Le solite due facce della storica medaglia: meglio il gioco o il risultato? L’esordio stagionale dei bianchi galluresi riporta in auge la diatriba tra le fazioni del “chi vince ha sempre ragione” a fronte di chi si sarebbe aspettato di vedere la squadra di casa provare a giocare in modo propositivo, senza confidare negli interventi del portiere Ludovico Gelmi, migliore in campo, e nel jolly sul filo del 90’ di Lorenzo Boganini, entrato appena cinque minuti prima. Mettiamo tutti d’accordo: nel dubbio è sempre meglio vincere, e allora ben vengano i tre punti e la possibilità di lavorare nel migliore dei modi in vista della trasferta contro l’Aquila Montevarchi.
Beata gioventù
Protagonisti assoluti di giornata i già menzionati Gelmi e Boganini, rispettivamente 21 e 19 anni. Il primo felino reattivo e concentrato per tutti i 90’ con due interventi assolutamente decisivi per tenere il risultato sullo 0-0 e fare da preludio al colpo finale, firmato da quel piccolo diavoletto della Tasmania che è stato Boganini, subentrato al posto di un Biancu incolore al 84’, e capace in cinque minuti di scrivere una pagina tutta nuova. In entrambi i casi il piccoletto è determinato e convinto: si fa dare la palla sulla trequarti e scaglia due saette, la prima si stampa sulla traversa, la seconda buca Siano e lo lancia in una folle corsa sotto la Curva Mare, finalmente presente a sostenere la squadra e ripagata con questa gioia finale.
Sostanza e cambi e atteggiamento
Fatte le menzioni speciali e ricordato il sostegno del pubblico, ringraziato più volte dal mister Occhiuzzi a fine gara, dell’esordio olbiese restano impresse tante istantanee: a partire dal terzetto difensivo Emerson-Bellodi-Brignani e la coppia in mediana La Rosa-Minala. Da quanto visto ieri il blocco centrale a protezione di Gelmi ha il giusto mix di tecnica e fisicità per tenere botta anche nei momenti in cui gli avversari son sembrati arrembati. Sarà interessante capire, semmai, quanto sostegno riusciranno a dare alla fase offensiva, in cui Ragatzu è sembrato già in buon spolvero, per quanto costretto spesso a girare al largo dell’area avversaria. Tanti rimandati alla prossima uscita, a partire da Sueva (uscito per infortunio) che sulla destra ha subito Cioffi e Biancu. Tanto sacrificio per Contini che, tuttavia, ha avuto due palle gol ghiotte senza riuscire a concretizzarle, anche se nel secondo caso l’intervento di Siano è stato tanto goffo quanto fortunato vedendo la sfera restargli tra le gambe. Una chiave di volta è arrivata dai subentrati: Fabbri e Babbi, oltre al già citato Boganini. Il primo ha dato stabilità alla corsia di destra togliendo uno sfogo al Pontedera, il secondo ha ravvivato il reparto offensivo con sgroppate solitarie capaci di ribaltare l’azione da solo.
La passività
Al netto di quanto detto, e ribadendo il concetto che nel dubbio è sempre meglio vincere, impossibile non arrivare ai nodi del pettine: ovvero la scelta tattica di lasciare pallino del gioco agli ospiti, controllando e provando a colpire in ripartenza. Una scelta ben precisa confermata nel post-partita da mister Occhiuzzi, con la volontà di aspettare e ripartire ma subendo una pressione costante che ha portato la squadra ad abbassare il proprio baricentro e concedere tante palle gol ai toscani. Va detto: lo 0-0 finale sarebbe stato stretto agli ospiti, che a loro colpa hanno il demerito di non aver saputo trovare il gol. Una situazione che a Olbia si è vista spesso negli anni scorsi, si dirà, e allora la risposta è sempre la stessa: “chi vince ha sempre ragione”, quindi buona la prima per i bianchi, che iniziano la stagione con 3 punti e diversi aspetti positivi. Il tempo per lavorarci non manca.
Claudio Inconis