Lo aveva detto alla vigilia Roberto Occhiuzzi. Equilibrio e soliditĆ : era questo che chiedeva alla sua Olbia per prendere il possibile da un campo difficile come quello dellāAquila Montevarchi, capace nel campionato 2021-22 di perdere solo quattro volte tra le mura amiche (che nella passata stagione erano quelle dell’Ettore Mannucci di Pontedera, per i lavori di adeguamento del Brilli Peri). Niente di più, forse conscio dei limiti di una squadra che ancora fatica troppo a creare qualcosa di concreto negli ultimi venti metri.
Compito
Quanto chiesto dal tecnico dei bianchi ai suoi nella prima metĆ di gara ĆØ stato assolto quasi completamente. Rispetto allāundici visto contro il Pontedera, Occhiuzzi ha scelto Fabbri per Sueva sulla catena di destra, affidandosi poi agli stessi undici iniziali dellāesordio del Nespoli, con Minala e La Rosa in mediana, Travaglini sulla sinistra e Biancu a fare da filo di connessione tra centrocampo e attacco, affidato ancora una volta a Contini e Ragatzu. Dopo lāoccasione mancata di Minala e una piccola frazione di gara in cui lāOlbia ha provato a tenere in mano il possesso, ĆØ stata però la linea difensiva composta da Brignani, Bellodi ed Emerson a essere protagonista, con lāex Milan che ha ben arginato il gambiano Jallow. E dove non sono arrivati i tre centrali ĆØ arrivato Gelmi, inoperoso per la prima mezzāora di gara, ma poi diventato protagonista giĆ nel primo tempo con due risposte importanti su Kernezo e Cesarani.
Sofferenza
Se da una parte la prova in fase di non possesso ĆØ stata più che positiva per i primi 45ā, con soltanto Fabbri a soffrire realmente la vivacitĆ di Kernezo, con il pallone tra i piedi lāOlbia ha fatto troppa fatica per tutta la gara. E a confermarlo ĆØ stato lo stesso tecnico gallurese nel post partita: āCosa manca? Il gioco, che verrĆ fuori, ma sarĆ un qualcosa che dovrò tirar fuori io, quindi spetta a meā. Pochissimi i palloni giocabili per Biancu, chiamato a fare da tramite dai compagni ma con poche opportunitĆ per farlo, anche per meriti del Montevarchi. CosƬ, anche le occasioni per Ragatzu e Contini di far male sono state nulle, con una gara votata al sacrificio per entrambi. Il numero 10 ĆØ stato però fondamentale, ancora una volta, nel prendere la squadra per mano nel momento di massima pressione dei padroni di casa, quando probabilmente anche la stanchezza ha cominciato a insediarsi tra le gambe dei bianchi, soprattutto quelle di La Rosa e Minala. Un protagonismo determinante cosƬ come quello di Gelmi, prodigioso in due occasioni a inizio ripresa, dopo lāunica altra occasione olbiese firmata Brignani.
Carattere
Nonostante le difficoltĆ , con anche la panchina che stavolta al di lĆ del buon ingresso di Gabrieli non ha dato una vera e propria svolta alla gara, resta un +1 in classifica che fa bene al morale oltre che alla posizione in graduatoria. LāOlbia ha dimostrato nuovamente di saper stringere i denti e sapersi conquistare anche quel pizzico di fortuna necessario per uscire indenni da un campo complesso come quello toscano. Un aspetto che può essere cruciale in vista del primo turno infrasettimanale del campionato, mercoledƬ 14 settembre alle 18, contro la Vis Pesaro. LāOlbia ritroverĆ il pubblico del Nespoli, determinante nella prima gara di campionato, avrĆ pochi giorni per continuare a eliminare le scorie della preparazione ancora presenti, ma tra le mura amiche avrĆ il dovere di provare a costruire qualcosa in più, per dimostrare che equilibrio e compattezza possono convivere con qualitĆ e creativitĆ nella metĆ campo avversaria.
Matteo Cardia














