Un turno nel complesso positivo per le sarde impegnate nel girone G della Serie D. Tre vittorie, quelle di Ilvamaddalena, Arzachena e Costa Orientale Sarda e una sconfitta, quella rimediata di misura dall’Ateltico Uri contro una diretta pretendente alla vittoria del campionato. Un finale di stagione che a sole due giornate dalla fine, sta diventando sempre più rovente, con una lotta salvezza serratissima che non lascia spazio a sconti. Andiamo a vedere come è andato il fine settimana delle quattro sorelle sarde.
Arzachena
Quarta vittoria consecutiva, terza partita di fila con tre reti segnata, rete inviolata e solamente 2 punti dalla matematica certezza dei playoff. Un’Arzachena che è uscita dal Pirina facendo un ulteriore passo in avanti, non solo in termini di classifica ma soprattutto in quelli della crescita. La risposta più importante, oltre al risultato netto, è stata sotto l’aspetto della gestione. Il rischio corso nel finale di partita contro l’Angri, quando gli smeraldini sul risultato di 3-0 hanno rischiato di farsi rimontare subendo due gol, non si è ripetuto e i ragazzi di mister Nappi con attenzione e concentrazione hanno gestito le offensive della Palmese. Un ritorno alla normalità in casa biancoverde, infatti come sempre detto da mister Nappi: “Con la rosa al completo vedrete di cosa è capace la mia squadra”. Così è stato: un Nino Pinna imprendibile ha fatto venire il mal di testa alla difesa rossonera, Sartor in avanti ha fatto quello che ha voluto mettendo il suo zampino su tutte e tre le reti. Bonacquisti e Manca hanno smistato palloni in maniera saggia e intelligente, mettendo anche la giusta cattiveria in fase di non possesso. Quella vista al Pirina nella giornata di ieri 23 aprile è un’Arzachena da playoff. Ora però bisogna subito chiudere la questione posizionamento già dalla prossima partita, per farlo serve battere il Nola a domicilio per riuscire ad affrontare l’attesissimo derby contro l’Ilva con una testa più libera. (a.o)
Costa Orientale Sarda
Vittoria di misura, in una partita rimasta sempre in equilibrio, sbloccata allo scadere del primo tempo grazie alla rete di Derbali. Un successo importante quello degli uomini di mister Francesco Loi che al Salveti, contro il Cassino, hanno conquistato tre punti fondamentali in ottica salvezza. Un momento che stava iniziando a farsi pesante in casa Cos che, dopo le due sconfitte contro Sorrento e Paganese e il pareggio casalingo contro la Lupa Frascati, stava vedendo sempre più vicina la zona rossa della classifica. “È stata una partita dove se fosse arrivato il pareggio nessuna delle due squadre avrebbe rubato nulla” con queste parole mister Carta ha commentato il risultato ottenuto dalla sua squadra. La salvezza, soprattutto in un campionato così equilibrato e cosi tirato nelle zone basse della classifica come quello di quest’anno, passa per vittorie sporche, sofferte, che però danno morale e carica alla squadra. Gli ultimi due turni per Demontis e compagni saranno cruciali, per i gialloblù sarà vietato sbagliare. Domenica 30 aprile a Tertenia arriverà il Tivoli che, come i sardi, è alla ricerca di punti cruciali per la corsa salvezza mentre, il 7 maggio, la Cos farà visita al Real Monterotondo. Al momento, nonostante il 9° posto in classifica, la zona playout dista solamente tre lunghezze, appunto per questo motivo sarà importante per i sarrabesi-ogliastrini continuare con la stessa “garra” e intensità dimostrata nell’ultima sfida contro il Cassino. (a.o)
Ilvamaddalena
Quattro risultati utili consecutivi per respirare un’aria meno asfissiante e prenotare un posto ai playout o addirittura una salvezza diretta che fino a qualche settimana fa sembrava una chimera. La vittoria dell’Ilvamaddalena a Tivoli è stata vitale per i ragazzi di Aldo Gardini. Un risultato che assume ancora più importanza se si considera che la squadra di Cotroneo è una concorrente diretta per la corsa alla salvezza ed era reduce da tre vittorie di fila che l’avevano fatta uscire dalla zona playout. La partita dei Leoni al “Galli” è stata praticamente perfetta: una partenza aggressiva che ha portato alla rete del solito Altolaguirre, poi una gara ben controllata senza quasi mai soffrire le incursioni dei laziali, merito di una difesa ben guidata da Di Pietro, da un centrocampo ordinato e attento e dal sacrificio di un’intera squadra, determinata a rimanere nella categoria. Determinazione infondata dall’esperto tecnico laziale, ma anche da quel senso di appartenenza per la maglia e per un’isola che vuole ancora stare in un campionato interregionale. Ora per i maddalenini nel mirino c’è la Vis Artena, squadra di categoria che recentemente ha perso del terreno, fino a rimanere invischiata anche lei nella lotta per evitare i playout. Solo due punti separano le due squadre, una vittoria davanti al pubblico dello Zichina significherebbe sorpasso e uscire dalla zona calda, prima del sentitissimo derby con l’Arzachena che chiuderà la stagione di un’Ilvamaddalena che, comunque vada, ha dimostrato di poterci stare ampiamente in questa Serie D. (m.p)
Atletico Uri
Tanto carattere, agonismo e soprattutto la voglia di non mollare fino all’ultimo pallone senza paura e con il massimo della convinzione. Un mix che rasenta quasi la perfezione se non fosse per la mancanza di quel pizzico di cinismo in più sotto porta – tra sfortuna ed episodi arbitrali dubbi – che è venuto a mancare proprio nei momenti decisivi di un incontro molto acceso. L’Atletico Uri di Massimiliano Paba può comunque trarre delle indicazioni significative nonostante la sconfitta casalinga del Ninetto Martinez per 1-0 contro il Sorrento. I giallorossi, dopo la sconfitta nel match contro l’Angri, hanno avuto un sussulto d’orgoglio quasi improvviso che fa ben sperare in vista dell’imminente rush finale di campionato. Nel corso della sfida contro il Sorrento, si è notata palesemente nell’arco dei novanta minuti la voglia di segnare e di raggiungere la vetta della classifica cannonieri di bomber Aloia (tra i più pericolosi dell’Uri in fase offensiva), lo stato di grazia di uno strepitoso Gagliardi, protagonista in più di una circostanza di grandi parate che hanno tenuto il risultato in bilico fino all’ultimo minuto, ma anche l’aver rispolverato con risultati incoraggianti un rifinitore di prim’ordine a cavallo tra la trequarti e l’attacco come Demarcus, chiamato ad affiancare uno dei gioielli di maggiore prospettiva di casa Uri come Fiorelli. Tuttavia, la sola prestazione messa in campo contro un avversario che è ad un passo dalla promozione in C e che punta altresì a giocarsela fino in fondo con la Paganese per il primato del girone G non fa certo dormire tranquillo mister Paba e tutto il suo staff in ottica salvezza. Calendario alla mano, l’Atletico Uri, risucchiato improvvisamente nella zona spareggi playout insieme a Portici, Ilvamaddalena e Pomezia, è chiamato a fare quanti più punti possibile, già a partire dalla sfida del prossimo fine settimana contro la Palmese, altra pretendente nella corsa playoff (attualmente a quota 46 punti insieme al Cassino, a -1 dall’ultimo slot disponibile occupato al momento dalla Lupa Frascati). Impegno sicuramente non semplice sulla carta per i giallorossi, che poi termineranno la stagione con un delicatissimo scontro diretto contro il Portici. In palio ci sono sei punti molto pesanti ed ecco perché l’Uri, parafrasando il titolo di un famoso brano degli Imagine Dragons del 2017, dovrà avere non solo mettere in campo il giusto mix di cinismo e furore agonistico ma soprattutto avere come mantra il fattore “Whatever It Takes”, ovvero l’ottenere a tutti i costi l’obiettivo: centrare la salvezza. (Fabio Loi)
La Redazione