Tre punti pesanti, non scontati e che fanno riprendere il filo di una tessitura paziente ma che a poco a poco sta mostrando un disegno sempre più chiaro. Il Cagliari Primavera ha battuto 1-0 un’Atalanta di cui non ci si può mai fidare in campo giovanile, ma ha soprattutto convinto nonostante una pausa lunga quasi due mesi e alcune assenze importanti nella propria rosa..
Cambi
Davanti a una tribuna di Asseminello quasi al completo ma anche di fronte agli occhi della prima squadra e di Claudio Ranieri, l’under 19 rossoblù è andata oltre le assenze di Palomba – rimasto in panchina per problemi fisici – Masala e specialmente di un Cavuoti che nell’ultimo periodo era stato determinante. Pintus, Belloni e Pulina hanno ben sostituito gli indisponibili, malgrado soprattutto nella prima frazione l’assenza del numero 10 si è fatta sentire con la mancanza di pulizia nell’ultimo passaggio, quello decisivo per portarsi avanti nel risultato. Eppure, l’occasione di andare in vantaggio la squadra di Filippi l’ha avuta dal dischetto, con un Griger che però ha sprecato malamente chiudendo troppo il suo destro. Se in fase offensiva qualcosa è mancato nella prima parte di gara, in fase di non possesso i rossoblù si sono dimostrati compatti e attenti in maniera continua, nonostante la presenza di un Vorlicki parecchio ispirato tra le fila atalantine. Bene Veroli, chiamato anche all’impostazione, ma soprattutto Pintus, che ha offerto una prestazione fatta di decisionismo e solidità per tutto l’arco dei 90’. Ma le cose più positive, al di là della prova in crescendo del trio di centrocampo composto dal solito Carboni, Caddeo e Belloni, si sono viste sugli esterni. Zallu è in costante crescita e la fascia da capitano lo ha responsabilizzato ancora di più nel provare a guidare la squadra, mentre sulla fascia sinistra Sulis ha dimostrato fin quando in campo di essere una sicurezza. A prendersi il palcoscenico però alla fine è stato un Idrissi straripante. Il classe 2005 non ha mai alzato il piede dall’acceleratore sin dal proprio ingresso al 40’, impreziosendo la sua prestazione sull’out sinistro con un assist al bacio per Griger, bravo a farsi perdonare gli errori precedenti e a regalare così i tre punti ai suoi.
Gruppo
I tanti cambi, sia nello schieramento iniziale che in corsa, rendono chiara la forza di un gruppo che passo dopo passo sta costruendo la propria strada. Non più in salita, ma nemmeno in discesa, qualcosa di lineare e con il giusto modo di affrontare quegli ostacoli necessari a costruire una corazza da utilizzare nei momenti opportuni. Quella contro la squadra di Fioretti è stata la quarta vittoria consecutiva, il settimo risultato positivo nelle ultime otto gare, con il filone interrotto solo dalla cocente sconfitta contro la Juventus per 6-0. Alle certezze tattiche, con un Cagliari che fa affidamento su un 4-3-3 ormai consolidato, si sono unite quelle mentali di un collettivo che si spartisce una fiducia nei propri mezzi importante per il futuro. Specialmente a fronte di un periodo che presenta i conti di un calendario che ha risentito dei Mondiali in pieno inverno. I giovani rossoblù scenderanno infatti nuovamente in campo mercoledì 11, alle 11.30, contro il Torino per gli ottavi di finale di Coppa Italia, poi saranno in scena a Bologna, domenica 15, in quello che è uno scontro contro una avversaria dal cammino simile in campionato. Esami, soprattutto il primo visti le possibili diverse scelte nell’undici iniziale, che saranno utili a testare la compattezza di una Primavera che dopo aver affrontato le proprie novità e il peso di un luminoso recente passato sembra essere decisa a tracciare un percorso tutto suo.
Matteo Cardia