Non inganni il risultato. Nonostante il ko per 2-0 contro il Milan Primavera, il Cagliari di Fabio Pisacane ha fatto la sua gara: ha messo in campo carattere e determinazione, provando con identità a dire la sua su un campo di un avversario dotato di grandi qualità e individualità. Una sconfitta che vale lo zero alla voce punti incassati ma che, allo stesso tempo, lascia diversi segnali positivi in vista del futuro.
Momento
Un doppio impegno non semplice quello da cui sono reduci Vinciguerra e compagni nel campionato di Primavera 1. Prima la sfida casalinga contro la Lazio capolista, poi la trasferta insidiosa in Lombardia contro il Milan terza della classe. Due settimane sicuramente dall’alto tasso di difficoltà in cui i ragazzi di Pisacane escono però a testa alta. A partire dalla capacità nel mostrare la propria identità anche quando di fronte gli avversari di giornata sono due tra le squadre più ostiche del campionato. C’è chi imposta la partita in attesa di un errore avversario per far male in ripartenza chi, invece, come i giovani rossoblù vanno avanti sulla propria strada con identità, coraggio e personalità. La ricetta usata da Pisacane in queste due sfide ha pagato a metà. Una gara ben interpretata contro i laziali, in particolare sotto l’aspetto difensivo, con i sardi abili nel lasciare i biancocelesti a secco di gol e con un solo punto nella bisaccia. Il match contro i rossoneri, invece, lascia invece sensazioni contrastanti: con la parte centrale della prima frazione a far tornare in Sardegna Simonetta e soci con l’amaro in bocca nonostante una buona prestazione. Però analizzando sia il valore degli avversari, sia le prestazioni fornite dai giovani del Cagliari in queste ultime due sfide, le sensazioni sono positive e danno fiducia per il tipo di lavoro fatto ad Assemini da Pisacane.
Segnali
Tante le risposte mandate dai giovani rossoblù all’indirizzo del proprio tecnico contro il Milan. A partire da Liteta e Balde, abili non solo nell’agire da filtro per buona parte del match, ma anche nel farsi trovare nel posto giusto sia in fase di impostazione, che dalla cintola in su in particolare con soluzioni da lontano. Passando per la prestazione di Bolzan, abile nel reggere il peso dell’attacco, nel pulire il gioco ed essere pericoloso nell’unica vera occasione concessa dai rossoneri. Chissà come sarebbe andata senza quella deviazione, però la prestazione del numero 19 rossoblù è sicuramente incoraggiante. Buone risposte, ma anche alcuni aspetti su cui servirà lavorare maggiormente per fare il salto di qualità: ovvero la costanza e la continuità in termini di attenzione durante l’arco dei 90 minuti. Una lezione che deve imparare la difesa, ma in particolare un po’ tutta la squadra. Con i minuti centrali della prima frazione che dovranno essere d’insegnamento per capire quanto possano essere fatali dei momenti di black-out. Certo in campionato non si avrà sempre di fronte il Liberali di turno, ma se la Primavera è un trampolino di lancio per la carriera questo è un aspetto basilare su cui concentrarsi.
Futuro
Ora un fine settimana di riposo dalle gare ufficiali con l’obiettivo di ricaricare le pile e partire con forza in vista di questo finale di girone d’andata che presenterà alcune insidie, ma anche diverse opportunità per conquistare punti importanti. Un mese che dirà tanto sul tipo di percorso che potrà fare il Cagliari Primavera durante questa stagione, ma che sarà estremamente utile per consolidare e rafforzare le certezze acquisite prima di questa sosta. Dopo la pausa per le nazionali ci sarà prima la sfida contro l’Atalanta (23 novembre), poi la trasferta sul campo dell’Udinese (30 novembre), per poi affrontare rispettivamente Bologna (7 dicembre) e Sampdoria (domenica 14). A chiudere il 2024 due sfide dal grande fascino, quella contro la Juventus (giovedì 19) e infine contro la Fiorentina (lunedì 23). Strada tracciata e percorso segnato per i giovani di Pisacane che dovranno continuare sui propri passi per capire chi realmente può essere questo Cagliari.
Andrea Olmeo