L’arcobaleno oltre la retorica. Il Cagliari di Claudio Ranieri continua a scrivere un romanzo calcistico fatto di ritorni, colpi di scena e clamorose rimonte. È solo pallone ma sembra un bel racconto di formazione per adolescenti. Basti prendere in analisi le ultime cinque vittorie dei rossoblù con il tecnico romano: il 3-2 sul Parma nell’andata della semifinale playoff alla Unipol Domus grazie alla rete di Luvumbo all’89’, il celebre “Pavoletti 94’” di Bari nella notte magica della finale playoff di ritorno che ha dato ai sardi la A, il gol di Di Pardo al 123’ della sfida al Palermo lo scorso 12 agosto nel primo turno di Coppa Italia, ancora Pavoletti eroe al 96’ nell’ultima incredibile remuntada al Frosinone da 0-3 a 4-3 in poco più di 20 minuti per il primo successo nella Serie A in corsa, e infine la rete al 120’ di Lapadula nel secondo turno di Coppa Italia con il peruviano subito a segno alla prima dopo mesi ai box per un infortunio alla caviglia.
Segnali
Guardare alla poesia però sarebbe ingiusto nei confronti della prosa. E oltre alle belle parole e alle rime baciate pare evidente che nelle ultime due settimane Ranieri abbia trovato una prima cura per il gioco e le consapevolezze del suo spogliatoio. Contro l’Udinese, pur se in un mercoledì di Coppa Italia con tantissime seconde linee in campo, i rossoblù hanno confermato di essere in salute. Le trame in costruzione sono più fluide e gli attaccanti vengono coinvolti con maggiore costanza rispetto alle primissime uscite. Alcuni veterani sono stati pienamente recuperati e altri giocatori esperti, vedasi su tutti Petagna e Shomurodov, sono parsi in netta crescita rispetto al recente passato. Ranieri nella gara contro i bianconeri di Cioffi ha scoperto di avere una rosa profonda non solo sulla carta ma anche sul campo, con più opzioni a disposizione per provare a risalire presto posizioni in classifica in A.
Singoli
La gara contro l’Udinese serviva soprattutto, oltre che per onorare l’impegno e regalarsi una gita di fascino in casa del Milan nel prossimo turno, per provare a recuperare alcuni singoli. E in questo senso Ranieri ha ricevuto ottime risposte da alcuni e ancora dubbi da altri. Partiamo da Radunovic, rispolverato titolare tra i pali con tanto di fascia da capitano al braccio. Un ottimo intervento per il serbo, aiutato dalla traversa, in 120 minuti di partita, per il resto è rimasto quasi spettatore e incolpevole sulla rete subita dai bianconeri. Buoni segnali per il suo recupero a livello di fiducia dopo i tanti errori di inizio stagione. Così così la coppia di nuovi centrali Hatzidiakos–Wieteska. Il greco è parso leggermente più in palla, ma anche lui in alcune chiusure sulle timide folate friulane ha faticato. Ancora da registrare i movimenti in simbiosi con il reparto invece per il polacco ex Clermont. Male, a tratti molto male, Sulemana. Non solo per la marcatura leggera, per usare un eufemismo, nella rete dell’Udinese, ma anche per diverse scelte di gioco errate. Mentre l’infortunio di Di Pardo apre una voragine sulla corsia di destra dove dopo l’infortunio di Nandez è probabile che per il prossimo mese di Serie A a disposizione ci sia solo Zappa nel ruolo. Makoumbou ha confermato di essere in evidente crescita, così come Jankto e Oristanio, che deve capire quando giocare con la squadra e quando andare in solitaria. Senza rifugiarsi con insistenza nella seconda opzione. Ecco se proprio si vuole trovare uno spunto di analisi resta il fatto che diversi tra gli acquisti estivi più onerosi (poco meno di 15 milioni se consideriamo Wieteska-Hatzidiakos-Sulemana) al momento sono delle alternative e non dei titolarissimi di questo gruppo. Un aspetto che fa riflettere sulle sbagliate tempistiche di ambientamento dei nuovi pensate in sede di calciomercato dal club. Alla fine, che sia Pavoletti o Viola, Lapadula o Luvumbo, il Cagliari è rimasto in piedi nel momento di massima burrasca grazie ai calciatori già presenti in rosa. E questo in ottica sessione di trattative a gennaio deve portare a una riflessione per eventuali rinforzi dalle parti di Asseminello. Intanto però Ranieri si gode il buon momento e la reazione del suo gruppo, per citare Lapadula: “Finalmente stiamo vedendo il vero Cagliari”. Contro il Genoa il test definitivo per capire se il paziente è davvero guarito.
Roberto Pinna














