Una vittoria è una vittoria. Un successo in un derby è un successo in un derby, specie se te ne aggiudichi tre su tre in stagione. Alla fine dei conti di Torres–Olbia 1-0 questo è quello che rimane dalle parti dei rossoblù. I sassaresi restano a -3 dal Cesena capolista e a +11 dal Perugia terzo. Il successo contro i galluresi, sempre più in crisi nella corsa salvezza del Girone B di Serie C, però racconta tanto del momento della Torres in campionato.
Bicchiere mezzo pieno
Innanzitutto l’1-0 all’Olbia permette ai rossoblù di tornare a chiudere una gara senza subire gol dopo averne presi 3 a Rimini (3-1 finale) e 2 contro la Recanatese in casa (3-2 al Vanni Sanna). Non accadeva da prima di Natale alla Torres di non incassare un gol (1-0 al Pineto). In seconda analisi la formazione rossoblù sale a quota nove vittorie su undici partite nel proprio stadio in stagione, stesso rendimento del Cesena capolista tra le mura amiche. Un dato che conferma ancora di più il forte legame tra la piazza e la squadra mostrato anche dal bello spettacolo sugli spalti (tutti sold out da giorni prima del match) contro l’Olbia. Si aggiunga a questo un momento da vero trascinatore per Manuel Fischnaller. Il giocatore bolzanino si conferma uomo dai gol pesanti, dopo la rete a Cesena battezza anche il derby di ritorno e in pochi mesi è diventato un vero e proprio idolo per i tifosi. Per “Fisch” con quello ai galluresi i gol sono diventati dieci, una doppia cifra centrata con largo anticipo rispetto all’ultimo anno in C a Fermo. Ma non ditelo a lui: “Non mi sono messo degli obiettivi. Questo forse è il primo anno che non penso ai gol perché mi diverto a stare con la squadra e a giocare in campo con questa Torres”. Ci pensa però mister Greco ai suoi gol, se togliessimo alla squadra sassarese le marcature di Fischnaller, infatti, i punti in classifica sarebbero 11 in meno per la Torres. Gli stessi del Perugia. Numeri che fanno ben capire il peso effettivo della punta classe 1991 sui risultati rossoblù.
Bicchiere mezzo vuoto
L’1-0 sull’Olbia, vittoria numero 15 del campionato rossoblù, ha indicato però anche alcuni spunti di riflessione per la Torres. Specie perché si tratta di segnali che sono una costante degli ultimi turni. A partire da quella brutta abitudine a non chiudere le partite, costata già cara a Rimini appena una settimana fa. Contro l’Olbia la Torres ha lasciato aperta una partita che con un pizzico in più di cattiveria avrebbe potuto chiudere molto prima del 94’ al triplice fischio. E una squadra con un po’ più di mordente in attacco rispetto ai galluresi avrebbe anche potuto trovare un pari-beffa ai danni dei sassaresi. Infine, la tendenza del tecnico Greco di ponderare molto sulle sostituzioni sembra portare a una sempre maggiore stanchezza nella rosa. Da Mastinu a Ruocco, passando per Scotto e i centrali di difesa, sono tanti i calciatori della Torres che sembrano un po’ spremuti dopo la cavalcata di inizio stagione.
Il futuro
La prossima sfida alla Carrarese metterà nuovamente alla prova la Torres con una trasferta più che complicata. Con i toscani che sono anche la squadra del girone B di Lega Pro che ha subito meno gol in casa (5). La Torres si avvicinerà alla sfida con un mercato che ha già portato via Mandrelli (andato in D all’Aquila) e che porterà via Kujabi (ieri in tribuna e destinato al rientro al Frosinone prima di scegliere una nuova avventura in prestito). Con la sessione di trattative che potrebbe anche vedere la Torres rafforzarsi nei prossimi giorni con l’arrivo di un centrale difensivo, probabilmente abile nel giocare da braccetto mancino. La settimana verso Carrara poi sarà fondamentale per continuare il percorso di reinserimento di Adama Diakite in avanti. Alla Torres, specie dalla panchina, mancano le sue reti. Da capire se il centravanti rossoblù potrà già dalle prossime uscite essere schierato per più di una semplice manciata di minuti finali. Anche perché con Fischnaller squalificato per la Carrarese il ritorno del vero Diakite sembra fondamentale per i rossoblù.
Roberto Pinna