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Serie C | Torres: chi è Mastinu, ciliegina sul mercato rossoblù

Giuseppe Mastinu esulta dopo il gol ad Ascoli | Foto Pisa Sporting Club
Giuseppe Mastinu esulta dopo il gol ad Ascoli | Foto Pisa Sporting Club
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La Torres batte un altro colpo di mercato. E che colpo. La società rossoblù si fa un regalo in vista del campionato di Lega Pro 2023/2024, ma lo fa soprattutto ai tifosi, che ora sognano una stagione alla ribalta. In rossoblù arriva Giuseppe Mastinu, dopo aver risolto il proprio contratto con il Pisa (qui tutti i dettagli dell’accordo). Mastinu è un classe 1991, nato a Sassari, lui che a Sassari ci ha giocato solo da avversario prima di una lunga esperienza tra i campi di Serie B. Arriva in una Torres a forte vocazione sarda (gli arrivi di Idda e Giorico vanno in questo senso), ma caratterizzata anche da tanta qualità, specie in avanti.

Profilo

Capace di calarsi in differenti ruoli dal centrocampo in su, Mastinu ha disputato gran parte della sua carriera come ala destra, ruolo ideale per consentirgli di rientrare sul mancino e concludere in porta. Ma la duttilità del giocatore sassarese gli ha permesso di giocare anche sull’altra fascia, oltre che di ricoprire il ruolo di terminale offensivo o quello di supporto alle punte, sulla trequarti. All’occorrenza può anche arretrare il suo campo d’azione sulla mediana, zona dove comunque i rossoblù sono già ben coperti. Mastinu consente dunque a Greco di variare disposizioni in campo anche a gara in corso, confermando la volontà dei rossoblù di puntare in sede di mercato su giocatori duttili, in grado di regalare più soluzioni possibili all’allenatore, come Pelamatti, Cester, Fischnaller, solo per citarne alcuni. Il nuovo acquisto della Torres promette di essere, grazie alla sua visione di gioco, tra i maggiori ispiratori della manovra offensiva, capace anche di concludere a rete dalla distanza grazie al suo mancino potente e preciso.

Mastinu in campo con lo Spezia contro la Lazio | Foto Spezia Calcio

La capacità nel saltare l’uomo, la tecnica e l’imprevedibilità ne fanno l’arma perfetta per creare la superiorità numerica in avanti. Bravo anche negli inserimenti offensivi, tra i punti di forza di Mastinu c’è anche l’abilità nel calciare le punizioni, nella passata stagione una delle grandi mancanze dei rossoblù. Al momento, con il mercato quasi agli sgoccioli, la Torres ha in rosa numerosi elementi di qualità. Forse troppi, direbbe qualcuno che considera la sovrabbondanza di scelte una cosa negativa. Di sicuro questo non è un pensiero di Alfonso Greco. Il quale avrà però il delicato compito di gestire al meglio i propri talenti, da Ruocco a Fischnaller, passando per i sassaresi Mastinu e Scotto. Senza dimenticare Diakitè e Menabò. Il tecnico romano dovrà dunque cercare di far convivere in campo il maggior numero di giocatori di qualità, sia per aggredire il gioco, ma anche in ottica di gestione dello spogliatoio.

La carriera

Giuseppe Mastinu inizia il suo percorso nel calcio nell’Arzachena, con cui debutta giovanissimo in Serie D, nel 2008. A 16 anni ha inoltre la grande possibilità di essere aggregato al Milan Primavera, ma la sfortuna, concretizzata in un problema fisico, si mette di traverso e non gli consente di esprimersi al meglio. Il sogno Milan sfuma e Mastinu rientra in Sardegna. Con gli smeraldini mette subito in mostra le sue qualità, raggiungendo, in 5 stagioni, 96 presenze e 13 reti. Nell’ultima stagione in Costa Smeralda scende sul prato del Vanni Sanna contro la Torres, nella sfida del 27 gennaio 2013 persa dai biancoverdi per 3-1. In quell’occasione Mastinu affronta Idda, alla sua prima esperienza in rossoblù. Questo anno saranno uno al fianco dell’altro. Nell’estate del 2013 fa la preparazione con la Torres, appena promossa in Lega Pro Seconda Divisione, ma non viene aggregato alla squadra. Appuntamento con i rossoblù rimandato. Per la stagione 2013/2014 veste allora la maglia del Budoni, in Serie D, prendendosi la scena. Sono 11 i gol messi a segno in 30 gare, che gli valgono la chiamata dell’Olbia, sempre in Serie D. In Gallura disputa due stagioni, a partire dall’estate 2014, ma è la seconda quella che consacra il giocatore sassarese. Nella stagione 2015/2016 gioca 34 gare e realizza 6 assist e 17 reti, in quella che è sino ad ora la sua migliore stagione dal punto di vista realizzativo. Con i bianchi disputa in entrambe le stagioni i playoff. La prima volta si ferma in finale, dopo aver eliminato il Budoni nel turno precedente anche con un suo gol. Nel 2016 vince i playoff proprio grazie ad una sua rete su punizione messa a segno al Vanni Sanna contro la Torres. Stesso campo in cui nella gara di campionato aveva segnato la rete dei bianchi nel derby vinto dai rossoblù per 2-1.

Beppe Mastinu festeggia dopo il gol al Livorno | Foto Spezia Calcio
Mastinu festeggia dopo il gol al Livorno | Foto Spezia Calcio

All’Olbia, dove condivide l’avventura con Dametto, che ritroverà da compagno in rossoblù, conclude la sua esperienza con 60 presenze totali, 27 gol e 9 assist. È tempo di spiccare il volo e lo fa unendosi agli aquilotti dello Spezia, in Serie B. Un doppio salto da sogno, che consente a Mastinu di calcare finalmente i campi dei professionisti. L’esordio in assoluto avviene in Coppa Italia, quando nel 2016 Domenico Di Carlo (che ritroverà da avversario sulla panchina della SPAL) gli concede i minuti finali nella sfida contro il Modena di Giorico. Incontri casuali di una Torres futura. In campionato esordisce da titolare a settembre 2016, contro il Trapani, mentre il primo gol tra i professionisti arriva più di un anno dopo, ad ottobre 2017 contro il Perugia. Conclude la stagione 17/18 con 28 presenze, 2 gol e 5 assist, nonostante la pubalgia che lo ferma da marzo in poi. Nel campionato successivo continuano i problemi fisici e non trova continuità. In più conclude l’annata in anticipo a causa della rottura del legamento crociato. Un incubo. Ritrova il campo verso la fine del 2019, agli ordini di Vincenzo Italiano, riuscendo a mettere insieme 17 presenze, 5 gol e 1 assist. Ma soprattutto conquista il sogno Serie A, dopo il doppio confronto in finale playoff contro il Frosinone di Nesta. Ma ancora una volta la sfortuna si mette di traverso. La stagione 2020/2021 non inizia nel migliore dei modi, con uno stiramento che fa saltare a Mastinu i primi mesi di Serie A.

Giuseppe Mastinu con la maglia del Pisa | Foto Pisa Sporting Club
Giuseppe Mastinu con la maglia del Pisa | Foto Pisa Sporting Club

A dicembre esordisce finalmente in Serie A, a fine gara contro la Lazio di Simone Inzaghi. Stesso copione qualche giornata dopo, quando prova l’emozione di esordire a San Siro contro l’Inter di Conte e Barella. La mezz’ora disputata contro il Genoa di Ballardini, sempre a dicembre, segna l’ultima delle 3 apparizioni di Mastinu in Serie A. A gennaio 2021 si trasferisce infatti al Pisa, concludendo così l’esperienza in Liguria durata quasi 5 stagioni, in cui il talento sassarese ha realizzato 7 gol e 7 assist in 76 presenze. Con la maglia dei nerazzurri toscani scende dunque di categoria e torna in Serie B. Dopo un finale di stagione dove non trova grande continuità, si prepara al campionato successivo, in cui dimostra di essere un fattore importante per la squadra. Nella stagione 2021/2022 disputa in totale 35 gare, realizzando 1 assist e 2 gol, di cui uno nella finale playoff persa contro il Monza. Disputa il campionato 2022/2023 sempre con il Pisa in Serie B, ma conclude la stagione senza reti. Dopo quasi tre anni in Toscana, 72 presenze e 3 gol decide di ricongiungersi alle proprie radici. Sceglie la Torres nonostante gli interessamenti della Ternana (in Serie B) e dell’ambizioso Catania di Ladinetti, nel Girone C di Lega Pro. Dopo dieci anni da quella preparazione con la Torres non culminata in matrimonio, Mastinu abbraccia quel rossoblù che ha finora incrociato solo da avversario. Giuseppe Mastinu è a Sassari. E questa volta non di passaggio.

Andrea Finiu

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