Arriva dal Rimini, dopo essersi svincolato, il nuovo numero uno della Torres. Il suo nome รจ Andrea Zaccagno e a Sassari รจ giร passato nella scorsa stagione con la maglia della formazione romagnola. Nato a Padova nel 1997, Zaccagno รจ alto 1,83m ed รจ dotato di una buona agilitร tra i pali, anche grazie alla sua struttura fisica longilinea. Il portiere veneto dovrebbe andare ad eliminare lโincertezza della passata stagione, alimentata dallโalternanza tra Salvato e Garau, che ha caratterizzato un ruolo delicato come quello del portiere. Andiamo dunque a scoprire il percorso che ha portato Zaccagno alla firma con la Torres.
Dal tennis allโapprodo al Padova e allo scudetto con il Torino
Andrea Zaccagno si avvicina allo sport da bambino grazie al tennis. Ma giร allโetร di cinque anni esprime il desiderio di mettersi alla prova con una sfera piรน grande. Inizia cosรฌ lโavventura nel mondo del calcio dal suo paese, Casalserugo. Dร i primi calci come difensore, ma non sembra un ruolo adatto a lui. Il caso vuole che in un torneo la squadra non ha a disposizione i portieri, allora il piccolo Zaccagno viene dirottato tra i pali. Da lรฌ, dopo essere stato decisivo per la vittoria finale, non se ne andrร piรน. E infatti allโetร di nove anni entra nelle giovanili del Padova, dove militerร sino alla prima stagione con la Primavera, alla quale viene aggregato anche se piรน giovane di tutti i compagni. Al termine di quel campionato perรฒ il Padova fallisce e Zaccagno deve decidere la direzione da far prendere alla propria carriera.
A lui sono interessate la Roma e il Genoa, ma รจ il Torino la destinazione prescelta, anche grazie alla figura di Moreno Longo, allora allenatore dell’Under19 granata (oggi alla guida del Como). I fatti gli danno ragione. Diventa il titolare del Torino Primavera conquistando il campionato, grazie a un rigore parato in finale ai danni della Lazio di Simone Inzaghi, e la Supercoppa. Lโanno successivo disputa con i granata anche la UEFA Youth League.
Il difficile impatto con i professionisti e il riscatto al Mondiale Under 20
Nella stagione 2016/2017 segue, in prestito, Moreno Longo alla Pro Vercelli in Serie B, ma disputa solo 3 gare, chiuso da Ivan Provedel, attuale protagonista della Lazio di Maurizio Sarri. Ma la stagione si conclude con un sorrisoย Azzurro. Evani convoca Zaccagno per il mondiale Under 20: sarร lui il titolare dellโItalia. In quella nazionale giocano anche Barella, Dimarco, Pessina, Orsolini e Mandragora. Ma molto passa dalle mani di Zaccagno. Il numero uno para un rigore contro lโUruguay della stella del Real Madrid Federicoย Valverde e mantiene la porta inviolata contro il Sudafrica.
Nel corso del torneo ha modo dunque di affrontare i migliori prospetti mondiali, dal Giappone di Tomiyasu (oggi allโArsenal) alla talentuosa Francia di Nkunku (nuovo acquisto milionario del Chelsea) e Marcus Thuram (neoacquisto dellโInter) tra gli altri. Zaccagno e compagni si fermano in semifinale, sconfitti dallโInghilterra composta da diversi volti noti della nostra Serie A, da Tomori e Maitland-Niles sino a Lookman. L’estremo difensore torna dunque a casa con la medaglia di bronzo e soprattutto con uno spirito rinnovato.
Dalle preparazioni con Sirigu alle esperienze in Lega Pro
Ritorna allora al Torino, con cui nellโestate 2017 svolge il ritiro precampionato aggregato alla prima squadra guidata da Mihajlovic. Nei mesi estivi puรฒ dunque allenarsi insieme a Salvatore Sirigu, da cui prova a carpire i segreti del mestiere. Decide perรฒ di giocarsi le sue carte alla Pistoiese, in Serie C, con lโobiettivo di crescere. In Toscana disputa da titolare una buona stagione, parando anche due rigori.
Svolge nuovamente il ritiro con il Torino, questa volta sotto gli ordini di Mazzarri, approfittando di nuovo dellโoccasione di allenarsi con un portiere come Sirigu. Ma in maglia granata non ci sono grandi possibilitร di giocare. Si unisce allora alla Pro Piacenza, sempre in Lega Pro. Ma gli emiliani, a causa di una crisi societaria, vengono estromessi dal campionato e Zaccagno conclude la stagione alla Vibonese, nella stessa categoria.
La Serie B tra infortuni e sfortuna
La stagione 2019/2020 รจ quella del salto di categoria, ma non nasce sotto i migliori auspici. Durante il ritiro estivo, sempre con il Torino, si rompe una spalla in seguito ad uno scontro fortuito con Zaza. Ma lโEntella, in Serie B, chiama. Si opera, affretta il recupero, subisce una ricaduta. Stagione da dimenticare.
Nellโannata successiva, a gennaio passa a titolo definitivo alla Cremonese di Bisoli. Lโallenatore ex Cagliari lo lancia da titolare in Serie B, ma viene esonerato proprio dopo la prima gara dallโarrivo di Zaccagno. In panchina arriva Pecchia, che porta con se Carnesecchi (protagonista dellโultima stagione in Serie A) e ne fa il titolare. A fine stagione decide di cambiare aria e firma con il Perugia, sempre in Serie B, ma non esordisce, ancora una volta condizionato dallโinfortunio alla spalla.
Il rilancio al Rimini e lโarrivo alla Torres
Al termine dellโesperienza in Umbria ha bisogno di ritrovare se stesso, di ottenere fiducia. Per questo, nella stagione 2022/2023 decide di rilanciarsi in Romagna, con la maglia del Rimini, in Serie C. Arriva il riscatto. Forse non a caso in una squadra che ha lanciato portieri come Handanovic e Consigli. Contribuisce a portare la formazione neopromossa a disputare i playoff a suon di prestazioni convincenti. Nelle 28 gare giocate (ha dovuto fermarsi per un poโ a causa di una frattura al naso) ha mantenuto la porta inviolata per ben 10 volte, una di queste proprio a Sassari. Si leva anche lo sfizio di parare un rigore alla capolista finale Reggiana, contribuendo a conquistare un prezioso pareggio per il Rimini.
Ora una nuova sfida in Sardegna, alla Torres. Il portiere padovano vuole dare continuitร alla stagione appena passata e puรฒ essere uno dei punti di forza della rosa di Greco. Non solo per la reattivitร tra i pali e lโabilitร nel neutralizzare i rigori, ma anche per la qualitร in fase di impostazione. Zaccagno non ha infatti mai nascosto lโattitudine a partecipare alla costruzione della manovra dal basso, sviluppata sin dai tempi della Primavera granata con Longo. Zaccagno e la Torres. Insieme per confermare quanto visto nella passata stagione. E perchรฉ no, per scalare un ulteriore gradino.
Andrea Finiu

















