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Nicola Nanni attaccante dell'Olbia | Foto Olbia Calcio

Serie C | Olbia, un pari prezioso che deve servire da lezione

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La nostra consueta analisi a freddo della gara dei galluresi di Roberto Occhiuzzi, che a Siena hanno colto il secondo 1-1 di fila, lasciando ancora per strada punti importanti per la salvezza.

L’ennesima prestazione di sostanza non accompagnata dai tre punti. L’Olbia di Occhiuzzi torna imbattuta dall’insidiosa trasferta di Siena, con l’undicesimo pareggio di una stagione che finora ha lasciato più spazio al rimpianto che alle gioie. Un match approcciato malissimo, con il gol dell’ex Cagliari Paloschi a sbloccare il risultato dopo neanche 40 secondi di gioco, scartando un altro regalo della difesa gallurese. L’ennesimo errore (individuale o di reparto), che poteva costare carissimo a Ragatzu e compagni che, invece, sono riusciti a riprendersi da subito, fin dalla seguente palla al centro con una reazione da squadra viva. Lo dimostrano i dati del match, con i Bianchi in vantaggio in tutte le statistiche – difensive e offensive – rispetto ai toscani di Guido Pagliuca. Il gol di Brignani sul solito assist su calcio piazzato del sempiterno Emerson (sesto in stagione) ha coronato gli sforzi degli uomini di Occhiuzzi, cui però è mancata poi la zampata decisiva per il ribaltamento definitivo del risultato che avrebbe portato poi a tre punti meritati. Invece siamo ancora qui, ormai a fine gennaio, a commentare un’altra gara in cui in casa Olbia sono più i rimpianti per i due punti non portati a casa che per quello raggiunto.

Un’altra occasione persa

Il regalo concesso (da Bellodi in primis, dalla difesa in toto in secundis) a Paloschi dopo soli 40 secondi di gioco è lo specchio della tenuta mentale altalenante dei galluresi. Il ritorno di La Rosa e Biancu ha ridato peso e geometrie al centrocampo, ma nella giornata in cui il genio di Ragatzu ha brillato un po’ meno del solito – lo abbiamo detto e ridetto: non può essere sempre e solo lui a cantare e portare la croce – in attacco è mancata la scintilla giusta per trovare il gol dell’1-2. Così, al termine di una gara fondamentalmente dominata è arrivato soltanto un punto, che si aggiunge alla lista di occasioni perse che per i Bianchi continua ad allungarsi in modo preoccupante. “I ragazzi sono stati bravi, hanno fatto una buona prestazione tenendo il pallino del gioco per larghissimi tratti. Nella situazione del gol subito avremmo sicuramente dovuto lavorare meglio, ma la reazione dopo il gol a freddo è stata da squadra vera che sa quello che deve fare in campo”, ha detto Occhiuzzi nel postpartita riconoscendo i meriti ai suoi giocatori, guardando il bicchiere mezzo pieno.

Per mantenere la categoria serve cinismo

È un’interpretazione lecita, quella del tecnico calabrese. Anche se è un’analisi che ci sentiamo di condividere a metà. Questo è il concetto: da almeno due mesi, ovvero da quando Contini griffò il successo di Imola, l’Olbia non gioca male, anzi. Il gran lavoro fisico fatto durante il ritiro estivo sta poi producendo gli effetti sperati, con una squadra che corre fino all’ultimo secondo. Ma è altrettanto evidente che siano troppi i regali concessi all’avversario di turno, aspetto che sta incatenando i galluresi nelle ultime posizioni della classifica e che, soprattutto, sta lasciando per strada punti importanti. Prendiamo in esame le ultime tre gare: i Bianchi hanno raccolto due pareggi e una sconfitta, con due punti sui nove a disposizione. Per quanto prodotto in campo, però, un percorso netto con tre vittorie non sarebbe stato affatto utopico, anzi: tra Vis Pesaro, Rimini e Siena i rimpianti sono davvero enormi, causa alcuni errori fatali all’interno di prestazioni più che positive. Mancano pochi giorni alla fine del calciomercato, all’appello mancano un mediano e un vice Nanni: il club di via Georgia cercherà di dare a Occhiuzzi i profili più adatti per cercare di dare un’accelerata decisiva a livello di rendimento da qui a fine stagione. Mantenere la Serie C è diventato l’unico obiettivo per Emerson e compagni, ma una cosa è certa: per farlo servirà più cinismo davanti alla porta, ma soprattutto evitare di fare (almeno) un regalo a partita all’avversario. Perché i numeri parlano di 22 gol fatti (uno in meno della Lucchese nona in classifica) e ben 33 subiti, con una differenza reti di -11 che la dice lunga sull’aspetto da migliorare alla svelta dalle parti del Nespoli.

Francesco Aresu

TAG:  Olbia Serie C
 
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