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Adam Griger, attaccante del Cagliari Primavera | Foto Cagliari Calcio

Primavera 1 | Cagliari, la sconfitta pesa ma con il Bologna puoi subito reagire

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È un peccato perderla al fotofinish, ma il calcio è anche questo e dobbiamo accettarlo. I ragazzi sanno che ci sarà da battagliare fino all’ultimo, da domani iniziamo a preparare la partita di sabato contro il Bologna”. Poche parole nel dopo gara affidate ai canali ufficiali del club da Matteo Battilana (qui tutte le dichiarazioni), ma idee chiare. Perché il Cagliari Primavera ha poco tempo per leccarsi le ferite inferte da un 3-2 cocente contro l’Atalanta, arrivato nei minuti finali di un match che sembrava indirizzato verso il pareggio. A chiederlo è soprattutto una classifica fattasi di nuovo corta, con i playout a distanza di quattro punti. Un piccolo vantaggio da cui però i rossoblù devono provare a trarre forza.

Tunnel

Il pomeriggio di Zingonia era iniziato bene per il gruppo guidato dal duo Battilana-Pisacane. Aggressività sui portatori di palla avversari, qualità nel fraseggio e dopo meno di dieci minuti il vantaggio era già qualcosa che si poteva sentire nell’aria. Tanto che così è stato, grazie all’invenzione di Sulev per Vinciguerra, bravo poi a restare freddo dopo la prima respinta del portiere avversario e a mettere in rete. Dopo i primi venti minuti però qualcosa si è interrotto. L’Atalanta ha acquisito sicurezze sulle ali di un De Nipoti che ha giustificato il fatto di avere la 10 addosso, e ha costretto il Cagliari ad abbassare troppo il suo baricentro. Con i rossoblù che oltre a subire il pareggio, non hanno più saputo realmente creare pericoli agli orobici, faticando a trovare la via per uscire in palleggio dalla propria metà campo, con i soli Delpupo e Vinciguerra a sembrare in grado di rompere il predominio avversario. Uno scenario in cui si è fatta sentire l’assenza di un’alternativa sulla fascia come Idrissi, e visto anche nella prima metà di secondo tempo, in cui i rossoblù sono sembrati perdere quel mordente negli scontri diretti ed entrare in un piccolo tunnel che ha portato l’Atalanta a trovare il primo vantaggio complice l’errore in respinta di Iliev.

Futuro 

Un gol che ha portato a una reazione rossoblù però non lucida, spesso figlia di iniziative personali più che di coralità, fatto che ha messo in evidenza un po’ di nervosismo. Il gol del momentaneo pareggio di Vitale è sembrato mettere in discesa la gara, ma alla fine a decidere la contesa sono stati i dettagli di un’unica azione nel finale. Con il Cagliari che prima avrebbe la chance per portare addirittura i tre punti a casa ma manca di cinismo, e dall’altra parte non riesce ad arginare lo slalom di Vavassori peccando di un briciolo di malizia. Elementi più psicologici che tattici su cui la coppia di tecnici dovrà lavorare per evitare di ripetere gli stessi errori con il Bologna. Con i rossoblù che in primis avranno il compito di ritrovare quella tranquillità e quella qualità nelle giocate chieste e ottenute nelle settimane precedenti alla sfida di Zingonia. Passa da questo e da una reazione dopo non aver superato un ostacolo l’ottenimento di un buon risultato contro i Felsinei, quattordicesimi e a pari punti con Palomba e compagni a quota 39. Una gara, in programma sabato 13 alle 15, che può essere chiave per la lotta salvezza a quattro giornate dal termine. Anche solo per trovare gli stimoli giusti e scacciare via le paure che offuscano la vista del traguardo all’orizzonte.

Matteo Cardia

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