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L'Olbia scesa in campo contro la Virtus Entella | Foto Sandro Giordano - Olbia Calcio

Serie C | Olbia, un pari stretto ma cruciale per riconquistare il Nespoli

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Stretto, quasi strettissimo, ma prezioso. Il punto raccolto dall’Olbia contro la Virtus Entella nell’anticipo di Serie C di sabato 11 febbraio terminato sull’1-1 ha diverse facce, ma in tutte si fa spazio almeno un piccolo luccichio che aiuta a guardare la realtà diversamente rispetto alle precedenti settimane. Perché i bianchi sono andati oltre quanto diceva la classifica, hanno sbandato per un attimo venendo puniti subito ma poi hanno trovato le forze per riequilibrarla e per provare a vincerla. Il segnale probabilmente più importante per il futuro, insieme a quello arrivato dalla tribuna e dalla curva del Nespoli.

Mentalità

Dopo il 5-4-1 di Fiorenzuola, Occhiuzzi è tornato a riproporre il 3-5-2. Un cambio di spartito che ha visto la rinuncia al trequartista e ha portato a un centrocampo inedito, con Zanchetta e Dessena tra i titolari insieme a Biancu. E con Corti preferito a Nanni al fianco di Ragatzu in attacco. Lo scacchiere diverso non ha tuttavia cambiato lo spirito e la convinzione di poter diventare un ostacolo sulla strada della terza forza del campionato e non il contrario. La catena di errori al 24’ sembrava avere le potenzialità di spazzare via le certezze costruite. Il gol di Merkaj è stato un colpo sotto la cintura a cui la squadra però ha saputo subito ribellarsi. Il rigore sbagliato da Ragatzu appena tre minuti dopo, guadagnato da un Dessena ancora con pochi minuti nelle gambe ma già ben integrato, è sembrata però l’anteprima di un film conosciuto più volte dai bianchi in stagione, con la sola novità del protagonista negativo inatteso. Un altro schiaffo che tuttavia non ha portato l’Olbia a cadere. Un’attitudine compresa e apprezzata dal pubblico, che ha rappresentato la marcia in più per risalire la china nel secondo tempo.

Scelte

La seconda frazione non era iniziata nel migliore dei modi. Poche le idee contro una Virtus Entella comunque ben organizzata. Il tecnico dei bianchi è stato bravo però a non cedere alla fretta di cambiare le cose, andando gradualmente a cambiare il volto della squadra. A dargli più peso in avanti e inserendo un lottatore come La Rosa in mezzo al campo. Senza rinunciare però mai a Daniele Ragatzu, incappato in una serata non perfetta ma in cui comunque è risultato decisivo, come confermato dall’azione del gol e dallo stesso allenatore in sala stampa (qui le parole). È stato però l’ingresso di Nanni a diventare la classica goccia capace di far traboccare il vaso, per l’occasione in maniera positiva. Il sammarinese qualcosa sembrava volerla dimostrare e l’impatto l’ha confermato. Subito vicino al gol di testa, poi prezioso nell’azione che ha portato al pareggio con il pallone riconquistato dopo una lunga battaglia con un avversario. Una scossa di energia che ha aiutato tutta la squadra, compresa una retroguardia che si è ritrovata dopo l’errore sul gol e che ha messo il sigillo sul risultato nei minuti finali.

Futuro

Quello raggiunto è il secondo risultato utile consecutivo. “Non ci accontentiamo” ha detto chiaramente Occhiuzzi in conferenza stampa. L’Olbia non può permetterselo in una classifica sempre più corta e aperta a sorprese, con cinque squadre, dal ventesimo al quindicesimo posto, racchiuse in appena sei punti e che dovranno disputare oggi, domenica 12 febbraio, il proprio turno. I galluresi si trovano nel mezzo, a quota 24, a quattro lunghezze dall’Imolese penultima e a due dalla Recanatese al momento fuori dalla zona playout. A far sembrare tutto possibile, c’è però forse una coscienza di squadra diversa rispetto a poche settimane fa. Fatta propria compresa da chi è appena arrivato – come Dessena – e non intaccata nell’animo di chi si è visto superare anche solo per una serata nelle gerarchie – come La Rosa o lo stesso Nanni. Il gruppo compattandosi non ha dato non solo un segnale alla società nelle scelte da prendere, ma anche a un pubblico che sembra aver deciso di provare a soffiare sulla vela per spingere la barca oltre la tempesta. Un rapporto da rafforzare attraverso la continuità di risultati, ma le cui basi sembrano poter tornare definitivamente a consolidarsi. La prima occasione per farlo sarà ad Ancona nel prossimo turno, prima di un derby interno con la Torres che può essere il vero e proprio crocevia dell’annata gallurese. Occasioni in cui i bianchi dovranno provare a limitare ancor di più le distrazioni per provare a trovare quella continuità mai avuta in stagione.

Matteo Cardia

TAG:  Olbia Serie C
 
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