“Look, if you had one shot, or one opportunity, to seize everything you ever wanted in one moment, would you capture it or just let it slip?“. Una domanda che per il Cagliari ha una risposta chiara nei quindici pareggi stagionali, uno solo dal record di sedici degli ultimi due campionati di Serie B segnato prima dall’Empoli nel 2020-21 e poi da Parma e Perugia nel 2021-22. Quante le occasioni perse dai rossoblù e quanti, invece, i punti guadagnati – parafrasando Ranieri – nel non perdere non potendo vincere?
Un altro passo
C’è un prima e c’è un poi, c’è la gestione di Fabio Liverani e quella di Claudio Ranieri. Il primo ha raccolto sette pareggi in diciotto giornate alla guida del Cagliari, il secondo otto in quattordici, in mezzo l’unica gara con Pisacane in panchina e la vittoria contro il Cosenza. Spesso e volentieri, a maggior ragione con i tre punti in palio, i mezzi passi falsi dei rossoblù sono stati associati a occasioni perse. Non a torto, soprattutto guardando ai risultati delle concorrenti come accaduto nell’ultimo turno di campionato. Con il solo Genoa capace di vincere la propria sfida, mentre Parma, Reggina e Bari hanno pareggiato e Sudtirol, Palermo e Pisa sono uscite sconfitte, l’eventuale bottino pieno contro il Frosinone sarebbe stato una spinta importante per le ambizioni del Cagliari. Invece l’ennesimo pareggio ha lasciato l’amaro in bocca, anche se la sfida contro gli uomini di Grosso è stata di quelle che effettivamente si sarebbero potute portare a casa così come perdere. In sostanza un punto che è nell’ordine delle cose, contro un avversario di livello e senza la sfortuna o il classico episodio su cui recriminare. Ben diverso rispetto ad altri pareggi arrivati in passato, come ad esempio quello nella precedente gara casalinga contro il Sudtirol e il gol di Larrivey su rigore a togliere i tre punti meritati a Lapadula e compagni, con un gol nella parte finale della partita e frutto di un’ingenuità dopo aver dominato per quasi tutti i novanta minuti.
Passato
Pareggi e pareggi, quelli per i quali si è tirato un sospiro di sollievo e quelli che gridano vendetta. Il presagio che il campionato del Cagliari potesse essere all’insegna del pari e patta già dalla prima uscita a Como, Pereiro che all’ultimo respiro regala un punto ormai inatteso. Un punto che i rossoblù portarono a casa anche dalla trasferta di Genova grazie alle parate di Radunovic, altro pareggio senza rammarico, anzi. Così come abbastanza giusto quello che arrivò nella gara della Unipol Domus contro la Reggina e in quella successiva casalinga contro il Pisa. In mezzo la prima vera vittoria buttata al vento, il 2-2 di Bolzano con il Sudtirol frutto del gol subito in pieno recupero da parte di Odogwu. Sentimenti contrapposti quelli che lasciò il 2-2 di Frosinone, partita recuperata in extremis e l’urlo in gola del vantaggio all’ultimo secondo spezzato dall’intervento del VAR ad annullare la rete di Pavoletti. I pareggi della gestione Liverani si chiusero con quello in Sardegna contro il Parma, prossimo avversario al Tardini sabato 22 aprile e che fermò meritatamente il Cagliari sull’1-1 nella sfida dell’andata. In totale, facendo dei conti sommari, Lapadula e compagni nella prima parte di stagione avevano raccolto e perso attraverso i pareggi lo stesso numero di punti, tanti i sospiri di sollievo quanti i rimorsi per le occasioni perse.
Rammarico
Di altro tenore quanto accaduto dal ritorno di Ranieri in Sardegna. Una sola sconfitta a Modena, ma ben otto pareggi molti dei quali a portare meno punti di quelli effettivamente meritati sul campo. Detto dello 0-0 nell’ultimo turno di Serie B contro la capolista Frosinone, di simile fattura quello con identico risultato nella prima trasferta sul campo del Cittadella. Pareggi grossomodo giusti, così come giusto quello di Pisa che ha visto prima il palo di Azzi e poi il salvataggio di Radunovic all’ultimo secondo a compensare e come quello casalingo contro il Genoa, altro 0-0 dei rossoblù di Sir Claudio. Sono però gli altri quattro punti in quattro partite ad aver lasciato la sensazione dell’occasione persa, in totale otto punti che farebbero una differenza enorme nella classifica attuale del Cagliari. La prima beffa a Bari, gara condotta per novanta minuti grazie al gol in apertura di Lapadula, in dieci per mezz’ora per l’espulsione sempre del numero nove, la vittoria buttata con il rigore causato da Makoumbou in pieno recupero per l’1-1 finale. Altra trasferta altro pareggio sinonimo di chance buttata, a Venezia uno 0-0 con l’occasione di Prelec a botta sicura, ma anche il salvataggio di Barreca a sigillare il punto. A Brescia un Cagliari non dei migliori stava portando a casa i tre punti, ma una disattenzione difensiva ha permesso alle Rondinelle di ristabilire la parità e far perdere altri due punti ai rossoblù. Infine il rigore di Larrivey già citato che non solo ha tolto agli uomini di Ranieri una vittoria meritata, ma ha anche confermato il tabù scontri diretti tra le mura amiche. Episodi che non hanno spesso girato in favore del Cagliari, ma la fortuna va da chi la cerca e il susseguirsi di situazioni simili più che un alibi può essere considerato una colpa. Cinque giornate dalla conclusione della stagione regolare, con due scontri diretti – Parma e Palermo – ancora da disputare, con il posto playoff da mantenere e il tentativo di raggiungere la miglior posizione possibile, ma soprattutto con altre occasioni da non perdere per arrivare alle sfide dirette per la promozione in A con un’inerzia positiva. “You only get one shot, do not miss your chance to blow, this opportunity comes once in a lifetime“.
Matteo Zizola