agenzia-garau-centotrentuno

Serie C | Torres, a Pescara prova di maturità contro le provocazioni

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Godersi il momento. In casa Torres il giorno dopo l’impresa dell’Adriatico, con il successo a domicilio nel campo del Pescara di Zeman per 2-1 grazie alle reti di Masala e Ruocco, chiama, meritatamente, i rossoblù alla dolce pausa di riflessione e a gustarsi la gioia per quanto fatto in queste prime dieci giornate di Serie C nel girone B. Un avvio da capolista solitaria, sicuramente inaspettato nelle previsioni estive, ma la prestazione di spettacolo e sofferenza in Abruzzo ha certificato che Scotto e compagni fin qui non hanno rubato niente. Fame, senso di appartenenza ma soprattutto gioco, tutti elementi che stanno caratterizzando il percorso di una squadra che non vuole smettere di fare sognare i propri tifosi.

Vivere in una bolla

Il 2-1 al Pescara, giocando alla pari, dominando a tratti, soprattutto a inizio ripresa e in alcuni frangenti del primo tempo, e sapendo soffrire le sfuriate della banda dei giovani terribili di Zeman (complici anche i due legni colpiti dai padroni di casa), ha certificato, dopo le buone prove contro Carrarese, Lucchese e Perugia, che questa formazione al momento può essere al livello delle realtà più accreditate del girone. E l’abilità del gruppo guidato da Alfonso Greco ora deve essere quella di riuscire a costruire una propria bolla, usando l’entusiasmo della città e la fame del gruppo come scudo utile per dare continuità a una partenza da sogno. Già prima della sfida al Pescara in diversi, tra giornalisti, addetti ai lavori e avversari hanno provato a stuzzicare psicologicamente i rossoblù, giocando su una classifica fortunosa, a loro modo di dire per la Torres, e tentando di sminuire quanto fatto fin qui da Mastinu e soci. Il tentativo è chiaro: testare anche a livello mentale la capolista. La risposta all’Adriatico però è stata netta: questo gruppo sa schivare le provocazioni. E ora arriva lo step ancora più difficile, confermarsi come solida realtà anche nel momento in cui gli avversari non sottovaluteranno più il gruppo di Greco, adesso sicuramente più temuto ma contro cui tutti vorranno vincere. Ma d’altronde essere protagonisti nella categoria era l’obiettivo della dirigenza dall’inizio e per riuscirci serve anche passare da questo tipo di step mentali a livello di aspettative e pressioni.

Fame

Il commento, a tratti anche sorpreso, a fine partita all’Adriatico di avversari e giornalisti abruzzesi sulla Torres è stato uno solo: questa formazione rossoblù gioca davvero bene, ma a colpire è la loro fame. E in effetti a prendere l’occhio durante la prova di Pescara è stata la sana cattiveria dei ragazzi di Greco. Mai un contrasto molle, quasi tutte le seconde palle vinte nei momenti cruciali del match e soprattutto la capacità di punire quando necessario sulle lacune avversarie. E poi la fame di ribalta delle seconde linee. Perché questa squadra ha vinto a Pescara senza Idda, Liviero e Giorico, senza Diakite fermato dalla febbre e con Zecca messo fuori uso da un problema muscolare dopo appena 15 minuti. Masala dalla panchina è entrato con la voglia di spaccare il mondo, e al di là del gol ha messo sul campo tutto, con lo spirito di chi è conscio di dover sfruttare al meglio la propria occasione ma soprattutto con la testa di chi è a disposizione della squadra anche se conscio di non partire con gli ipotetici gradi del titolare. E come lui in queste prime settimane della stagione hanno fatto in tanti tra le teoriche seconde linee. Aspetto importante questo nella gestione di chi gioca meno, anche perché Greco ha abituato a Sassari a stagioni con 15-16 giocatori massimo utilizzati con costanza. E trovare forze fresche e imprevedibilità dalla panchina sarà una mossa chiave per questa Torres per sperare di sognare a lungo.

Cammino

Ora sulla strada dei sassaresi c’è la sfida interna alla Spal, con la squadra ferrarese che da neo-retrocessa dalla B non ha impattato al meglio con il salto all’indietro di categoria. Attenzione però perché si tratta della classica sfida trappolone, dove dare per scontato qualcosa o pensare che basti cullarsi sul successo di Pescara può essere molto controproducente. Ma su questo aspetto Greco è stato chiaro con spogliatoio e ambiente: “A Pescara abbiamo dato un segnale a tutti, ma sarei un pazzo a guardare alla classifica dopo 10 giornate. Io parto sempre dalla prestazione e dall’atteggiamento e da quello voglio che i miei giocatori non si discostino rispetto alle ultime uscite. Diamo continuità alle nostre buone partite e poi vedremo“. Intanto però Sassari inizia a crederci e dopo il 2-1 di Pescara anche il resto della Serie C ha iniziato a dare del lei alla squadra rossoblù.

Roberto Pinna

TAG:  Serie C Torres
 
Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
6 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti