Nuovi scenari. Il passo falso con il pareggio in rimonta per 1-1 in casa del fanalino di coda Fermana apre a nuove prospettive in casa Torres. Per la prima volta in stagione i rossoblù vedono il distacco dal Cesena diventare non solo virtuale per la differenza reti, ma anche tangibile con due punti ora a dividere prima e seconda della classifica. Va detto che a Fermo, al di là di un pareggio in una gara nata male, la squadra di Alfonso Greco ha prodotto probabilmente la peggiore prestazione annuale. E sarà soprattutto dall’analisi dei motivi che hanno portato a un difficile approccio e a un secondo tempo più nervoso che bello che dovrà ripartire il gruppo sassarese in settimana, per provare ad arrivare allo scontro diretto del 17 dicembre, in casa del Cesena, con ritrovata forza.
Momento
Contro la Fermana si è vista una Torres molle nei primi 45 minuti, con anche alcuni big parsi in notevole ritardo, da Idda a Scotto fino a Giorico, che sul tramonto della prima frazione si è anche fatto male, di nuovo, e ha abbandonato il campo. Il giallo rimediato avrebbe comunque privato Greco del suo cervello a centrocampo per la prossima sfida al Vanni Sanna contro l’Arezzo, ma ora il dubbio è capire se Giorico ci sarà a Cesena. Contro i toscani nel prossimo turno non ci sarà neanche Idda, ma tornerà Dametto al centro della difesa, con l’assenza di quest’ultimo che si è sentita in maniera importante a Fermo, specie nei calci piazzati e nei ripiegamenti rapidi. Se l’approccio del primo tempo è stato debole forse più dal punto di vista mentale che altro, la seconda frazione in costante frenesia (con la Fermana che ha costruito le migliori occasioni per vincerla) ha palesato forse un po’ di stanchezza eccessiva nella rosa di Greco. Neanche i cambi infatti sono riusciti a dare quel guizzo che in altre occasioni era bastato per portare a casa il bottino pieno, pensiamo per esempio all’ultima rimonta in trasferta a Pesaro.
Cambio
L’allungo del Cesena, come detto, cambia il punto di vista della Torres. Questa rosa avrà anche la forza di fare da inseguitrice? Fino al turno numero 15 la squadra rossoblù aveva più che dimostrato di saper agire bene come sorpresa del campionato in vetta e ha respinto quasi sempre al mittente le provocazioni degli avversari. Comandare da outsider però implica degli sforzi mentali diversi dal fare da underdog che insegue. Servirà uno sforzo ulteriore di serenità, per un gruppo che comunque non deve fare drammi dopo l’1-1 di Fermo, anche se arrivato dopo una brutta prova contro l’ultima in classifica. Una partita storta ci può stare, specie se hai messo in precedenza da parte 8 punti di vantaggio sulla terza. Al tempo stesso questa Torres non potrà cullarsi troppo sul fieno in cascina racimolato grazie all’ottimo impatto con il campionato. Anche perché se guardiamo al rendimento delle ultime cinque giornate i sassaresi con 8 punti hanno il sesto andamento del girone. Insomma, una piccola frenata c’è stata, ma soprattutto alcune delle dirette avversarie, Cesena ovviamente su tutte, hanno dato una significativa accelerata rispetto all’inizio di torneo.
La prossima sfida all’Arezzo, specie perché a un passo dallo scontro del Manuzzi, può rappresentare un altro trappolone così come lo è stata la Fermana. E servirà un approccio forte, spinto anche dal vento del Vanni Sanna, per portare a casa nuovamente i 3 punti. Anche perché i toscani, a un passo dalla zona playoff, sono una squadra più da trasferta che casalinga. Lontano dal proprio stadio l’Arezzo ha raccolto 10 punti, 9 nelle sfide interne. Alla Torres la settimana che porterà alla gara dell’Acquedotto servirà soprattutto per far ritrovare energie fisiche e mentali a un gruppo che fin qui ha corso a perdifiato e che un po’ di fatica nel superare ogni domenica responsabilità e grandi pressioni l’ha accusata. Come è normale. Il problema non è soffrire una domenica, ma come si riesce a reagire in quella dopo.
Roberto Pinna
