La giornata di lunedì vuol dire tempo di analisi e riflessioni con lo sguardo rivolto verso il futuro. Ecco quindi il quinto appuntamento stagionale su Centotrentuno.com, dove raccontiamo il momento delle squadre sarde impegnate nel girone G della Serie D: Arzachena, Ilvamaddalena, Costa Orientale Sarda e Atletico Uri. Società isolane che nell’ultimo fine settimana sono andate in scena nella quinta giornata di campionato.
Arzachena
L’Arzachena sogna. Il 2-1 interno contro la Lupa Frascati ha messo in evidenza tutto il cinismo e la cattiveria della formazione allenata da Marco Nappi. Contro la Lupa, gli smeraldini hanno controllato la gara fin dalle prime battute, costringendo gli avversari alla fase difensiva. Il pressing asfissiante dell’Arzachena viene premiato al 27’ con Franco Bolo. L’argentino, servito dal connazionale Sartor, insacca agevolmente per l’1-0 dei padroni di casa. Nella ripresa, però, arriva a sorpresa la reazione della Lupa Frascati. La squadra laziale, infatti, trova a sorpresa il pareggio al 58’ grazie ad una vecchia conoscenza del calcio isolano ovvero Davide Sabatini. L’ex attaccante della Torres scatta in posizione centrale e con un destro preciso all’incrocio fulmina Ruzittu in uscita. Quando tutto lascia presagire al pari come risultato finale, ecco il ruggito finale dell’Arzachena. A far letteralmente esplodere di gioia il pubblico del “Biagio Pirina” è un gol straordinario di Marcos Sartor. Il centravanti argentino controlla al limite dell’area, si libera del diretto marcatore, lasciando poi partire un bolide imprendibile dai 25 metri per il portiere Casagrande. Con questi tre punti, l’Arzachena sogna e aggancia la vetta a quota 10 punti, seppur in coabitazione con Real Monterotondo Scalo e Sorrento Calcio. Nel prossimo turno, in programma domenica 9 ottobre 2022, gli smeraldini affronteranno fuori casa al “Comunale” il Pomezia, ottava forza della Serie D – Girone G.
Ilvamaddalena
Un avvio da dimenticare con annesso svantaggio su palla da fermo, poi il pari, la rimonta, la controrimonta avversaria e, in un finale incandescente ed emozionante, il gol della vittoria a tempo quasi scaduto con un pizzico di fortuna. È stato un po’ questo il leitmotiv della prestazione dell’Ilvamaddalena allo Stadio San Ciro contro il Portici. L’inizio, come detto, non è stato dei migliori per i ragazzi allenati da Aldo Gardini. Il gol del vantaggio dei padroni di casa al 13’ con Marco Castagna su punizione diretta sembrava aver messo in salita la gara per i maddalenini. I biancocelesti, tuttavia, non si sono disuniti e al 27’ hanno trovato la rete dell’1-1 con la stessa moneta con la quale gli avversari gli avevano colpiti soltanto 13’ prima ovvero il calcio di punizione. A realizzarlo per l’Ilva è stato Daniele Ansini. Il 26enne centrocampista di mister Gardini è bravo a trovare l’angolo giusto battendo un non perfetto Sarracino. Il secondo tempo è una vera e propria girandola di emozioni. Nemmeno il tempo di iniziare la ripresa che l’Ilva ne approfitta subito, mettendo la testa avanti. I maddalenini sono cinici ad approfittare di uno svarione difensivo dei padroni di casa. L’argentino Hernán Altolaguirre scappa via a destra, poi mette in mezzo una gran palla per il connazionale Ignacio Cacheiro, libero di insaccare il gol del 2-1 e del sorpasso. L’Ilva sembrava in controllo della gara ma subisce l’improvviso risveglio del Portici. Al 66’ la formazione di Savio Sarnataro ha avuto un sussulto d’orgoglio con Diop che, su assist di Amato dalla corsia, ha trovato il gol del 2-2 battendo un incolpevole Mejri. All’89’, però, la Dea bendata premia la squadra di Gardini, che mette la terza marcia con l’autorete di Senese che, di testa, ha beffato in controtempo il portiere Sarracino per il 3-2 finale. Con questo importante successo esterno, l’Ilvamaddalena sale a quota 9 punti in classifica (in compagnia della Paganese), a -1 dal trio di testa formato da Arzachena, Real Monterotondo e Sorrento. Nel prossimo turno, in programma domenica 9 ottobre 2022, quello contro il Sorrento al “Pietro Secci” sarà già uno scontro dal sapore d’altissima classifica nel girone G della Serie D.
Costa Orientale Sarda
Quella di Caserta era una sfida che metteva di fronte due squadre in cerca di riscatto. Perché al di là delle ambizioni sulla carta diverse dei due gruppi, il campo non aveva dato a entrambe finora grandi risposte a guardare la classifica. La Costa Orientale Sarda è arrivato al Pinto con importanti assenze come quelle di Piredda e Mattia Floris, ma anche di Mereu, uomo chiave a gara in corso per Loi. Rinunce forzate che non hanno portato almeno nella prima metà di gara a una vera e propria sofferenza. Anche perché prima del gol della vittoria dei padroni di casa, il Cos è andato due volte vicino al gol prima con Nurchi e poi con Loi. La mancanza di cinismo ha fatto rima con l’unica distrazione della gara: il gol di Favetta nasce da una rimessa laterale battuta velocemente, con l’attaccante che parte alle spalle di Cadau e che lo stesso numero 7 e Moi non riescono a chiudere. Dalla mezz’ora la partita è così cambiata, con la Casertana a far possesso palla ma a non sfondare. Un copione seguito per tutto il secondo tempo, con i campani vicini al raddoppio solo quando i cambi hanno sbilanciato leggermente la squadra in avanti. È forse questa la nota più positiva per il Cos. Sarebbe stato facile sbandare al Pinto, dove il pubblico di casa si è fatto sentire senza interruzione per tutta la gara. I gialloblù hanno invece concesso tanto possesso palla agli avversari ma i rischi veri e propri si contano sulle dita d’una mano. Dall’altra parte però si sente ancora una volta la mancanza di cattiveria sotto porta – due le occasioni nitide nel secondo tempo entrambe per Nurchi – ma anche la capacità di accompagnare l’azione e sfruttare le ripartenze. La partita contro il Portici, domenica 9 ottobre, sarà la prima occasione per cambiare passo e avere continuità per tutti i 90’ in entrambe le fasi. Ma anche per ritrovare un pubblico di Tertenia che aspetta la prima vittoria in casa.
Atletico Uri
Un avvio di primo tempo un po’ troppo contratto con annessa rete avversaria, poi la reazione a inizio secondo tempo col gol del pareggio e un’impresa sfiorata nel finale in inferiorità numerica. È questa la cartolina proveniente dallo Stadio “Ninetto Martinez”, dove l’Atletico Uri ha bloccato la Paganese sul risultato di 1-1. L’inizio di partita per i ragazzi di mister Paba è stato alquanto scioccante. I giallorossi, dopo nemmeno 2 minuti di gioco, sono andati sotto per via del gol segnato da Di Somma, bravo e fortunato ad approfittarne sotto porta nonostante il tentativo di salvataggio del portiere Atzeni. Nella ripresa, però, la musica è cambiata e con essa anche l’atteggiamento dell’Atletico Uri all’interno della contesa. I frutti sono stati raccolti quasi subito al 54’ con Alessandro Aiola. Il numero 11 della squadra di Massimiliano Paba, servito da Loru, si è inventato una splendida volèe di prima, che non ha lasciato scampo a Pinestro e che ha consentito all’Atletico Uri di rimettere in parità la partita. Nell’ultimo terzo di gara, nonostante l’espulsione di Fusco, l’Atletico Uri ha sfiorato addirittura il clamoroso sorpasso con una perfetta combinazione tra Demarcus e Di Paolo, il cui tiro è finito di pochissimo a lato. Con questo prezioso pareggio, i giallorossi di mister Paba salgono a quota 6 punti in classifica e, nel prossimo turno in programma il 9 ottobre, affronteranno fuori casa la Lupa Frascati.
Fabio Loi