Ultima giornata del girone d’andata e del 2023 in chiaroscuro per le squadre sarde impegnate nel girone G di Serie D. Dopo aver portato a casa 13 risultati utili di fila in campionato, arriva la seconda sconfitta di fila per la Costa Orientale Sarda di Francesco Loi, battuta per 2-0 al Gino Salveti dal Cassino. Stop casalingo per l’Atletico Uri di Massimiliano Paba, battuto nettamente 5-0 al Ninetto Martinez dall’Ostia Mare. Pareggi importanti, entrambi con il punteggio di 1-1 invece, per Latte Dolce e Budoni, rispettivamente contro Flaminia e Anzio.
Costa Orientale Sarda
Il due è il numero che si ripete nella tombola natalizia in casa Costa Orientale Sarda. Alla prima chiamata sembra un numero che non strappa un sorriso, perché rimanda alla seconda sconfitta consecutiva subita in casa di un Cassino arrembante e propositivo che è valso il 2-0 finale. Ma alla seconda pesca, arrivata dopo il 90’ di una sfida mai in discussione e in cui le assenze si sono fatte sentire, il volto non può che essere più sereno. Perché guardando la classifica al termine del girone d’andata il numero due rimanda a un secondo posto in solitaria, con 30 punti conquistati in una prima parte di annata caratterizzata da una striscia lunga tredici risultati utili consecutivi e dalla parola mantenuta sull’identità di un progetto dimostratosi con i fatti legato realmente e fortemente al territorio. Una posizione in cui pochi si aspettavano la squadra sarrabese-ogliastrina, che sì ora vede Cynthialbalonga, Romana e proprio il Cassino di Carcione più vicini, ma che resta il premio meritato di una squadra che ha dimostrato di avere dalla sua parte qualità e un’unità di intenti fondamentali per cercare di centrare al più presto l’obiettivo salvezza. Perché conservare la categoria resta il primo obiettivo, prima di guardare più in là com’è lecito fare. La pausa natalizia servirà a ricaricare le pile di un gruppo che nella trasferta cassinate ha visto l’assenza di dodici elementi, con l’infermeria che si è fatta ancora più piena con gli infortuni di Scarafoni e Cogotti dopo la gara con la Romana. La ricarica sarà però utile anche a livello mentale, perché le ultime due gare hanno fatto capire quanto il Cos si sia guadagnato il rispetto di squadre avversarie che per conquistarne lo scalpo premono il piede sull’acceleratore sin dal primo minuto. Motivo per cui al Costa Orientale Sarda non resta che godersi un pizzico di tranquillità , per poi tornare a divertirsi e divertire, senza guardare troppo a quanto già fatto ma immaginando un futuro in cui crescere ancora. (m.c)
Atletico Uri
Un risultato bugiardo, una sconfitta troppo pesante che non rende né merito e né onore sia all’Atletico Uri, sia alla partita andata di scena al Ninetto Martinez contro l’Ostiamare. Una gara dal doppio volto quella giocata dai ragazzi di Massimliano Paba. Il primo, quello più bello, fino al momento dell’espulsione di Fusco che ha messo in mostra una squadra viva e attiva, capace in più occasioni di essere pericolosa che, con attenzione, ha tenuto a bada le offensive della formazione laziale. La seconda, quella meno bella, passiva, senza la solita grinta e arrendevole. Un atteggiamento che difficilmente Fadda e compagni hanno messo in campo durante queste stagioni in Serie D. Ultimi minuti della sfida contro l’Ostiamare che, gioco forza, rimarranno stampati nella testa dei giallorossi durante queste vacanze e che al tempo stesso dovranno essere uno stimolo per ripartire con maggiori energie in vista del girone di ritorno. Se da un lato quanto fatto in questo girone di andata da parte della formazione giallorossa non può e non deve essere cancellato da ciò che si è visto nella seconda parte dell’ultimo match di campionato, dall’altra però va fatta una menzione particolare sull’andamento dei ragazzi di mister Paba in queste ultime cinque giornata. Sfide difficili, come quelle contro Nocerina, Ischia e Ostiamare, ma anche avversarie alla portata dei giallorossi come Gladiator e Flaminia. Un bottino complessivo di soli due punti con zero reti segnate e sette incassate. Penultima in classifica per rendimento in questo lasso di tempo. “Niente drammi, siamo perfettamente in linea con gli obiettivi”, queste le parole di mister Paba che, nonostante la delusione, giustamente guarda al futuro con ottimismo. In vista del girone di ritorno però servirà un cambio di passo, già a partire dalla sfida contro il Costa Orientale Sarda. Altro match difficile sia per la forza e la competitività dell’avversaria, che per la voglia di riscatto che i ragazzi allenati da Francesco Loi avranno dopo le due sconfitte consecutive rimediate. Ora è tempo di godersi le vacanze, staccare la spina per ripartire con la giusta consapevolezza delle proprie potenzialità ma, allo stesso tempo, senza accontentarsi e adagiarsi troppo sul buon avvio di stagione fatto. (a.o.)
Latte Dolce
Un punto agrodolce. Il Latte Dolce di Mauro Giorico chiude il girone d’andata con un 1-1 interno contro il Flaminia dalle diverse sfumature, sia a livello umorale sia a livello di classifica. Da una parte c’è una squadra con un approccio ancora troppo molle al match – e non a caso a fine gara lo stesso tecnico algherese ha rimarcato in più occasioni: “Per salvarci servirà mettere un diverso carattere e un altro tipo di cattiveria dal primo minuto” – dall’altra c’è un gruppo che nel momento chiave ha saputo reagire e che nel finale oltre al pareggio, con un pizzico in più di cinismo, avrebbe potuto trovare anche i tre punti. Vittoria in campionato che a Cabeccia e soci manca dal 18 novembre, 0-1 in casa del Gladiator. E andare alla sosta con oltre un mese senza il bottino pieno qualche malumore potrebbe lasciarlo dalle parti di via Leoncavallo. In panchina però siede uno degli allenatori sardi che più di tutti ha fatto della grinta delle sue squadre un marchio di fabbrica e in questo senso la pausa potrebbe essere utile ai sassaresi per rimettere dentro un po’ di sano agonismo e di maggiore attenzione, soprattutto nell’impatto contro l’avversario nel primo tempo e nella lotta sulle seconde palle. Solidità e qualità che poi di riflesso porterà anche a una maggiore tranquillità in attacco per provare a creare di più e a sfruttare al meglio quanto costruito. Alla ripresa del campionato ci sarà la non banale sfida nel derby al Budoni, attesa anche da un punto di vista emotivo considerando lo scontro diretto salvezza e la lunga coda polemica della gara di andata sulle scelte arbitrali. Vincere a petto in fuori contro i galluresi sarebbe il giusto segnale per il Latte Dolce di aver capito come uscire dal momento meno brillante, in seguito a un ottimo inizio di campionato, e provare a soffrire il meno possibile nel percorso verso la salvezza. Con il mercato, specie con nuovi innesti dalla cintola in su, che darà una ulteriore mano a Giorico. (r.p.)
Budoni
Sesto pareggio stagionale, il secondo consecutivo nelle ultime cinque partite di campionato e un ritorno al gol lontano dalle mura amiche del Pasquale Pinna che mancava da quasi tre mesi (l’ultima volta che i biancazzurri hanno messo il timbro sul tabellino dei marcatori è stato lo scorso 17 settembre, 2-2 contro la Romana). Segnali di miglioramento, nonostante una classifica ancora difficile che recita 15 punti totali alla fine del girone d’andata, per il nuovo Budoni di Mario Petrone. I sassaresi hanno ottenuto un buon pareggio contro un’altra formazione del girone G di Serie D che naviga nei bassi fondi della generale come l’Anzio di Mario Guida. L’1-1 del Bartolani, al di là delle dietrologie dal punto di vista degli episodi (con due rigori, uno per tempo, chiesti a gran voce dai sardi ma non concessi dall’arbitro), ha mostrato ancora una volta un Budoni arcigno, mai domo, che ha saputo andare oltre le difficoltà , trovando una reazione di carattere nel secondo tempo che fa ben sperare in vista del girone di ritorno. E poi c’è il fronte mercato. Il Budoni è in piena ristrutturazione, un po’ per necessità (vista la situazione attuale in graduatoria) e un po’ perché, con il cambio modulo voluto da mister Petrone (dal 3-5-2 al 4-2-3-1), la squadra ha bisogno di un restyling volto a soddisfare le nuove esigenze tecniche del suo nuovo inquilino. In tal senso, i primi frutti del mercato invernale del Budoni si sono incominciati a vedere proprio al Bartolani contro l’Anzio. Da sottolineare in primis il primo acuto in maglia biancazzurra di Quintero, arrivato dall’Albenga e che ha dimostrato di essersi inserito fin da subito nei meccanismi tecnici e tattici di mister Petrone, con una prestazione importante sia in fase di protezione palla per favorire gli inserimenti dei compagni che appunto in fase realizzativa. Sempre dal fronte mercato in entrata, hanno cominciato a dare delle indicazioni positive anche il ghanese Leveh e l’argentino Basualdo, tra i più propositivi in casa Budoni soprattutto nel secondo tempo. In attesa che il roster venga completato – con almeno altri 3 innesti nel mirino – ora c’è da pensare solo al campo. L’obiettivo è centrare la salvezza e mantenere la categoria. Su questo aspetto, nonostante un girone d’andata molto complicato, mister Petrone ha mostrato comunque piena fiducia nel suo gruppo. “Sono convinto che se ci limitiamo al calcio giocato questa squadra si salva”, ha dichiarato l’allenatore biancazzurro dopo l’1-1 contro l’Anzio. Un’unione di intenti senza dubbio importante per il Budoni, chiamato a dare subito segnali importanti per arrivare alla meta chiamata salvezza. E alla ripresa del campionato per capitan Farris e compagni c’è il sentitissimo derby salvezza contro il Latte Dolce di Mauro Giorico, per provare a uscire dalle sabbie mobili (f.l.).
La Redazione














