Stavolta probabilmente si era illusa, lāOlbia. Illusa di voltare pagina con una gara che per come ĆØ andata sapeva di svolta. Dal 3-1 al 3-4, un regalo di Natale anticipato, forse il più gradito che ci sarebbe potuto essere. Poi però Babbo Natale, aiutato dagli elfi Mutton e Perretta, ha deciso di lasciare cenere e carbone ai galluresi. Cinque a quattro finale in favore del Pontedera di Max Canzi e lāimpressione che quello trovato sotto l’albero sia in realtĆ carbone ardente.
Punti
La classifica parla chiaro. Unāaltra sconfitta, la nona in stagione, cinque gol subiti e ultimo posto in solitaria a quota 15 punti. La Recanatese che occupa la prima delle posizioni utili alla salvezza diretta ĆØ ora a +4, ma concorrenti nella corsa come Alessandria e Montevarchi non sono partite con il piede sbagliato la propria corsa vincendo rispettivamente contro Vis Pesaro e Gubbio. Le distanze non sono insormontabili e quanto fatto vedere a tratti dai bianchi allāEttore Mannucci potrebbe far vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma il continuo rinvio della vittoria rischia di delineare i tratti di una sceneggiatura in salsa gallurese di Aspettando Godot. E i risultati delle avversarie, a cui si aggiunge un San Donato Tavarnelle che ormai sembra essersi sbloccato (7 punti nelle ultime tre partite) dopo aver raggiunto la Recanatese, non fanno presagire al momento colpi di scena. PerchĆ© se ĆØ vero che lāOlbia gioca più coraggiosamente e in maniera più propositiva nella metĆ campo avversaria rispetto a quelle prime uscite ormai quasi troppo lontane per essere prese come punto di riferimento, ĆØ realtĆ anche il fatto che al momento le paure lāabbiano presa sotto il proprio braccio.
Timori
A confermarlo cāĆØ lāandamento di una partita che ha visto i bianchi rischiare di affondare a ogni colpo tentato dal Pontedera nel primo tempo. La fatica sugli esterni, con Sueva sulla spostato sulla sinistra, ĆØ stata evidente. La scelta di Canzi di affidarsi a Mutton in assenza di Nicastro poi ĆØ stata più che ripagata. Bellodi non ha mai trovato il modo di arginare lāattaccante avversario che non ha mai dato un punto di riferimento. Ma nĆ© Travaglini, nĆ© Brignani sono stati in grado di aiutarlo nella giusta maniera. Prima dellāintervallo la squadra di Occhiuzzi si ĆØ affidata cosƬ ai colpi dei singoli, con Ragatzu e soprattutto Nanni in evidenza. Il sammarinese ĆØ una delle note liete della serata, non solo per il gol del 3-2 che ha riaperto la sfida ma per quanto fatto vedere nel complesso per almeno settanta minuti. Prima cioĆØ che lāOlbia, dopo il primo gol di Biancu in campionato ā valso il 3-4 a seguito del pareggio siglato da Bellodi ā si abbassasse e ricominciasse a soffrire tremendamente sugli esterni, stavolta sul lato destro presidiato da Fabbri. Ma soprattutto desse lāimpressione di poter affondare, in balia del timore più grande, quello di non vincere dopo uno sforzo cosƬ denso di emozioni. Una sensazione che quando lasci entrare rischia di diventare sempre più grande e può finire di diventare realtĆ . E cosƬ ĆØ stato.
āPrendiamo questa sosta per ricaricare le pile, ripartiremo con lo spirito di chi sa di avere tutto quello che serve per rialzarsiā, ha dichiarato mister Roberto Occhiuzzi al termine della gara. LāOlbia avrĆ lāobbligo di farlo, sia a livello fisico che mentale. E qualsiasi possano essere le decisioni di una societĆ che al momento non sembra pensare al cambio in panchina ma che sicuramente dovrĆ intervenire sul mercato per rinforzare un gruppo che ha bisogno di elementi che fanno della personalitĆ il loro punto di forza, ma anche probabilmente di lasciar andare altri non calatisi nella realtĆ della lotta salvezza. Soprattutto perchĆ© lā8 gennaio al Bruno Nespoli arriva il Montevarchi che precede i galluresi di tre posizioni. Una partita che i bianchi non possono permettersi di sbagliare.
Matteo Cardia














