Un punto importante, non tanto in termini di classifica quanto sotto l’aspetto della morale. L’Olbia di Leandro Greco fa ritorno da Arezzo con un 1-1 che ha messo in mostra il carattere dei galluresi. Reagire per ripartire, in particolare dopo una pesante sconfitta di fronte al proprio pubblico nel derby contro la Torres. Una squadra che è stata capace di non sgretolarsi e di non farsi condizionare dal primo passo falso della stagione.
Nuovo volto
Così come una persona vuole dare una svolta alla propria vita, Greco in occasione della sfida contro l’Arezzo ha dato un nuovo volto alla sua squadra. Il tecnico dei galluresi ha deciso di abbandonare il 4-3-3 per affidarsi a un più solido 4-4-2. Un cambiamento coraggioso quello attuato dal tecnico romano, non solo per la rivoluzione tattica, ma soprattutto per le scelte degli undici titolari. Spazio al giovane Zallu, dentro Fabbri al posto di Arboleda e in avanti fiducia a Scapin per fare le veci di Nanni. Una scelta che difensivamente ha dato i suoi frutti, una retroguardia compatta e che è stata capace di gestire le offensive toscane, ma al contempo un attacco che ha faticato nell’essere pungente. Una veste tattica che però ha permesso ai bianchi di fare un passo in avanti rispetto a quanto visto in occasione dell’ultima sfida contro la Torres, in particolare sotto l’aspetto della gestione del pallone. Il lavoro di Biancu in questo senso è stato molto prezioso, soprattutto in fase di costruzione del gioco. Ogni trama dei galluresi passava dai suoi piedi ma, causa la stanchezza dovuta dagli incontri ravvicinati, unita all’ottimo lavoro tra le linee della squadra di Indiani, l’asse con Ragatzu non è riuscita ad accendersi. Difficoltà dovute anche a causa dell’assenza di Nanni. Con l’ingresso del numero 18 sammarinese l’Olbia è cambiata. Migliore gestione dei palloni dalla trequarti in poi, inserimenti in profondità fatti con più attenzione e lavoro sulle fasce, in particolare sull’asse Arboleda-Cavuoti, che hanno creato parecchi fastidi alla difesa dei granata.
Reazione
Se la veste tattica è stata la novità di giornata, la reazione messa in atto da Ragatzu e compagni è stato l’aspetto che ha colpito maggiormente. Applicazione, grinta e propensione al sacrificio, a partire dal tanto lavoro di Contini nelle due fasi, per arrivare all’ottima prestazione difensiva di Montebugnoli. I due calciatori sono stati decisamente i migliori tra i bianchi, se il numero 11 è stato decisivo grazie alla rete del pari messa a segno, il terzino è salito in cattedra grazie al primo tempo da incubo che ha fatto vivere a Pattarello. Il punto ottenuto in quel di Arezzo è stato figlio anche della reazione avuta dopo la rete dell’1-0 di Guccione. Risposta immediata, secca e anche un po’ fortunosa, tutti aspetti che permettono ai bianchi di guardare al futuro con maggiore ottimismo. Il rischio di un ulteriore sconfitta era dietro l’angolo, in particolare quando in rosa ci sono tanti elementi giovani che affrontano per la prima volta la Serie C. Un pareggio che dà tempo e modo ai bianchi di continuare il proprio percorso di crescita con maggiore tranquillità. Ora però, smaltita la delusione del derby e fatto un sospiro di sollievo per essere riusciti a rialzarsi subito, serve maggiore lucidità negli ultimi metri del campo. Troppo spesso infatti è capitato che una promettente azione di gioco venisse sprecata a causa di un controllo, un passaggio o una scelta sbagliata. Una situazione sul quale Greco dovrà concentrarsi anche perché, nel prossimo turno di campionato, ci sarà da affrontare la Carrarese e saper sfruttare al meglio queste situazioni potrà essere decisivo per ritrovare il giusto slancio.
Andrea Olmeo