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Serie D | Arzachena, il cinismo รจ la chiave del superderby con il Cos

Una fase di gioco di Arzachena-Costa Orientale Sarda | Foto Claudia Cinefra
Una fase di gioco di Arzachena-Costa Orientale Sarda | Foto Claudia Cinefra
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รˆ ricominciata la Serie D ed รจ tempo di tornare alle nostre consuete analisi a freddo sul rendimento delle squadre sarde che militano nel girone G.

Arzachena

Una vittoria dal sapore dolcissimo. C’era tanta attesa di vedere all’opera la nuova-vecchia Arzachena targata Marco Nappi (che, squalificato, ha dovuto saltare la prima di campionato sulla panchina di casa) contro la neonata Costa Orientale Sarda di Francesco Loi, un match che prometteva spettacolo e intensitร . Aspettative pienamente rispettate, con i biancoverdi capitanati da Danilo Bonacquisti che, al termine di una partita davvero calda, hanno portato a casa i tre punti grazie ai colpi di testa del duo Sartor-Pinna, con l’argentino a fare la parte del leone con un gol e un assist. Una vittoria da squadra cinica e matura quella degli smeraldini, che hanno patito tanto nella prima mezz’ora di gioco con una partenza lenta e alcuni errori difensivi inattesi per quello che nell’ultima stagione era stato uno dei reparti arretrati meno battuti. Poi, pian piano, l’anima dell’Arzachena รจ venuta fuori: spinta dalle grida del suo allenatore in tribuna, la squadra di casa ha accelerato sempre piรน fino a creare diverse occasioni da gol cui un ottimo De Luca ha detto di no. Ma l’impermeabilitร  della difesa in azzurro รจ finita a inizio ripresa: il gol di testa di un solissimo Nino Pinna su torre di Sartor ha rotto l’equilibrio e la forza dei Nappi boys รจ stata quella di reggere l’urto dell’inferioritร  numerica, dovuta al rosso per Bonu reo di aver fermato da ultimo uomo Mancosu lanciato a rete. Il pari di Moi poteva incrinare le certezze di Luca Manca e compagni, ma proprio il numero 8 con un guizzo ha trovato la fuga e l’assist per il decisivo gol di Sartor, che in tuffo a centroarea ha fulminato De Luca. Una vittoria giusta perchรฉ in 10 contro 11 gli smeraldini hanno continuato a premere, senza lasciare spazi agli ospiti: tre punti di platino per la creatura del direttore Antonello Zucchi, visibilmente soddisfatto a fine gara per l’ottima e cinica partenza dei suoi ragazzi.

Costa Orientale Sarda

“A calcio vince chi fa gol, non chi crea occasioni e non la butta dentro”. Difficilmente Francesco Loi poteva essere piรน chiaro di cosรฌ, dopo il 2-1 della sua Costa Orientale Sarda al Pirina di Arzachena. Una sconfitta che brucia in casa Cos perchรฉ la prestazione di Demontis e soci c’รจ stata eccome, con almeno cinque nettissime occasioni da gol tra il palo di Floris e altrettante grandi parate di Ruzittu, superato soltanto dalla perla dal limite di capitan Davide Moi, che avrebbe preferito festeggiare in modo diverso il suo ritorno nello stadio che lo ha visto protagonista nel recente passato. Invece, per mutuare un’altra espressione usata da mister Loi, “chi sbaglia paga”: troppi errori per gli azzurri, tra mancanza di cinismo e frenesia di voler lasciare il segno fin da subito, uniti alla poca luciditร  in alcuni frangenti (vedasi la gestione degli offside). Ma ci sono anche note liete per l’ex Muravera: l’aver abbandonato il vecchio e malandato terreno di gioco del Comunale ha giovato a “vecchietti terribili” come Mancosu e Moi, senza contare l’innesto di un Pietro Ladu giร  centrale nel progetto tattico del Cos e dai cui piedi passano tutte le azioni. In attesa di recuperare lo squalificato Piredda (ancora due giornate di stop per l’ex Cagliari) e l’infortunato Cadau, Loi puรฒ consolarsi con i suoi giovani: ottimo esordio di Laconi nel ruolo di terzino destro, cosรฌ come per il portiere De Luca che con coraggio e abilitร  ha difeso i suoi pali trovando almeno tre grandi parate. Da rivedere invece i 2001 Mereu e Manca, entrambi scelti come titolari e chiamati quest’anno alla consacrazione nell’ultimo anno da under. Domenica contro l’ambizioso Pomezia ci sarร  il tanto atteso debutto casalingo a Tertenia: sarร  una festa per tutto il territorio, che attraverso il calcio prova a scommettere sulla propria valorizzazione a livello turistico e non solo.

Atletico Uri

Un pareggio che, viste le assenze, puรฒ soddisfare. La prende con filosofia Massimiliano Paba, tecnico dell’Atletico Uri alla sua seconda stagione in Serie D con ben in testa l’obiettivo finale chiamato salvezza. E partire in un derby, insidioso giร  di per sรฉ e per di piรน contro l’Ilvamaddalena neopromossa, era la classica potenziale trappola per una squadra che ha fatto della concretezza e della spensieratezza i suoi cavalli di battaglia in Serie D. Ecco perchรฉ l’1-1 del Ninetto Martinez contro un avversario giร  affrontato in Coppa Italia puรฒ essere letto positivamente da Paba e dai suoi ragazzi, che sono andati in vantaggio grazie al rigore trasformato di Masia dopo una grande azione di Demarcus, migliore in campo per quanto fatto vedere contro i maddalenini. La mancanza di cinismo dei giallorossi ha perรฒ tenuto in partita gli ospiti, che hanno trovato il pari grazie al solito Nacho Cacheiro, autentico mattatore della prima parte di stagione in casa Ilvamaddalena. Il gol subito ha ridestato un Atletico imbottito di giovani ma che ha tentato fino all’ultimo di trovare i tre punti e soltanto il palo ha negato ad Aloia la gioia del debutto con rete decisiva e nemmeno Jah, da due passi, รจ riuscito a segnare. “Era una partita complicata che temevo, molte volte queste partite lโ€™anno scorso le avremmo perse”, ha detto Paba al termine del match, giร  con la testa rivolta alla prima trasferta in casa dell’Aprilia, che all’esordio รจ stata sconfitta dall’Angri (2-1).

Ilvamaddalena

Tornare nel campionato nazionale dopo 26 anni e riuscire a tornare nell’isola con un punto รจ certamente un ottimo punto di partenza per l’Ilvamaddalena di Aldo Gardini, che con l’1-1 di Uri contro l’Atletico ha messo in tasca il primo punto della stagione. A differenza del derby del Pirina, dove lo spettacolo l’ha fatta da padrone, al Ninetto Martinez รจ andato in scena un match tra due squadre concrete e pronte a vendere cara la pelle, con la consapevolezza che nel girone della morte che รจ diventato quello delle sarde ogni punto รจ e sarร  preziosissimo. “Sapevamo che era tosta, i ragazzi perรฒ hanno affrontato la partita con il carattere che volevo vedere e hanno dimostrato che il pareggio era il risultato giusto”,ย ha detto il tecnico di Maccarese al termine di una gara in cui รจ emerso ancora una volta il talento dell’argentino Cacheiro, autore del gol del pareggio e spauracchio per la difesa di casa piรน del connazionale Altolaguirre, tornato da ex nello stadio che lo ha accolto un anno fa nel suo esordio in Italia. Il pareggio finale รจ un buon viatico per Ansini e soci, che domenica a Moneta ospiteranno subito la Casertana, autentica corazzata del girone G e reduce dal 2-1 in rimonta contro un ostico Nola. Sarร  una bella festa per tutta l’isola de La Maddalena, che da tempo aspettava di vivere nuovamente come in passato atmosfere cosรฌ stimolanti.

Francesco Aresu

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