Dalla Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde copilota per un giorno, passando per salti, guadi, polvere, fino a giungere a una Powerstage al cardiopalma e all’immancabile tuffo della vittoria nel porto di Alghero. Le immagini del Rally Italia Sardegna 2024 sono tante e significative, tutte da collezionare nell’album dei ricordi di una gara che ha festeggiato quest’anno le 21 edizioni.
Si è deciso tutto sulla Power Stage, dove Ott Tanak riesce a vincere il rally su Sebastien Ogier che aveva primeggiato nei due giorni precedenti. Si è partiti dal venerdì dove la protagonista della giornata è stata la Presidente della Regione Alessandra Todde che, seduta al fianco di Adrien Formeaux, ha aperto le danze del rally, quest’anno in versione “compatta” non più da quattro giorni ma da tre. La Presidente dopo lo shakedown alla Ittiri Arena al fianco del pilota Ford ha dichiarato che è stata “un’emozione unica” salire in macchina e ha ribadito quanto sia preziosa la presenza di questo evento mondiale per il valore dato alla Regione e al turismo, sottolineando che è importante che l’evento prosegua negli anni; ricordiamo che il mondiale rally in Sardegna ormai è tappa fissa dal lontano 2004 con unica eccezione l’assenza nel 2010, quando per l’alternanza delle tappe europee fu “retrocesso” in una serie minore. L’evento di quest’anno vedeva al via 87 equipaggi, con le 8 Rally1 di Toyota, Hyundai e Ford M-Sport pronte a darsi battaglia: immancabile poi la presenza di ben 8 equipaggi sardi, con ben 33 nazionalità diverse rappresentate.
La gara
Si è partiti il venerdì con lo shakedown nell’arena di Ittiri e le tappe tra Osilo-Tergu e Sedini-Castelsardo. Dopo una lotta racchiusa in pochi secondi a spuntarla è il francese Sebastien Ogier che riesce a piazzarsi a 4,5″ secondi da Ott Tanak e 28,7″ da Dani Sordo. Delusione invece per Adrien Formeaux che, dopo una buona partenza, deve subito abbandonare la lotta al podio per problemi alla sua Ford. Il sabato, giorno più lungo, ha visto come prove speciali Tempio Pausania, Erula-Tula, Monte Lerno e Coiluna-Loelle. Giornata caratterizzata da una bellissima lotta tra Tanak e Ogier che per ben 4 volte si scambiano la vetta della classifica in ben cinque PS, ma la vera sorpresa del giorno è l’uscita di pista di Thierry Neuville che dice addio alle speranze di vittoria e fa un mea culpa per l’errore a detta sua “causato da una mancanza di concentrazione”. La giornata si è chiusa con Ogier davanti di 17,1″ secondi da Tanak e Sordo saldo sul podio. La domenica ci si è spostati su Cala Flumini e Sassari-Argentiera, quest’ultima speciale amatissima da tifosi e piloti. Sembrava dover essere una domenica di gestione per Ogier, ma alla fine a spuntarla è Tanak: arrembante tutto il giorno, approfitta anche di una foratura del francese per mettere a segno la rimonta. Tanak vince il rally per due decimi e arriva secondo nella power stage che vede vincitore Neuville; sul podio invece Dani Sordo che, come suo solito, dimostra di avere ottima confidenza con il manto sardo. La gioia della squadra Hyundai è poi sfociata nel classico tuffo nel porto di Alghero dopo il palco finale, in una tradizione ormai consolidata del Rally Italia Sardegna.
Futuro
Per gli appassionati (e non) della Sardegna sono confortanti e cariche di speranza le dichiarazioni della Presidente Todde riguardo il valore aggiunto che l’evento dà alla Regione e in particolare il peso che ha e che continuerà ad avere negli anni a venire. Ci si dà appuntamento sicuramente al 2025 con sede ad Olbia, per via dell’alternanza tra la città gallurese e Alghero, e un futuro tutto da scrivere, ma le rassicurazioni arrivate dai vertici regionali lasciano presumere una permanenza (non scontata) nel Mondiale. Di certo la numerosa presenza del pubblico già dal giovedì di presentazione per questa 21ª edizione fa ben sperare per gli anni successivi i tifosi e i piloti, che come sempre gradiscono la tappa sarda all’interno del Mondiale WRC.
Flavio Masala