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Daniele Dessena | Foto Olbia Calcio/Giordano

Serie C | Olbia, con il San Donato la vittoria della maturità

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La nostra consueta analisi a freddo sul fondamentale successo dei galluresi a Montevarchi contro il San Donato Tavarnelle che mette una seria ipoteca sulle possibilità di salvezza diretta per i galluresi.

“La chiave di questa vittoria va cercata soprattutto nello spirito avuto dalla squadra. Questo è un gruppo forte, nessuno si sente marginale e lo dimostra con i fatti”. Roberto Occhiuzzi è stato lucido come sempre nell’analizzare lo 0-2 della sua Olbia contro il San Donato Tavarnelle, con le reti dei “vecchietti terribili” La Rosa e Dessena che hanno dato tre punti di platino ai Bianchi. Un successo che può essere determinante per il finale di stagione e che in attesa delle ultime sei giornate al momento toglie i galluresi dalla zona playout grazie al vantaggio negli scontri diretti sia contro la Torres (appaiata a quota 34 punti) che con lo stesso San Donato, fermo a 31. Ma l’aspetto principale è da ricercare nella reazione da squadra matura dopo l’harakiri interno contro l’Imolese, che aveva pure determinato l’assenza dei leader Emerson, Ragatzu e Brignani. I vari La Rosa, Fabbri,  Zanchetta e Babbi – giocatori che non indossavano la maglia da titolare da diverse giornate – hanno saputo cogliere l’occasione concessagli da Occhiuzzi, che non a caso a fine partita ha voluto lodare spirito e duttilità dei suoi ragazzi.

Reazione

Il tecnico calabrese è stato capace di leggere alla perfezione il match: senza Ragatzu in avanti è toccato a Biancu e Contini dare una mano al pivot Nanni (uscito anzitempo per una botta e sostituito in avanti dal volenteroso Babbi), ma i gol sono arrivati dai due senatori. Prima l’incornata di La Rosa sul corner battuto dal numero 21, poi il destro da 30 metri di Dessena, che ha superato un incerto Cardelli. Una volta sul doppio vantaggio, l’Olbia ha chiuso il match: la difesa, complice uno Sposito in gran spolvero, è tornata ermetica come nel recente passato. Bellodi non ha sofferto troppo l’assenza dei soliti “complici” Brignani ed Emerson, guidando con autorevolezza il reparto arretrato grazie allo spirito di sacrificio di Fabbri e capitan La Rosa. Arboleda e Sperotto hanno ben coniugato spinta e copertura, permettendo alla retroguardia di reggere l’urto della pressione offensiva dei toscani di Buzzegoli. Anche chi è subentrato nella ripresa ha lottato con grande impegno, dando l’impressione di un gruppo unito e desideroso di rifarsi dopo lo scivolone contro l’Imolese. Il peso di questo successo si vedrà nelle prossime giornate, ma l’impressione è che dopo tanto attendere l’Olbia abbia ritrovato la sua anima.

Obiettivo Carrarese

Per Emerson e soci, però, non c’è tempo per riposare sugli allori. Sabato 18 al Nespoli arriva la Carrarese, per la terza gara in una settimana. Occhiuzzi avrà di nuovo a disposizione i tre che hanno saltato la trasferta di Montevarchi e potrà preparare la sfida con più opzioni a disposizione. “Dobbiamo mantenere i piedi ben saldi a terra. Lo schiaffo preso sabato ce lo ricordiamo ancora bene, mettiamoci in testa che ci aspetta un finale difficile. Ora pensiamo alla Carrarese, avversario valido e costruito per stare in alto. Dobbiamo farci trovare pronti”, ha detto il tecnico calabrese nel postpartita contro il San Donato. L’obiettivo per i Bianchi deve essere quello non mollare la presa proprio adesso: l’Olbia è la terza squadra per rendimento del girone nelle ultime 5 gare (10 punti su 15), quinta nelle ultime 10 (16 punti su 30). Dopo la fragorosa rimonta delle ultime settimane rilassarsi sarebbe davvero imperdonabile. 

Francesco Aresu

TAG:  Olbia Serie C
 
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