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Serie C | Olbia, il carattere vale un punto in più in attesa del gioco

Gianluca Contini durante Olbia-Pontedera | Foto Sandro Giordano
Gianluca Contini durante Olbia-Pontedera | Foto Sandro Giordano
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Lo aveva detto alla vigilia Roberto Occhiuzzi. Equilibrio e soliditĆ : era questo che chiedeva alla sua Olbia per prendere il possibile da un campo difficile come quello dell’Aquila Montevarchi, capace nel campionato 2021-22 di perdere solo quattro volte tra le mura amiche (che nella passata stagione erano quelle dell’Ettore Mannucci di Pontedera, per i lavori di adeguamento del Brilli Peri). Niente di più, forse conscio dei limiti di una squadra che ancora fatica troppo a creare qualcosa di concreto negli ultimi venti metri.

Compito

Quanto chiesto dal tecnico dei bianchi ai suoi nella prima metĆ  di gara ĆØ stato assolto quasi completamente. Rispetto all’undici visto contro il Pontedera, Occhiuzzi ha scelto Fabbri per Sueva sulla catena di destra, affidandosi poi agli stessi undici iniziali dell’esordio del Nespoli, con Minala e La Rosa in mediana, Travaglini sulla sinistra e Biancu a fare da filo di connessione tra centrocampo e attacco, affidato ancora una volta a Contini e Ragatzu. Dopo l’occasione mancata di Minala e una piccola frazione di gara in cui l’Olbia ha provato a tenere in mano il possesso, ĆØ stata però la linea difensiva composta da Brignani, Bellodi ed Emerson a essere protagonista, con l’ex Milan che ha ben arginato il gambiano Jallow. E dove non sono arrivati i tre centrali ĆØ arrivato Gelmi, inoperoso per la prima mezz’ora di gara, ma poi diventato protagonista giĆ  nel primo tempo con due risposte importanti su Kernezo e Cesarani.

Sofferenza

Se da una parte la prova in fase di non possesso ĆØ stata più che positiva per i primi 45’, con soltanto Fabbri a soffrire realmente la vivacitĆ  di Kernezo, con il pallone tra i piedi l’Olbia ha fatto troppa fatica per tutta la gara. E a confermarlo ĆØ stato lo stesso tecnico gallurese nel post partita: ā€œCosa manca? Il gioco, che verrĆ  fuori, ma sarĆ  un qualcosa che dovrò tirar fuori io, quindi spetta a meā€. Pochissimi i palloni giocabili per Biancu, chiamato a fare da tramite dai compagni ma con poche opportunitĆ  per farlo, anche per meriti del Montevarchi. CosƬ, anche le occasioni per Ragatzu e Contini di far male sono state nulle, con una gara votata al sacrificio per entrambi. Il numero 10 ĆØ stato però fondamentale, ancora una volta, nel prendere la squadra per mano nel momento di massima pressione dei padroni di casa, quando probabilmente anche la stanchezza ha cominciato a insediarsi tra le gambe dei bianchi, soprattutto quelle di La Rosa e Minala. Un protagonismo determinante cosƬ come quello di Gelmi, prodigioso in due occasioni a inizio ripresa, dopo l’unica altra occasione olbiese firmata Brignani.

Carattere

Nonostante le difficoltĆ , con anche la panchina che stavolta al di lĆ  del buon ingresso di Gabrieli non ha dato una vera e propria svolta alla gara, resta un +1 in classifica che fa bene al morale oltre che alla posizione in graduatoria. L’Olbia ha dimostrato nuovamente di saper stringere i denti e sapersi conquistare anche quel pizzico di fortuna necessario per uscire indenni da un campo complesso come quello toscano. Un aspetto che può essere cruciale in vista del primo turno infrasettimanale del campionato, mercoledƬ 14 settembre alle 18, contro la Vis Pesaro. L’Olbia ritroverĆ  il pubblico del Nespoli, determinante nella prima gara di campionato, avrĆ  pochi giorni per continuare a eliminare le scorie della preparazione ancora presenti, ma tra le mura amiche avrĆ  il dovere di provare a costruire qualcosa in più, per dimostrare che equilibrio e compattezza possono convivere con qualitĆ  e creativitĆ  nella metĆ  campo avversaria.

Matteo Cardia

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