Estate, stagione di corse a tappe e di calciomercato. Come in un grande giro fatto di pianure, salite, discese e corse contro il tempo, così la costruzione delle squadre e le trattative vivono di accelerate e pause. Non fa eccezione il Cagliari che nel suo personalissimo Tour de France del mercato ha pensato tempi, modi, priorità e, appunto, tappe.
Pianura e scatti
Prima l’arrivo di Davide Nicola, perché in ogni team c’è chi guida la squadra, il leader dal quale tutto si determina. Un’ufficialità cucinata a fuoco lento, ma con l’allenatore piemontese già in contatto con il direttore sportivo Nereo Bonato ben prima dell’effettivo arrivo in Sardegna. Poi, a stretto giro, il primo acquisto, quello di Luperto dell’Empoli, innesto che ha preso subito il posto occupato nella rosa da quel Dossena ceduto al Como poco prima. Ed è questo l’esempio della filosofia del Cagliari sul mercato, con la prima tappa improntata su acquisti che possano coprire i buchi lasciati dagli addii. Senza mettere da parte occasioni da cogliere, come i giovani di prospettiva e non solo, sui quali credere senza attendere troppo e così rischiare che la concorrenza porti via la tappa in volata. È il caso del secondo volto nuovo messo in dote a Nicola, quel Felici prelevato dalla Feralpisalò e che risponde all’esigenza di maggiore freschezza sulla corsia oltre che di diverse soluzioni. Perché come il suo predecessore Ranieri, anche l’allenatore ex Empoli ha dalla sua una duttilità tattica che diventa causa delle scelte in entrata. E Felici risponde proprio a questa idea, potendo fare l’esterno a tutta fascia su entrambi i lati, ma anche l’attaccante in un 4-3-3 o il trequartista laterale in un 4-2-3-1. La scelta del 2001 prelevato dalla Feralpisalò è l’unica concessione alla linea segnata. Restano infatti le priorità esterno di fascia destra e attaccante, ossia chi dovrà sostituire Nández e Petagna, il primo volato in Arabia Saudita dopo la scadenza del contratto e il secondo tornato a Monza dopo il prestito e il mancato riscatto.
Salite, gestione, arrivo
Nessun segreto, nessuna operazione sottotraccia. I nomi ormai sono noti e, peraltro, a un passo dal vestire la maglia del Cagliari. Zortea e Piccoli, entrambi in arrivo dall’Atalanta, sono i profili scelti per chiudere la prima fase del mercato. Non chiusi definitivamente, ma comunque virtualmente rossoblù. L’esterno l’anno scorso al Frosinone arriverebbe a titolo definitivo, l’attaccante con una formula identica – prestito oneroso e diritto di riscatto – a quella di chi lo ha preceduto. I due colpi non sarebbero in chiusura, così come non sono confermate le visite di Zortea il prossimo lunedì 15 luglio, ma a scanso di sorprese tipiche del mercato non sembrano esserci dubbi sulla fumata bianca nei prossimi giorni. Così come per quella sul rinnovo di Nicolas Viola, pronto a firmare per un’ulteriore stagione con possibile opzione fino al 2026. Una volta chiuse le tre trattative in corso, ecco che l’attenzione si sposterebbe sul campo. Con la valutazione del materiale a disposizione per capire su chi puntare e per chi, al contrario, provare a trovare una nuova destinazione. La fase due sarà quindi quella delle cessioni, passaggio fondamentale per poi intervenire con ulteriori tasselli. Senza pensare a una rivoluzione, ma con diversi nomi che restano in bilico o, come nel caso di ogni estate che risponde al nome di Pereiro, in attesa di pretendenti che latitano. Da Radunovic, la cui cessione porterebbe all’arrivo di un nuovo secondo portiere, fino a Lapadula e al possibile ritorno un cadetteria, passando per i vari Veroli, Obert, Hatzidiakos, Wieteska, Marin, Azzi, Di Pardo, Zappa, Jankto e Delpupo. Non tutti saluteranno, ma è su di loro che l’attenzione è alta per capire se potranno dare le necessarie risposte in ritiro. Senza dimenticare eventuali offerte irrinunciabili che seguirebbero la linea del nessuno incedibile. Una volta fatte le scelte e con la Coppa Italia e la Serie A a dare il primo responso del campo, ecco che arriverà l’ultima tappa. La cronometro finale, la corsa contro il tempo delle ultime occasioni e di esuberi altrui che potrebbero diventare opportunità per il Cagliari e non solo. Nella speranza che uno degli obiettivi principali – il ritorno di Gaetano – diventi realtà prima della fine di luglio: un’altra, unica eccezione alla linea dettata dal ds Bonato e dalla società rossoblù.
Matteo Zizola