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Primavera 1 | Cagliari, contro la Roma una prestazione solida e qualche rimpianto

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“I ragazzi sono stati bravi a non mollare, a crederci fino alla fine. Ci portiamo sicuramente a casa la reazione e la prestazione”. L’analisi postpartita di Fabio Pisacane è lucida e giusta: per quanto fatto vedere nei 96 minuti contro la Roma, il suo Cagliari Primavera non avrebbe meritato di uscire dal campo senza neanche un punto.

Invece lo 0-2 con cui Carboni e compagni sono tornati a casa lascia più di qualche rimpianto al tecnico rossoblù, ben conscio della bontà della prestazione dei suo giovanotti. Contro i giallorossi di Guidi, squadra scaltra ed esperta – basti pensare ai tre giocatori in distinta contro lo Slavia Praga nell’ultima trasferta di Europa League –, al Cagliari non è bastata la voglia di sovvertire un match nato sotto la cattiva stella, dopo il vantaggio siglato dal capitano ospite Cherubini dopo poco più di tre minuti. Nessuno tra i centrocampisti ha avuto la prontezza di uscire al limite sulla potente botta da fuori del numero 7, che ha superato Wodzicki. Lo stesso portiere polacco è stato beffato dopo la mezz’ora da Mlakar (fratello minore dell’attaccante del Pisa), che sottoporta ha deviato un cross rasoterra da sinistra che la difesa rossoblù non è riuscita a leggere al meglio. I due gol hanno indirizzato il match a favore della Roma, abile e fortunata a tenere inviolata la propria porta, grazie anche alla super prestazione del portiere italobrasiliano Marin, ottimo in almeno tre circostanze a negare il gol al Cagliari.

Obiettivi
La reazione nel secondo tempo, complice anche lo “sbilanciamento” in avanti deciso da Pisacane, ha portato i rossoblù a creare diverse occasioni da rete e, soprattutto, a dare l’impressione di essere in gara nonostante il doppio svantaggio. Achour è entrato bene in partita, sfiorando il gol in due circostanze, mentre Konate non ha saputo fare meglio di Mutandwa, nonostante la buona volontà. “Il mio lavoro è quello di dare sempre più consapevolezza a questi ragazzi, di fargli capire, al di là dell’età degli avversari, che non devono aver timore di nulla. Devono giocare a calcio perché, se ci riescono, poi riescono ad esprimersi nella maniera più giusta possibile”. Una missione non semplice quella di Pisacane, in un campionato con sempre più pressioni (specialmente per quanto riguarda le big come Inter e Milan), il cui livello cresce ogni anno, sia a livello fisico che tecnico. Ecco perché in casa Cagliari cercare di plasmare calciatori che possano essere utili alla Prima squadra di Claudio Ranieri non può che essere l’obiettivo da seguire, insieme a una salvezza tranquilla e senza patemi. Certo, i playoff sarebbero la ciliegina sulla torta, ma mettere troppe pressioni a un gruppo giovane e volenteroso non sarebbe corretto.

Sosta
Contro una Roma decisamente più smaliziata, il Cagliari ha dimostrato di potersela giocare ma, un po’ come accaduto in Serie A per la Prima squadra di Ranieri contro la Juventus, è stata l’attenzione al dettaglio a fare la differenza. Anche attraverso sconfitte come quella contro i giallorossi passa il percorso di crescita dei giovani rossoblù. Fabio Pisacane lo sa bene e per questo ha “coccolato” ancora una volta i suoi ragazzi al termine del match, sottolineando come “anche oggi hanno dato tutto quello che avevano dentro”. Ora il campionato Primavera 1 si ferma, esattamente come Serie A e Serie B, per la pausa delle Nazionali. Un’occasione in casa Cagliari per continuare a lavorare con la giusta serenità, anche perché alla ripresa l’avversario sarà di quelli complicati: il Milan di Ignazio Abate, in alto nel campionato nazionale e, soprattutto, autore di tre vittorie in quattro impegni della Youth League Uefa. Un’altra prova impegnativa per Carboni e compagni, ancora alla ricerca di una vittoria contro una big.

Francesco Aresu

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