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Roberto Renza, il sogno spezzato della talentuosa ala del Cagliari

Roberto Renza con la maglia del Cagliari
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10 aprile 1939 ultimo incontro della stagione per il Cagliari targato Winkler. Negli stessi giorni l’Italia annette il regno d’Albania, mancano pochi mesi allo scoppio della guerra in Europa e poco più di un anno al coinvolgimento dell’Italia. Intanto sul campo di via Pola, i rossoblù ospitano il Foligno e Roberto Renza è protagonista dell’incontro con una tripletta.

Sarà il momento più alto della carriera della giovane ala destra, nativo di Formia. Renza, ambidestro e ostacolista in gioventù, era cresciuto calcisticamente nel capoluogo sardo e aveva militato nella leggendaria Pro Calcio San Giorgio, prima di passare al Cagliari nella stagione 1937-38, nel campionato di Serie C. Dopo questa prima annata, disastrosa per la squadra, troppo debole per affrontare gli undici avversari ben più attrezzati, però utile al diciottenne Renza, che si farà le ossa. Nella stagione 1938-39 la promettente ala destra cagliaritana va a segno in diverse occasioni, fino alla convincente affermazione con il Foligno. Durante il campionato 1939-40, l’ultimo di pace per le compagini italiane, Renza cresce ancora e il Cagliari con lui. La squadra lotta per le prime posizioni per gran parte del torneo, con risultati clamorosi, come l’8 a 0 e 8 a 3 casalinghi rifilati rispettivamente alla Vis Pesaro e al Rimini.

Nella stagione 1940-41 il Cagliari è costretto a disputare, per ragioni di sicurezza, la prima divisione regionale. Alcuni membri della squadra lasciano la Sardegna, altri ricevono la chiamata alle armi. Questa arriva anche per il ventiduenne Renza che viene travolto dagli eventi. L’8 settembre e l’armistizio determinano la deportazione di numerosi soldati italiani in Germania. Anche Roberto Renza finisce in campo di prigionia. Per oltre un anno non se ne sa più nulla. Tutti lo danno per morto, fin quando una lettera recapitata al giornalista Antonio Cardia, dopo la fine della guerra, informa che Renza si trova ricoverato a Roma e la lunga detenzione lo ha minato nel fisico. Un ginocchio completamente fuori uso non gli consentirà più di ritornare in campo. All’età di venticinque anni deve tristemente appendere le scarpette al chiodo. Sfuma così la carriera di una delle più promettenti ali destre della storia del Cagliari. Roberto Renza muore a Cagliari nel 1998. Renza è uno degli eroici calciatori del club rossoblù, oggi ingiustamente dimenticato, che meriterebbe un posto d’onore nella memoria sportiva cagliaritana.

Mario Fadda

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