scossa al Latte Dolce per risvegliarsi, così come a Giorico toccherà un compito forse ancora più improbo di quello portato a termine un anno fa, quando l’ex tecnico dell’Arzachena salvò una Torres sull’orlo della crisi di nervi proprio all’ultima giornata nel derby contro il Muravera, grazie a un eurogol dello spagnolo Diego Prosi. “Io sono fiducioso, se scatta la scintilla possiamo salvarci anche attraverso i playout: non nego che sarà complicato, ma ci vuole fiducia”, ha detto Giorico ai nostri microfoni. A lui, autentico maestro nella gestione di situazioni complicate in Serie D, il compito di trasformare questa fiducia a parole in punti sul campo, per appuntare al petto l’ennesima medaglia di una carriera ricca di soddisfazioni. 


Francesco Aresu

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